Ciao! Questa è la vostra pagina in cui potete raccontare tutto il percorso che vi porterà alla specialità di squadriglia. Rendere questa pagina più bella è molto facile! Potete per esempio aggiungere un’immagine di copertina e di profilo, per farlo seguite le istruzioni a questo link.
TUTTA LA PARTE SOTTOSTANTE È COMPLETAMENTE MODIFICABILE IN BASE ALLA VOSTRA FANTASIA E ALLE VOSTRE ESIGENZE!
I blocchi grigi come questo contengono i nostri consigli. Quando avete finito di personalizzare la pagina, potete facilmente cancellarli. In ogni caso, vengono nascosti e non sono visibili sul sito.
PRESENTAZIONE
Ecco la nostra squadriglia: Gabriele (caposquadriglia), Flavio, Lorenzo, Alessandro, Giorgio e Francesco.
Nel corso dei mesi ci simo persi Francesco (il vice) e Alessandro, ma a noi si è unito Flavio!


Attraverso l’impresa, la nostra squadriglia si impegna a raggiungere diverse mete del percorso scout, mettendo in pratica ciò che impariamo ogni giorno nel cammino da esploratori.
In primo luogo, raggiungiamo la meta del servizio, perché ci prendiamo cura di un luogo dimenticato della nostra città, mettendo le nostre mani e il nostro tempo a disposizione della comunità. Vogliamo dare un esempio concreto di cosa vuol dire “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”.
Inoltre, viviamo pienamente la vita all’aperto, lavorando a contatto con la natura, imparando a rispettarla e a valorizzarla. Costruire una panchina e montare due cestini vicino al parchetto ci aiuta a osservare l’ambiente, a conoscerlo meglio e a proteggerlo con gesti concreti.
Infine, cresciamo nella cooperazione e nello spirito di squadriglia, imparando a lavorare insieme, dividendo i compiti, affrontando le difficoltà e sostenendoci a vicenda. Ogni persona ha un ruolo, ognuno è importante per la riuscita del progetto.

LA NOSTRA IMPRESA
IDEAZIONE
La nostra impresa è stata quella di realizzare una panchina e due cestini in legno da posizionare in un parchetto abbandonato del nostro quartiere.
Abbiamo voluto riutilizzare materiali di riciclo, per limitare le spese e ridurre gli sprechi, usandoli in maniera intelligente. Abbiamo scelto di utilizzare dei bancali di legno recuperati con l’aiuto dei nostri capi per realizzare la panchina e pannelli in legno di un vecchio armadio che si trovava nella nostra sede scout e che non era più utilizzabile per costruire i cestini.
LANCIO
Dopo l’incontro con la responsabile di Legambiente nel luogo in cui avevamo deciso di posizionare panchina e cestini, abbiamo raccontato al reparto delle nostre intenzioni….
PROGETTAZIONE
Dopo aver fatto una bozza del progetto per la panchina e degli schizzi per i cestini sull’albo d’oro di squadriglia, ci siamo messi subito all’opera. (HAI FOTO DELLE BOZZE?)
REALIZZAZIONE
Per la panchina, con l’aiuto di staffe, trapano e viti, abbiamo assemblato le varie parti seguendo il nostro disegno iniziale, cercando di lavorare con attenzione e precisione. È stato un lavoro che ha richiesto collaborazione, manualità e pazienza, ma vedere il risultato finale ci ha riempiti di soddisfazione.
Realizzata la struttura, abbiamo levigato e verniciato con del mordente per proteggere la panchina dagli agenti atmosferici.
NOME | IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA | SPECIALITA’ |
GIORGIO | Ha assemblato i cestini e scavato per fissarli nel terreno | Omnia |
Lorenzo | Ha passato il mordente sulla panchina e tagliato le assi per i cestini | falegname |
Gabriele | Ha assemblato la panchina e ha scavato per fissarla al suolo | falegname |





AGGIUNGERE CEMENTO PER FISSARE PALETTI DI SOSTEGNO DEI CESTINI
Per i cestini, invece, abbiamo tagliato il legno, levigato le superfici e verniciato il tutto. Abbiamo poi assemblato i pezzi utilizzando viti e staffe per rinforzare la struttura.




La nostra Squadriglia con questa impresa voleva raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
- A. Prendersi cura del bene comune, contribuendo a rendere più vivibile e accogliente uno spazio abbandonato del nostro quartiere.
- B. Agire in modo sostenibile, riutilizzando materiali e dando nuova vita a oggetti destinati allo smaltimento, nel rispetto dell’ambiente.
- C. Sviluppare competenze pratiche, come il lavoro di falegnameria, l’uso degli attrezzi e l’organizzazione di un progetto concreto.
- D. Lavorare insieme come vera squadriglia, valorizzando la collaborazione, la comunicazione e il supporto reciproco tra i membri del gruppo.
- E. Restituire valore a un luogo abbandonato, creando un punto di sosta e socializzazione per chi frequenta il parchetto.
Per realizzare la nostra impresa abbiamo chiesto autorizzazione al Sindaco del Comune di Manduria, ma questa autorizzazione non è mai arrivata e così abbiamo deciso di realizzare il tutto in una pineta che è stata donata al nostro gruppo scout qualche mese fa: un posto accessibile a tutti coloro che volessero trascorrere qualche ora nel verde e sicuramente ad altri amici scout. Riteniamo quindi di aver comunque tenuto fede ai nostri obiettivi (tranne che per il primo)
OGGETTO | A COSA SERVE | CHI C’E’ L’HA | COSTO |
assi | assi smontate da un vecchio armadio, utilizzate per creare lo scheletro e la struttura dei cestini | reparto | 0 |
trapano | utilizzato per avvitare le viti | preso in prestito da Gabriele | 0 |
viti | per assemblare i cestini | acquistate | 10 |
staffe | servono per attaccare le assi del cestino fra di loro | acquistate | 15 |
bancali | utilizzati per montare la panchina | recuperati da un capo del nostro reparto che li aveva a disposizione | 0 |
cemento | utilizzato per fissare i cestini al terreno | comprato | 8 |
Inoltre per l’acquisto dei materiali la squadriglia ha attuato diverse opere di autofinanziamento con i calnedari e anche nella giornata delle palme.
Con il supporto dei nostri capi abbiamo trasportato la panchina ed i cestini nella pineta e qui, scelto il posizionamento, abbiamo pulito il terreno, scavato per infilare i paletti di supporto dei cestini e bloccarli con un pò di cemento.

A chi destiniamo la nostra impresa?
Destiniamo la nostra impresa a chiunque voglia frequentare la pineta per un picnic o per godere semplicemente di un pò di aria fresca all’ombra degli alberi, ma soprattutto ai nostri amici scout che amano stare a contatto con la natura.
Con la costruzione della panchina e l’installazione dei cestini, vogliamo offrire uno spazio idoneo a chi voglia godere della pineta.
Inoltre, il nostro gesto è un messaggio rivolto a tutti: anche con piccoli interventi e pochi materiali puo trasformarsi un luogo all’aperto, rendendolo accogliente per tutti.
È un modo per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato, proprio come ci insegna lo scoutismo.
VERIFICA
Abbiamo fatto la verifica dell’impresa durante una riunione di squadriglia, in modo semplice ma sincero.
Abbiamo riconosciuto che, anche se alcuni di noi hanno partecipato più attivamente e altri un po’ meno in certi momenti dell’anno, alla fine abbiamo lavorato insieme e l’impresa è stata portata a termine.
Siamo arrivati quasi al limite della scadenza, è vero, ma ci siamo riusciti! E questo ci ha fatto riflettere sull’importanza della partecipazione di tutti e di come, anche con qualche difficoltà, una squadriglia unita riesce a raggiungere i suoi obiettivi.
FIESTA
MISSIONE
La missione affidata dai capi consisteva in un percorso di scoperta storica e spirituale. Dovevamo esplorare il territorio partendo da un luogo simbolico della nostra città, la porticella di Manduria, per poi seguire una mappa composta da tre tappe e due destinazioni. Lungo il tragitto, abbiamo raccolto indizi, ascoltato racconti e riflettuto sul significato della storia locale e del nostro impegno scout.
La missione prevedeva diversi obiettivi, sia pratici che educativi:
- Conoscere il territorio: scoprire luoghi storici della nostra città, come i cunicoli della porticella e le chiese di campagna.
- Sviluppare lo spirito di osservazione e collaborazione: risolvere indizi e affrontare il percorso come squadra, aiutandoci a vicenda.
- Vivere un’esperienza comunitaria: condividere tempo, ascolto e riflessioni con gli altri squadriglieri.
- Agire concretamente: contribuire alla realizzazione della figura in piazza con le bottiglie raccolte, per lasciare un segno visibile e positivo.
La missione è iniziata in modo misterioso e affascinante: non sapevamo esattamente cosa ci aspettasse, ma appena arrivati alla porticella di Manduria abbiamo capito che sarebbe stata un’avventura diversa dal solito.
I cunicoli nascosti, i bigliettini con le storie, la mappa da seguire… sembrava di vivere una caccia al tesoro nel passato, tra storia e scoperta.
Non ci aspettavamo un’attività così ricca: pensavamo a un semplice cammino o a un’attività pratica, invece abbiamo vissuto un’esperienza che univa riflessione, ascolto e collaborazione.
Incontrare la signora Lucia, dormire nella masseria, formare la figura in piazza… ogni momento aveva un significato.
È stato molto più coinvolgente e formativo di quanto ci aspettassimo. Ci ha uniti come squadriglia e ci ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande.
Abbiamo vissuto la missione con entusiasmo, impegno e spirito di squadra. Ogni membro della squadriglia ha messo in gioco le proprie capacità: orientamento, osservazione, ascolto e creatività.
Abbiamo incontrato persone speciali, come la signora Lucia, che ci ha trasmesso il valore della memoria e della tradizione. Dormire insieme nella masseria ci ha reso ancora più uniti.
Le difficoltà, come la stanchezza e l’organizzazione del percorso, ci hanno insegnato a non mollare, a collaborare e a trovare soluzioni insieme.
Alla fine, abbiamo imparato che conoscere il territorio, ascoltare le storie e agire insieme ci rende più forti e più consapevoli del nostro ruolo come scout.
La nostra missione si è conclusa nella piazza principale della nostra cittadina con la realizzazione di un’opera d’arte con le bottiglie di vetro raccolte su una rotatoria all’interno del paese, in collaborazione con altre associazioni aderenti all’iniziativa.



