Ciao! Questa è la vostra pagina in cui potete raccontare tutto il percorso che vi porterà alla specialità di squadriglia. Rendere questa pagina più bella è molto facile! Potete per esempio aggiungere un’immagine di copertina e di profilo, per farlo seguite le istruzioni a questo link.
TUTTA LA PARTE SOTTOSTANTE È COMPLETAMENTE MODIFICABILE IN BASE ALLA VOSTRA FANTASIA E ALLE VOSTRE ESIGENZE!
I blocchi grigi come questo contengono i nostri consigli. Quando avete finito di personalizzare la pagina, potete facilmente cancellarli. In ogni caso, vengono nascosti e non sono visibili sul sito.
PRESENTAZIONE
Ecco la nostra squadriglia
CIAO SONO IL CAPO SQ
CIAO SONO IL VICE SQ
CIAO SONO LO SQUADRIGLIERE
Quali mete e impegni raggiungo attraverso questa impresa? Quali specialità e brevetti?
Quali mete e impegni raggiungo attraverso questa impresa? Quali specialità e brevetti?
Quali mete e impegni raggiungo attraverso questa impresa? Quali specialità e brevetti?
PRIMA IMPRESA
IDEAZIONE
Ecco, è il momento di IDEARE!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per mostrarci la mappa delle realizzazioni
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La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
costruire la sopraelevata in meno di 24h
dormire fuori casa una notte sulla sopraelevata
LANCIO
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
ESPERTI ESTERNI:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Marco
legna per il fuoco
boscaiolo
leonardo
aiutare marco per la legna
boscaiolo
massimo
comprare il cibo per cena e colazione
cuoco
francesco
intrattenimento per il post-cena
animatore
lorenzo
guardare il meteo e gestire l’organizzazione
logistica
giulio
telefonare al don per avere l’autorizzazione per costruire la sopraelevata
segretario
massimo
accendere il fuoco
fuochista
mariano
accendere il fuoco insieme a massimo
fuochista
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
//
//
//
//
//
//
//
//
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
braciere
accendere il fuoco
sede di reparto
0€
attrezzi legna
fare legna
sede di reparto
0€
SPESE
COSA
CHI
QUANTO
cibo
massimo
15€
REALIZZAZIONE
Impresa è LASCIARE IL SEGNO!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per raccontare quello che avete realizzato
A chi destiniamo la nostra impresa?
Avete già scoperto o scoprirete quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, che magari possa porta un miglioramento nella realtà in cui siete o collaborare con altri gruppi e associazioni. A chi potrebbero essere utili le competenze acquisite?
VERIFICA
Impresa è CRESCERE!
Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?
L’impresa è andata molto bene, siamo riusciti a finire di costruire la sopraelevata prima di cena come ci eravamo prefissati, tutti abbiamo rispettato i posti d’azione e ci siamo divertiti moltissimo.
abbiamo fatto un po’ di fatica a coordinarci tra tutti all’ inizio ma alla fine ognuno ha trovato il suo ruolo durante la costruzione e siamo riusciti a lavorare in modo efficiente. abbiamo mangiato bene e siamo stati al caldo grazie al fuoco acceso in maniera eccellente. abbiamo dormito benissimo sulla sopraelevata che ha funzionato anche contro la pioggia che è caduta durante la notte.
nel complesso è stata una bella esperienza che ci ha preparato al meglio per costruirla ancora meglio al campo
FIESTA
Quando?! Dove?! Come?! Con chi?!
Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!
SECONDA IMPRESA
Ecco, è il momento di IDEARE!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per mostrarci la mappa delle realizzazioni
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
imparare a costruire un rifugio per dormire all’addiaccio
LANCIO
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
lorenzo
insegnare alla squadriglia come costruire il rifugio
logistica
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
andrea ferlanda
capo reparto/rifugi
giulio
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
telone
costruire il rifugio
il reparto
0€
cordini
costruire il rifugio
il reparto
0€
picchetti
costruire il rifugio
costruiti con opinel e rami
0€
SPESE
COSA
CHI
QUANTO
REALIZZAZIONE
Impresa è LASCIARE IL SEGNO!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per raccontare quello che avete realizzato
A chi destiniamo la nostra impresa?
Avete già scoperto o scoprirete quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, che magari possa porta un miglioramento nella realtà in cui siete o collaborare con altri gruppi e associazioni. A chi potrebbero essere utili le competenze acquisite?
VERIFICA
Impresa è CRESCERE!
Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?
l’impresa è andata bene, abbiamo imparato a costruire il rifugio che è tornato utile al campo durante la missione ma anche ad alcuni di noi durante campetti di specialità/competenza.
purtroppo non eravamo tutti presenti ma chi c’era ha saputo trasmettere le competenze imparate durante la missione
FIESTA
Quando?! Dove?! Come?! Con chi?!
Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!
MISSIONE
In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
Quali obiettivi prevede?
Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni, ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).
la nostra missione di squadriglia consiste nel costruire un altare per la messa dei giorni successivi e passare una notte all’addiaccio in un rifugio costruito da noi mangiando alla trappeur.
nessuno era a conoscenza delle missioni di squadriglia fino a quando non le hanno annunciate al campo ed eravamo tutti abbastanza gasati ma anche un po impauriti in particolare il capo squadriglia non se lo aspettava ed è rimasto molto sorpreso quasi un po agitato
la costruzione dell’ altare è andata benissimo; come avevamo fatto per la sopraelevata siamo riusciti a coordinarci e ognuno nel suo piccolo ha contribuito ed è venuto molto caldo.
successivamente siamo partiti per trovarci un posto adatto per costruire il rifugio e accendere il fuoco;
una volta trovato il posto abbiamo fatto fatica a organizzarci per coprire tutte le cose da fare (legna, rifugio ecc) ma alla fine abbiamo fatto tuttoe abbiamo mangiato un’ottimo riso liofilizzato e dell’ottimo formaggio schiacciato dentro allo zaino di uno di noi.
il clima di squadriglia è stato molto bello apparte qualche litigio tra i piu piccoli ma anche durante la catechesi sono usciti molti commenti belllissimi e complimenti verso gli altri membri della sq dimstrando ancora una volta come lo scoutismo possa unirci come fratelli.
Ciao! Noi siamo i Cobra, siamo una squadriglia di 7 membri e facciamo parte del reparto Sant’Ambrogio 1.
Nella nostra squadriglia ci sono: Marco(Capo sq), Davide (Vicecapo), Andrea, Gabriele, Marco, Nicolò e Davide .
La nostra squadriglia è nata soltanto 2 anni fa, ma abbiamo un grande legame che unisce ognuno di noi e ci permette di vivere ogni avventura al meglio.
Ma perché abbiamo scelto Civitas?
Quando i nostri capi ci hanno proposto di prender parte a una specialità di squadriglia , la nostra risposta è stata :”Certamente!”. Ognuno di noi voleva prender parte a nuove avventure, per poter vivere momenti indimenticabili con la squadriglia.
Noi cobra abbiamo scelto Civitas, perché è un opportunità per scoprire cose nuove della nostra città e vivere nuove esperienze dentro il nostro paese.
Inoltre il nostro gruppo quest’anno festeggia 80 anni e la specialità di civitas poteva essere un’occasione per vivere ancora di più questo evento di gruppo !!
Ciao a tutti, sono Marco, il capo sq dei cobra. Questo è il mio ultimo anno e voglio godermelo al massimo.
Specialità: Campeggiatore, Maestro dei nodi , Falegname, Cuoco
Sto lavorando per prendere: Amico del quartiere e Alpinista
Brevetti: Pioneristica e Animatore sportivo
Ciao! Io sono Davide il Vice di questa squadriglia, sono al quarto anno e ho voglia di lanciarmi all’avventura.
Quest’anno voglio godermi il mio primo campo da vice di questa sq
Sto lavorando alle specialità di infermiere e pompiere
Il mio brevetto è Trappeur
Sono Andrea! Anche io sono al quarto anno, e ho voglia di dare il mio contributo per aiutare la squadriglia e divertirci tutti assieme!
Quest’anno ho lavorato per conquistare le specialità di cuoco e fuochista
Per la prima volta mi sono anche messo in gioco lavorando per un brevetto, quello di Trappeur!
Eccomi! Io sono Gabriele questo è il mio terzo anno di reparto!
Specilità: Campeggiatore
Sto lavorando per prendere :Maestro dei nodi .
E voglio vivermi questa specialità di squadriglia al meglio !
Ciao a tutti! Sono Marco, questo è il mio primo anno dentro al reparto!
Ho tanta voglia di mettermi in gioco per mostrare a tutti di cosa sono capace!
Quest’anno ho lavorato alla specialità di campeggiatore, per imparare subito come si vive in reparto
Sono Nicolò! Anche io sono al primo anno, e ho parecchia voglia di scoprire cose nuove sulla vita del reparto e divertirmi assime alla mia sq
Anche io, come Marco, ho deciso di lavorare a campeggiatore per conoscere tutto su questa nuova esperienza!
Sono Davide! Anche per me si tratta del primo anno di reparto e sono carichissimo e voglioso di scoprirlo!
Sto lavorando per: Maestro dei nodi.
Sono molto gasato per la mia prima specialità di sq!
PRIMA IMPRESA
IDEAZIONE
La prima impresa si avvicinava sempre più avevamo molte idea quando abbiamo scelto civitas, e la squadriglia mi sembrava molto entusiasta di vivere quest’esperienza.
Tutti noi volevamo fare una bella impresa mettendoci in gioco di squadriglia per vivere avventure indimenticabili che ci porteremmo per tutta la nostra vita.
A molti noi sarebbe piaciuto scoprire molte cose sulla storia di Sant’Ambrogio e sulle sue radici quindi ci siamo messi a ricerca di documenti e libri che narravano la storia e le leggende.
Però di colpo ci è venuta un idea fulminea …. noi essendo cittadini di Sant’Ambrogio ci sarebbe voluto costruire qualcosa per il nostro paese.
Per poter lasciare un segno a Sant’Ambrogio e iniziare a mettersi in gioco per quest’anno dell’80esimo.
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBBIETTIVI:
Celebrare l’anniversario per gli 80 anni del nostro gruppo in una maniera particolare, partecipando attivamente di squadriglia per questo grande evento
Donare al nostro comune il simbolo non solo di un’importante associazione, ma anche un simbolo di unità e di altri valori.
Metterci in gioco anche in un’attività manuale, dove avremmo potuto imparare cose nuove e vivere altri momenti di squadriglia
Rafforzare e mettere in evidenza il legame tra il nostro gruppo scout e il nostro paese e arricchire i festeggiamenti.
LANCIO
Dopo aver deciso cosa fare dovevamo solo trovare il modo di farlo e fare una buona progettazione con molti dettagli senza farci sfuggire niente così nulla sarebbe dovuto mancare.
Volevamo costruire qualcosa per Sant’Ambrogio pero la domanda era cosa potevamo fare???
Allora abbiamo riflettuto un po’ e siccome volevamo lasciare la nostra impronta dello scoutismo abbiamo pensato a quale fosse il nostro simbolo … il fazzolettone chiaramente!!!
Solo che volevamo fare qualcosa di fatto come si deve allora abbiamo fatto le cose in grande !!
La nostra prima impresa sarebbe stata costruire un fazzolettone gigante!!!
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Marco(Capo sq)
Progetto del fazzolettone
Capo architetto
Nicolò
Progetto del fazzolettone
Vice architetto
Altri ruoli dell’impresa :
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
Davide(Vice)
Scelta del materiale
ANDREA
Decidere quando e dove fare l’impresa
Marco
Scelta del materiale
GABRIELE e DAVIDE
Decidere quando e dove fare l’impresa
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
Pinzatrici e puntine
Per assemblare le divere parti del nostro fazzolettone.
Ognuno avrebbe portato la sua da casa.
0€
Feltro
Il feltro sarebbe stato il materiale con cui avremmo costruito il nostro fazzolettone!
In sede è presente il feltro e avremmo potuto prenderlo da là
0€ Cerchiamo sempre di essere laboriosi ed economi.
Tempere e colori
Per colorare il fazzolettone con i colori del nostro gruppo
Nella sede sono presenti tempere però, non sarebbero bastate quindi abbiamo optato per prendere anche 2 bombolette
7€ 1 bomboletta verde 1bombolettta rossa
SPESE
COSA
CHI
QUANTO
Bombolette
Cassa di sq
7€
REALIZZAZIONE
La nostra prima impresa si è svolta in data 22 febbraio dove ci siamo riuniti in sede per costruire il nostro fazzolettone gigante!!!
Abbiamo iniziato in mattinata terminando poi nel tardo pomeriggio.
Il materiale era pronto noi eravamo tutti presenti tranne qualcuno che sarebbe arrivato dopo, ognuno di noi si era portato il pranzo al sacco , però….non poteva mancare la voglia di dare tutto per quest’impresa ,infatti tutti noi eravamo entusiasti e avremmo atteso con gioia il risultato finale.
La prima cosa cha abbiamo fatto è stata sederci attorno al tavolo dove abbiamo smontato uno dei nostri fazzolettoni e ne abbiamo preso le misure, dove con qualche qualche calcolo di matematica molto avanzata siamo riusciti a disegnare un progetto in scala con misure precise .
Il progetto era pronto ed era arrivato il momento di tirarsi su le maniche e iniziare a darsi da fare, quindi tirati fuori i rotoli di feltro e iniziare a tagliarli della dimensione giusta.
Ora avevamo le componenti del fazzolettone, ciò che mancava era assemblarli e colorarli, però si era fatta una certa ora e abbiamo fatto pranzo.
Dopo una bella pausa dovevamo di nuovo tornare al lavoro e lo step successivo sarebbe stato quello di colorare il nostro feltro
Abbiamo provato prima con la tempere e stavamo ottenendo i risultati che ci eravamo posti, poi pero abbiamo una volta finite le tempere abbiamo usato le bombolette
Con le bombolette abbiamo avuto un colore più acceso rispetto alle tempere poichè asciugandosi perdevano un po’ di colore .
Ora rimaneva solo assemblare le parti del fazzolettone, ma questo lavoro lo avremmo fatto nella settimana successiva giorno per giorno .
Arrivati al venerdì’ …… eravamo riusciti a finire la nostra prima impresa con un fazzolettone che andava oltre i 3 metri e mezzo di lunghezza.
Il nostro fazzolettone era terminato e avevamo ottenuto un buon risultato!!!La sq è molto contenta del primo passo verso la specilità.
Abbiamo avuto qualche problema nell’inserire le fotografie quindi qui lasciamo qua un link a un drive che contiene tutte le nostre foto
Abbiamo deciso di destinare la nostra impresa, come già indicato in precedenza, al nostro gruppo scout per l’anniversario degli 80 anni dalla fondazione e al comune di Sant’Ambrogio, per ribadire il forte legame tra le due istituzioni.
E anche allo staff dei guidoncini, visto che ogni anno ci permettono di vivere esperienze nuove con la squadriglia e regalarci momenti che non torneranno.
VERIFICA
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
La squadriglia durante l’impresa si è data da fare portando a termine il lavoro stabilito, il rispetto dei posti d’azione e l’ordine che ci eravamo prefissati hanno aiutato a chiudere l’imprese al meglio senza che ci fossero brutti imprevisti nel percorso.
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Ogni singolo membro ha dato la sua parte e il risultato che abbiamo ottenuto è la somma del nostro contributo.
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Nessuno di noi ha ottenuto un brevetto o una specialità però, quest’impresa ci ha regalato una bella esperienza che ci porteremo per il cammino della nostra vita.
Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?
Nel nostri impegni per il sentiero ci eravamo prefissati di essere più presenti nelle attività di sq e di riuscire a ottenere la nostra specialità. Questo è solo il primo passo verso la Specialità di Civitas.
FIESTA
Mancava solo più l’ultima fase della nostra prima impresa di civitas.
La FIESTAAAAAAA!!!
Il lavoro era stato portato a termine e non restava che festeggiare tutti assieme per questa impresa.
La nostra fiesta è sato un momento molto bello per scherzare e ridere tutti assieme e ricordare qualche momento divertente della nostra impresa.
Abbiamo portato un po’ di patatine una coca cola, è bastato poco per vivere un momento felice assieme alla sq.
La fiesta è stata svolta al termine di una riunione di sq dove avevamo lanciato la seconda impresa per portarci avanti con il lavoro.
E’ stato bello divertirsi e scherzare però era tornato il momento di mettersi di nuovo in gioco per conquistare la seconda impresa e fare un altro passo verso la specialità di squadriglia.
SECONDA IMPRESA
Per la seconda impresa, la voglia di mettersi in gioco per il nostro paese era ancora tanta, e la voglia di conoscerne la storia ancora di più.
Ad un tratto, però, ci accorgemmo che eravamo già a metà aprile!
Quale miglior modo di conoscere il nostro paese allora, se non con una manifestazione cittadina?
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
Capire meglio cosa si vive durante una celebrazione così importante per la nostra nazione
Essere parte integrante della manifestazione, rappresentando lo scoutismo
Conoscere ancora meglio la ricorrenza del 25 aprile, vivendola da un punto di vista diverso rispetto a quello di un libro di scuola
LANCIO
Avevamo deciso di partecipare ad una manifestazione per aumentare il nostro legame con il nostro paese, ma eravamo indecisi su quale scegliere
Dopo aver discusso per un po’, la scelta è ricaduta su una data importantissima per il nostro paese: il 25 aprile!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Marco (capo)
Organizzare orari e altro dell’impresa nei dettagli
Organizzatore
Davide (vice)
Partecipare attivamente alla manifestazione
Capo-reporter della manifestazione
Andrea
Organizzare il gioco per il reparto
Capo-organizzatore del gioco per il reparto
Marco
Partecipare attivamente alla manifestazione
Vice-reporter della manifestazione
Gabriele, Davide e Nicolò
Far svolgere al reparto il gioco
Co-organizzatori del gioco per il reparto
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CHI LO CONTATTA
Silvano Barella
Sindaco di Sant’Ambrogio
Davide (vice)
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
COSTO
Fogli
Scrivere annotazioni
0€
REALIZZAZIONE
La nostra impresa si è quindi svolta il 25 aprile, iniziando la marcia intorno alle ore 14.
Sfortunatamente, a causa di vari imprevisti, hanno partecipato alla manifestazione solo Davide (vice) e Marco, ma è stata comunque un’esperienza che ha arricchito molto la sq, anche solo dai racconti.
La giornata è iniziata con un corteo nel cimitero di Sant’Ambrogio dove abbiamo riflettuto su vari temi.
Ci siamo poi spostati davanti alla statua del milite ignoto per ricordare le vittime innocenti della guerra.
In particolare, durante il tragitto dal cimitero alla statua abbiamo portato come squadriglia la bandiera della pace.
Infine, ci siamo spostati prima davanti e poi dentro al palazzo comunale, dove abbiamo ascoltato il commovente discorso del nostro sindaco Silvano Barella.
Nei giorni seguenti, Andrea, Nicolò, Gabriele e Davide hanno preparato un attività a stand con dei quiz per le squadriglie del nostro reparto, a cui è seguita una riflessione sui diritti, che spesso diamo per scontati ma che ancora oggi in varie parti del mondo sono negati ai cittadini.
Qui sotto potete trovare un drive contenente tutte le foto della giornata del 25 aprile.
Abbiamo coinvolto anche il reparto nella nostra seconda impresa, tramite un gioco per far conoscere a tutti qualcosa sulla festa della liberazione, il 25 aprile, in modo dal far riflettere sul fatto che molti diritti che oggi diamo per scontati non lo sono affatto.
VERIFICA
Impresa è CRESCERE!
Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
Tutti hanno avuto un ottimo atteggiamento durante tutta la durata dell’impresa e hanno rispettato i posti d’azione che ci eravamo prefissati.
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Tutti hanno subito mostrato grande entusiasmo per la seconda impresa e hanno mostrato grande propositività, svolgendo ottimamente i loro compiti.
Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
Ognuno si è impegnato molto nel proprio posto d’azione, aiutando anche gli altri se ne avevano bisogno.
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Tutti abbiamo imparato qualcosa di nuovo da questa incredibile esperienza, anche se nessuno ne ha ricavato una specialità o un brevetto.
FIESTA
Ormai eravamo quasi al termine di questa seconda impresa, mancava solo un’ultima cosa, la fiesta!!!
Ci siamo trovati un venerdì pomeriggio, nella nostra sede dove dopo una lunga settimana di scuola abbiamo passato dei momenti spensierati e liberi da tutto
La fiesta di questa seconda impresa è stata simile a quella della prima, anche questa volta ognuno ha portato qualcosa da mangiare e da bere, così da poter condividere una meranda.
Anche questa volta non è servito molto , anzi molto poco.
Però riunirci è stato molto divertente e abbiamo scherzato e riso molto.
Una fiesta così è stato il migliore dei modi per chiudere quest’impresa!!
Quando?! Dove?! Come?! Con chi?!
MISSIONE
In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
Quali obiettivi prevede?
Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni, ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).
La nostra missione si è svolta in data 31 maggio, la nostra partenza è stata alle ore 11, dove dalla piazza della chiesa ci siamo diretti alla stazione di Sant’Ambrogio.
La nostra direzione era la stazione di bussoleno dove saremmo poi giunti alla borgata pognant, per arrivare alla casa dove ci avrebbero ospitato.
Abbiamo attraversato un bel sentiero immerso nella natura.
Arrivati lì abbiamo trovato il sindaco di Sant’Ambrogio, che ci ha accolto nella sua casa dove ci ha permesso di restare fino al giorno dopo .
Ma il sindaco non era là solo per accoglierci, infatti la nostra vera missione era quella di avere un colloquio e una interessante chiacchierata con il sindaco Silvano Barella (una persona che è stata scout nel nostro gruppo e adesso è sindaco nella nostra città).
Senza dubbio è stata una bella esperienza, abbiamo scoperto molte curiosità sulla storia di Sant’Ambrogio e anche sulla vita da sindaco.
Purtroppo ci sarebbe piaciuto parlare tutto il pomeriggio a Silvano, ma essendo molto impegnato la nostra chiacchierata è durata un ora e mezza circa.
Vogliamo ringraziare Silvano per essere riuscito a ricavarsi un po’ di tempo per noi Cobra, e grazie a lui abbiamo vissuto una magnifica missione.
Dopo il momento della missione vera e propria abbiamo avuto tempo per giocare e scherzare tra di noi, cucinarci la cena, dormire e la mattina dopo partire per La stazione di Bussoleno dove abbiamo poi fatto ritorno a Sant’Ambrogio.
Non vediamo l’ora di vivere molti altri momenti del genere di squadriglia per scoprire ancora meglio come essere cittadini del mondo!
Ringraziamo i capi per averci regalato questa magnifica missione, ma grazie per averci dato la possibilità di prendere parte alla specialità di squadriglia, ringraziamo anche la staff dei guidoncini per darci l’opportunità di vivere esperienze fantastiche.
Ciao, siamo la squadriglia Volpi del gruppo Avigliana 1: Sophia, Alice, Isabella, Agnese, Ludovica e Maria. Quest’anno abbiamo deciso di provare a conquistare la specialità di esplorazione, perché dopo un confronto in cui sono saltate fuori molte idee interessanti (anche se alcune un po’ strane o difficilmente realizzabili, ma possiamo sempre provarci), abbiamo pensato che la specialità che poteva collegarle meglio fosse esplorazione. Certamente non ci mancano entusiasmo e voglia di fare ed imparare, quindi guardiamo avanti con ottimismo e cerchiamo di dare forma elle nostre idee con delle fantastiche imprese tutte insieme!
Ciao! Sono Maria, il capo sq. Sono al mio ultimo anno di reparto e la meta che vorrei raggiungere con questa e altre imprese è trasmettere le mie competenze ai più piccoli della sq e del reparto, soprattutto negli ambiti dell’alpinismo e della pionieristica.
Ciao! Sono Agnese, del terzo anno, il vice capo sq. Quest’anno vorrei conquistare le specialità di regista, pompiere e astronomo e il brevetto di trappeur.
Ciao, sono Ludovica, del quarto anno,quest’anno vorrei prendere le specialità di infermiere, danzatore e boscaiolo ed il brevetto di trappeur.
Ciao, sono Alice, sono al secondo anno e vorrei conquistare le specialità di danzatore e pompiere.
Ciao, sono Isabella, sono al secondo anno e vorrei conquistare la specialità di infermiere.
Ciao! Sono Sophia, sono al primo anno di reparto e vorrei prendere la specialità di cuoca.
PRIMA IMPRESA: CIASPOLATA
IDEAZIONE
Per scegliere la prima impresa ci siamo confrontate e ognuna di noi ha detto qualcosa che le piaceva o che avrebbe voluto fare. Ci siamo trovate d’accordo su due punti: fare un’attività nella neve e cucinare. Così abbiamo pensato di unire le due cose facendo una ciaspolata in cui avremmo preparato una cioccolata calda per riscaldarci e per imparare a cucinare anche nella neve. Poiché anche un’altra squadriglia del nostro reparto voleva fare una ciaspolata, abbiamo deciso di andare insieme.
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
Fare una ciaspolata insieme a un’altra squadriglia, per conoscersi meglio e per fare un’attività divertente e utile.
Imparare come si organizza un’escursione invernale in montagna, in particolare una ciaspolata.
Acquisire competenze utili per la vita in reparto o più in generale, come saper leggere una cartina o imparare a orientarsi lungo il sentiero.
Cucinare una merenda (cioccolata calda) con un fornellino a gas, per imparare a cucinare all’aperto, anche in mezzo alla neve.
LANCIO
Per presentare la nostra impresa al reparto abbiamo fatto una scenetta, anche se forse l’espressione non è il nostro forte…
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Sophia
Cucinare la cioccolata calda
Cuoco
Alice
Procurare i materiali per cucinare la cioccolata e poi cucinarla.
Cuoco
Isabella
Telefonare al rifugio a cui vogliamo arrivare per chiedere informazioni sul percorso.
Raccolta informazioni
Agnese
Noleggiare le ciaspole per chi non le ha.
Noleggio ciaspole
Ludovica
Occuparsi dei trasporti fino al punto di partenza, valutando i costi per capire se andare in treno o in macchina.
Trasporti
Maria
Scegliere il percorso migliore da seguire.
Scelta percorso
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI CE L’HA
COSTO
Ciaspole
A camminare nella neve
Negozio di articoli sportivi
Noleggio 7 € al paio Totale 35 €
Fornellino
A cucinare la cioccolata calda
Maria
0 €
Gavetta
A cucinare la cioccolata calda
Maria
0 €
Ingredienti per la cioccolata
A cucinare la cioccolata calda
Alice
0 €
SPESE
COSA
CHI
QUANTO
Noleggio attrezzatura
La squadriglia
35 €
AUTOFINANZIAMENTO
Per prepararci all’impresa e affrontare meglio le spese, abbiamo deciso di autofinanziarci vendendo borse di tela dipinte da noi, biscotti e caramelle fatti da noi davanti alla chiesa del paese vicino. E’ stato un successo e abbiamo guadagnato i soldi necessari per l’impresa.
REALIZZAZIONE
La realizzazione dell’impresa è stata diversa da quello che avevamo pianificato inizialmente. Pochi giorni prima della data fissata ci siamo accorte che l’itinerario che avevamo scelto (da Clavière al rifugio Gimont) non era percorribile perché attraversava degli impianti da sci. Allora con l’altra squadriglia ci siamo affrettati per trovare un altro itinerario fattibile. Abbiamo scelto un sentiero che, dalla frazione Monfol (Sauze d’Oulx) portava al rifugio Arlaud, nel parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, perché ci sembrava un percorso non troppo lungo e alla portata di tutti.
Il 25 gennaio ci siamo ritrovati tutti in sede ad Avigliana, e poco dopo siamo partite con delle macchinate per Sauze d’Oulx. Arrivate là, ci siamo messe le ciaspole e abbiamo iniziato a camminare. All’inizio ci sono state alcune difficoltà con le ciaspole, perchè molte di noi non le avevano mai usate, ma dopo qualche minuto ci siamo abituate e abbiamo proceduto più spedite. Nei primi tratti il sentiero era esposto a ovest, e quindi non c’era molta neve a terra, ma una volta superata la cresta di un vallone più all’ombra e più riparato dal vento abbiamo trovato circa mezzo metro di neve. La strada che seguivamo era molto larga e ben battuta, in alcuni tratti attraversava i prati ma per la maggior parte del tempo era nel bosco, comunque non abbiamo avuto difficoltà a camminare. Nel corso della camminata il cielo si è rannuvolato fino a che ci siamo trovate nella nebbia. Intorno a noi era tutto bianco, sia la terra che il cielo, e a un certo punto ha cominciato a nevicare un po’. Quando era circa ora di pranzo, ci siamo accorte che eravamo molto strette nei tempi e che eravamo ancora lontane dalla meta. Così, invece di proseguire, ci siamo fermate in una radura e abbiamo fatto pranzo lì. Non è stata una cattiva idea, perché il posto era bello e anche perfetto per una grande battaglia di palle di neve. Dopo pranzo abbiamo cucinato la cioccolata calda (non senza qualche difficoltà, visto che col freddo ci abbiamo messo un’eternità), e l’abbiamo bevuta tutte insieme. Dopo la pausa abbbiamo pensato che fosse meglio non proseguire, perché alrimenti non saremmo riuscite a tornare a casa entro l’orario fissato, così abbiamo raccolto tutto e siamo partite.
Siamo arrivate alle macchine e quindi siamo tornate ad Avigliana, stanche ma soddisfatte e contente. Anche se non avevamo raggiunto il rifugio ci eravamo divertite insieme e avevamo imparato molte cose nuove.
A chi destiniamo la nostra impresa?
Con questa esperienza puntavamo soprattutto a conoscerci meglio all’interno della nostra squadriglia e con l’altra, ma anche a mettere le cose che abbiamo imparato a disposizione del reparto.
VERIFICA
Al momento della verifica non sono venuti fuori grandi problemi, e in generale pensiamo di aver organizzato bene l’attività. Purtroppo abbiamo dovuto cambiare i piani all’ultimo, ma ognuna si è impegnata molto e ha rispettato gli impegni presi e il posto d’azione, quindi abbiamo gestito l’imprevisto abbastanza bene. E’ un peccato non essere arrivate al rifugio, e infatti siamo d’accordo che potevamo gestire meglio i tempi, magari scegliendo una meta più vicina o lasciando un po’ più di margine. Come clima di squadriglia non ci sono state problematiche, anzi siamo più unite, ci conosciamo meglio e ognuna di noi ha imparato qualcosa di nuovo.
FIESTA
Attualmente non abbiamo ancora pensato a cosa fare come fiesta… ma certamente ci verrà qualche idea!
SECONDA IMPRESA: COSTRUZIONE DI UN RIFUGIO E CUCINA TRAPPEUR
IDEAZIONE
Per decidere cosa fare per la seconda impresa, abbiamo considerato le specialità o i brevetti che ciascuna di noi voleva conquistare, e abbiamo scelto di fare un’ attività inerente al brevetto di trappeur, che inoltre ci sembrava adatta anche per la specialità di esplorazione. Abbiamo quindi deciso di organizzare un’ uscita di squadriglia in cui avremmo costruito un rifugio in cui dormire la notte, e in cui avremmo cucinato sul fuoco, con le tecniche trappeur.
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
Approfondire le competenze (trappeur) che possono essere utili in molti momenti della vita di reparto, e in particolare al campo;
Far scoprire alle più piccole della squadriglia alcuni aspetti dello scoutismo per loro nuovi, come dormire in un rifugio (o tenda) in un bosco e cucinare sul fuoco, in autonomia.
Svolgere un’ attività che potesse aiutarci a conquistare le specialità o i brevetti su cui stavamo lavorando.
LANCIO
Dopo aver ideato l’ impresa, l’abbiamo presentata al resto del reparto semplicemente raccontando ciò che volevamo fare (decisamente meglio che con una scenetta).
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Sophia
Controllare le previsioni meteorologiche e cucinare
Meteorologa e cuoca
Alice
Accendere il fuoco
Fuochista
Isabella
Attrezzare e portare l’infermeria di sq.
Infermiera
Agnese
Progettare il rifugio
Rifugio
Ludovica
Progettare il rifugio e comprare il cibo
Rifugio e acquisti
Maria
Contattare il propietario del terreno, procurare il materiale e definire il percorso da seguire
Logistica
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI CE L’HA
COSTO
Telone impermeabile
A costruire il rifugio
Il reparto
0 €
Accetta
A tagliare la legna e ad appuntire i rami da piantare
Il reparto
0 €
Cordini
A costruire il rifugio
Il reparto
0 €
Tende
Per emergenza
Maria e Agnese
0 €
Fornellino a gas
Per emergenza
Maria e Sophia
0 €
Cibo
Mangiare
Da comprare
23,76 €
SPESE
COSA
CHI
QUANTO
Cibo
La squadriglia
23, 76 €
REALIZZAZIONE
Anche in questo caso, la realizzazione dell’impresa è stata leggermente differente da come l’avevamo pianificata, questa volta per via delle condizioni meteo. Infatti le previsioni erano molto incerte e poco attendibili, così abbiamo dovuto aspettare che la data dell’impresa fosse vicina per decidere cosa fare. Le previsioni non erano comunque splendide, ma abbiamo deciso di andare lo stesso, pur portando tende e fornellini a gas per emergenza.
Così ci siamo incontrate sabato 10 maggio alle 14:00 a Mollar dei Franchi, una frazione di Giaveno non molto lontana dal luogo in cui volevamo dormire. Purtroppo non c’eravamo tutte ma eravamo solo in 4. Abbiamo camminato su una strada sterrata molto bene segnalata per circa 25 minuti e poi siamo arrivate al posto, il terreno di un nostro capo reparto, che dopo poco tempo è arrivato per darci indicazioni sul luogo.
Come prima cosa, poiché non sapevamo come si sarebbe evoluto il meteo, abbiamo montato le 2 tende a igloo che ci eravamo portate. Poi abbiamo iniziato a costruire il rifugio vero e proprio. Il progetto iniziale era un po’ ardito: volevamo costruire una rete di corda su cui mettere i materassini, e poi mettere un telone come tetto, ma purtroppo dopo aver piantato tutti i paletti e messo tutti i cordini abbiamo dovuto constatare che non reggeva e l’abbiamo smontato. Ma per fortuna avevamo il piano B! Abbiamo costruito un rifugio più tradizionale: un telone come pavimento e uno come tetto a spioventi, appoggiato su un filo tirato tra due alberi e picchettato a terra. Il risultato è stato molto soddisfacente.
Poi abbiamo fatto una merenda abbondante con pane e Nutella (abbiamo mangiato 220 g di Nutella in 4) e ci siamo riposate.
Quindi è arrivato il momento di cucinare la cena. Fortunatamente, anche se era piovuto tutti i giorni precedenti, c’era un po’ di legna asciutta, o comunque non fradicia. Siamo riuscite ad accendere un bel fuoco e, mettendoci sopra una losa, abbiamo creato un ripiano dove appoggiare le gavette. Poiché la pietra ci ha messo molto a scaldarsi, all’inizio abbiamo messo le gavette direttamente sul fuoco. In questo modo abbiamo cucinato piadine con prosciutto e formaggio. Anche se di fatto non abbiamo realmente cucinato alla trappeur, il risultato è stato buono.
Dopo cena ci siamo rilassate ancora un po’ e poi siamo andate a dormire (nelle tende, perché pensavamo fosse meglio così). Abbiamo dormito abbastanza bene (fatta eccezione per una visita di alcuni cinghiali) e la mattina ci siamo svegliate presto.
La mattina di domenica abbiamo fatto colazione (cucinata questa volta sul fornellino) e poi abbiamo smontato le tende e il rifugio. Quindi siamo tornate a Mollar dei Franchi e abbiamo terminato l’uscita alle 11:00.
Per fortuna il meteo ci è stato favorevole e non ha piovuto neanche un po’ (tranne che per cinque minuti alla partenza e al ritorno), così siamo riuscite a realizzare la nostra impresa.
Ci siamo molto divertite e abbiamo vissuto una bella esperienza.
VERIFICA
Quando abbiamo discusso sulla riuscita dell’impresa, siamo state in generale molto soddisfatte del nostro risultato. Pensiamo di aver gestito bene l’organizzazione, e in particolare siamo contente di essere riuscite ad avere una bella esperienza, anche se un po’ diversa da quella che avevamo pianificato. Siamo state in grado di gestire bene gli imprevisti riguardanti il tempo (anche se per fortuna non è piovuto) e abbiamo imparato molte cose utili al nostro cammino, soprattutto competenze che sicuramente ci serviranno al campo, e abbiamo anche avuto un buon clima di squadriglia, ci siamo aiutate molto a vicenda e ciascuna di noi ha imparato qualcosa di nuovo. Abbiamo rispettato i posti d’azione senza che ci fosse bisogno di ricordare cosa fare e ognuna di noi ha avuto un ruolo importante.
Alcuni lati un po’ più negativi sono stati la mancanza di alcune di noi, per diversi motivi, che quindi si sono perse l’impresa, e forse le comunicazioni sui cambiamenti di programma sono arrivate un po’ all’ultimo… ma con impegno e molta voglia di fare ci siamo arrangiate e l’impresa è venuta più che bene.
FIESTA
Non abbiamo ancora pensato ad una fiesta come si deve.
MISSIONE
Il 5 agosto, durante il campo estivo a Pian Gelassa, i capi ci hanno affidato la missione. Non ce l’aspettavamo, così la prima reazione, per molte di noi, è stata di sorpresa, e siamo rimaste un po’ spiazzate. Poi però ci siamo riprese, con l’idea di affrontarla al meglio. Ecco la lettera che ci hanno dato i capi:
I capi ci hanno consegnato la lettera della missione la mattina del 5 agosto. Insieme a essa ci hanno anche dato il materiale necessario per costruire il rifugio (telone impermeabile e spago), la traccia della catechesi, la cartina e il materiale per costruire un diario. Inoltre, per tenerci in contatto, ci hanno consegnato una radio. Dopo aver letto la lettera, abbiamo ancora pranzato al campo, ci siamo preparate e siamo partite intorno alle 15:00. Abbiamo scelto di raggiungere Madonna della Losa (frazione di Gravere) seguendo la strada, anche se dopo ci siamo accorte che era il tragitto più lungo (ma era in discesa). Durante la camminata, anche se le più piccole facevano fatica, siamo riuscite ad aspettarci a vicenda, a supportarci (moralmente e fisicamente) e a camminare al passo della più piccola. Questa cosa è stata molto bella e ci ha rese più unite. Nonostante non camminassimo con un passo da bersaglieri, siamo riuscite ad arrivare a destinazione entro l’ora prevista. Quando siamo arrivate, ci è subito piaciuto il posto: una piccola borgata di montagna, a 1200 metri di quota, con delle belle case, una grande fontana e una chiesetta antica. Abbiamo anche incontrato persone molto gentili. Abbiamo deciso di montare il rifugio in un piccolo prato vicino alla chiesetta. Prima, però, abbiamo esplorato un pò il paese, e abbiamo visto che dietro alla chiesa c’era un balcone da cui si aveva un’ottima vista sulla Val di Susa. Dopo una pausa, abbiamo montato il rifugio. Abbiamo piegato il telone per formare un triangolo: un lato, picchettato a terra, sarebbe stato il pavimento, e gli altri due sarebbero stati gli spioventi del tetto, appoggiati su uno spago attaccato ad un albero e una staccionata. Abbiamo messo in tensione il tutto con dei tiranti attaccati all’estremità libera del telone. Poi abbiamo cenato con pane, formaggio e molto salame e abbiamo svolto la catechesi che ci avevano dato i capi. Nel frattempo, abbiamo fatto una piccola verifica di squadriglia, e abbiamo parlato di quel primo giorno di missione. Eravamo tutte molto contente, sia della missione in sé sia del clima di squadriglia. Per rappresentare tutte le cose belle vissute, come chiesto dai capi, abbiamo creato la nostra opera d’arte, un disegno in cui abbiamo rappresentato le cose più belle secondo noi: l’unità della sq. e il panorama meraviglioso. Poi, felici per le belle esperienze, siamo andate a dormire nel rifugio.
Il giorno dopo ci siamo svegliate alle 6:45, abbiamo fatto colazione con succo di frutta e biscotti, abbiamo smontato il rifugio e ci siamo messe in cammino per la miniera. Abbiamo seguito un sentiero che tagliava i tornanti della strada asfaltata, e abbiamo avuto qualche difficoltà. Per esempio, abbiamo faticato un po’ a trovare l’inizio del sentiero, che era poco battuto, e in alcuni tratti impervio. Anche in questa camminata, ci siamo aiutate molto, per esempio aiutando la più piccola a portare lo zaino, o facendo una catena umana per trasportare gli zaini in un tratto molto ripido e sdrucciolevole. Nonostante questi contrattempi, siamo riuscite ad arrivare alla miniera quasi in orario. Qui ci aspettava la guida, che prima di entrare ci ha dato i caschetti (le torce non servivano, perché la miniera era illuminata) e ci ha spiegato un po’ di norme di sicurezza. Poi, dopo una breve introduzione generale, siamo entrate nella miniera. Il cunicolo di ingresso era molto basso e stretto, e si rischiava di sbattere la testa. Infatti, la miniera si è conservata nell’ antica forma medievale, interamente scavata a mano. La guida ci ha spiegato che lì si estraevano galena, azzurrite e malachite, da cui si ottenevano piombo, argento e rame. Tuttavia, la miniera era già esaurita nel 1200, e quindi non è stata allargata con l’esplosivo, rimanendo una delle poche miniere ancora scavate a mano. Andando avanti nel cunicolo, la guida ci ha spiegato l’origine geologica della miniera, ci ha mostrato delle incisioni sulle pareti e ci ha spiegato come si estraeva il minerale. Arrivate alla fine del cunicolo d’accesso, siamo arrivate in una sala più ampia, in cui c’era stata, in passato, una vena di minerale, completamente estratto. Qui la guida ci ha ancora spiegato alcune curiosità, poi abbiamo proseguito ancora per qualche metro, ma siamo tornate indietro perché lì finiva la parte visitabile e iniziava quella speleologica (il vero cuore della miniera). Quindi siamo tornate indietro e siamo uscite. Qui abbiamo ancora chiesto delle cose alla guida, e poi siamo tornate sulla strada, per farci prendere dalle macchine, che ci hanno riportate al campo. Siamo state tutte molto soddisfatte di come è andata la missione, di come ci siamo aiutate a vicenda, delle esperienze vissute e di come è migliorato il clima di squadriglia in queste poche ore insieme.