La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
Tagliare tutta l’erba
Creare un magazzino
Aggiustare il lavandino
Raccogliere la legna in un punto del parco
LANCIO
Abbiamo condiviso con il resto del reparto la nostra impresa realizzando una scenetta che aveva come obbiettivo quello di trasmettere tutti gli obbiettivi che volevamo raggiungere.
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Nicolò
Realizzazione foto
Fotografo
Antonio
Coltivatore
Mercurio
Stefano
Falegname
Pioniere
Samuele
Coltivatore
Mercurio
Domenico
Falegname
Naturalista
Francesco
Falegname
Pioniere
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
Michele Del Sole
Coltivatore
tramite il Capo Reparto
Antonio
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
Piccone
Rimozione erbacce
Reparto
Rastrello
Spostamento erbacce
Reparto
Sega
Taglio legno
Reparto
Trapano
Costruzione deposito
Reparto
Zappa
Rimozione erbacce
Reparto
REALIZZAZIONE
All’inizio dell’impresa noi Tori avevamo deciso di non prendere la specialità di squadriglia perché non sapevamo quando incontrarci dato che siamo tutti molto occupati.
Dopo qualche giorno, con il supporto dei nostri capi, abbiamo deciso di prendere la specialità di Civitas. Per prima cosa ci siamo incontrati in sede, abbiamo ascoltato le idee di tutti e abbiamo deciso di rivalorizzare il nostro parco scout.
quindi ci siamo incontrati il 15 Marzo al parco e muniti di piccone, rastrello e tanta buona volontà abbiamo iniziato a tagliere l’erba che si trovava sul cemento e sulla terra. Successivamente abbiamo iniziato a creare il magazzino con due vecchie cassapanche creando con dei pezzi di legno le ante.
Dopo qualche giorno ci siamo riuniti di nuovo al parco per aggiustare il lavabo e il tubo che lo collegava al rubinetto per l’acqua. Infine abbiamo realizzato anche un canaletto per l’acqua.
A chi destiniamo la nostra impresa?
Alla comunità locale e alle nuove generazioni di scout palesi
VERIFICA
Francesco: l’impresa è andata molto bene, potevamo tagliare più erba; i tempi erano giusti anche se potevamo andare anche altre volte per fare più cose.
Domenico: l’impresa è andata bene, se ci impegnavamo potevamo andare solo un giorno, i tempi erano giusti e nonostante dovevamo lavorare ci siamo anche divertiti.
Stefano: l’impresa è andata molto bene solo che potevamo incontrarci prima del 15 Marzo per fare più cose; gli altri potevano essere più presenti però quando stavano lavoravamo bene.
Samuele: ci siamo impegnati più del previsto perché se andavamo qualche altro giorno avremmo perso solo tempo e avremmo fatto fatica ad incontrarci.
Antonio: l’impresa è andata molto bene, potevo essere più presente nella realizzazione ma sono comunque fiero perchè anche senza il mio aiuto abbiamo completato l’impresa.
Nicolò: l’impresa è andata bene, potevate essere più presenti soprattutto il vice; nonostante ciò tutti hanno partecipato imparando cose nuove.
FIESTA
Cena in pizzeria
Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!
SECONDA IMPRESA
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
scoprire segreti di Palo
realizzare un cartina personalizzata
insegnare agli altri la storia del paese
LANCIO
Abbiamo realizzato un scenetta dove tre componenti della squadriglia si fingevano dei turisti e i restanti tre erano delle guide che portavano i turisti a visitare il paese.
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Nicolò
realizzazione foto e studio del palazzo del principe
fotografo e topografo
Antonio
studio delle chiese del paese
topografo
Stefano
studio della leggenda del crocifisso
topografo
Samuele
realizzazione cartina
fotografo e topografo
Domenico
studio di Palo vecchio
topografo
Francesco
studio del monumento dei caduti
topografo
ESPERTI ESTERNI:
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
stampante
stampare la cartina
Nicolò
computer
progettare la cartina
Samuele
fogli
copia cartacea della cartina
Nicolò
REALIZZAZIONE
Per la seconda impresa noi Tori, dopo esserci divisi le chiese e i monumenti, ci siamo incontrati per cercare informazioni su tutti i posti che avevamo scelto e contemporaneamente la nonna di Antonio ci ha detto alcune cosa che solo i più anziani di palo conoscono.
Successivamente dopo aver scelto il 10 Maggio come giorno in cui presentare il civitas al reparto noi abbiamo imparato tutte le cose da esporre quel giorno.
Il 10 cosi ci siamo incontrati tutto il reparto in sede e dopo un breve video di presentazione siamo partiti alla volta di Palo.
A chi destiniamo la nostra impresa?
Al reparto
VERIFICA
Francesco: l’impresa è andata bene, i tempi in cui visitavamo i posti erano giusti e su alcuni posti potevamo parlare di più
Domenico: l’impresa è andata bene, potevo essere più partecipe, Samuele poteva fare meglio la cartina
Stefano: l’impresa è andata bene, siamo andati troppo lenti e abbiamo avuto poco tempo per imparare le informazioni
Samuele: l’impresa è andata bene, potevo essere più partecipe e potevo fare meglio la cartina
Antonio: l’impresa è andata bene, siamo andati troppo veloce nel visitare i posti, su alcuni posti non ho fatto del mio meglio
Nicolò: l’impresa è andata bene, i tempi in cui visitavamo i posti erano giusti, la cartina poteva venire meglio
FIESTA
cena tutti insieme
Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!
MISSIONE
In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
Quali obiettivi prevede?
Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni, ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).
La missione affidataci dai nostri capi consisteva nel fare un docu-blog dove intervistavamo delle persone facendogli delle domande riguardanti l’attività che stavamo svolgendo organizzata dal clan e un altra attività in collaborazione con il Lions Club.
Queste attività avevano come obbiettivo quello di rendere il paese un posto migliore con lo scopo di partire con azioni collettive da riportare in seguito nel piccolo di ognuno di noi.
Noi non ci aspettavamo per niente una missione cosi ma nonostante ciò l’abbiamo affrontata con felicità e prontezza divertendoci insieme ma soprattutto imparando nuove cose, facendo nuove amicizie e intervistando passanti ma anche persone di un certo rango sociale come il sindaco e l’assessore di Palo.
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
Accrescere le nostre competenze sulle legature e costruzioni;
Aprire la mente per sognare sempre in grande;
Trasmettere alle novizie ciò che abbiamo appreso negli anni di scoutismo;
Essere d’aiuto per chiunque avesse bisogno di imparare nuovi tipi di costruzioni a partire dall’ angolo cottura.
LANCIO
Scenetta con codice morse che svela l’impresa con spiegazione.
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Sofia
Realizzazione del video
Fotografo
Gaia
Legature e costruzioni
Maestro dei nodi
Maira
Progettazione
Pioniere
Chiara
Legature e costruzioni
Campista
Rosalba
Legature e costruzioni
Campista
Ginevra
Realizzazione audio
Pioniere
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
Vito Schinaia
Mani abili
Telefono
Sofia
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
Paletti
Costruzioni
Magazzino di reparto
Cordini
Legature
Magazzino di reparto
Barile di ferro
Fuoco
Magazzino di reparto
Piccone
Buche per paletti
Magazzino di reparto
REALIZZAZIONE
Ad inizio impresa abbiamo scelto la specialità di pronto intervento, per fare qualcosa di innovativo. Andando avanti ci siamo rese conto che non faceva per noi, perciò confrontandoci abbiamo deciso di intraprendere una specialità diversa: campiscmo.
Come prima cosa abbiamo raccolto le idee e subito ci siamo date da fare per realizzarle. A metà della nostra impresa, ci siamo rese conto che ciò che avevamo ideato non fosse abbastanza, e grazie ai consigli dei capi abbiamo creato il nostro sogno, comprendendone la vera utilità: spronarci a pensare fuori dagli schemi e fare cose sempre nuove e diverse.
Fortunatamente non abbiamo riscontrato la necessità di fare autofinanziamento poiché il materiale necessario era già a nostra piena disposizione.
A chi destiniamo la nostra impresa?
A chiunque avesse bisogno di un aiuto nelle costruzioni scout, proponendo costruzioni diverse dal solito.
VERIFICA
-Ginevra: Dispiaciuta di essere stata assente ma felice delle poche cose con le quali ha contribuito all’impresa.
-Rosalba: Contenta del risultato finale, ha imparato a fare tante cose nuove ma avrebbe voluto che avessimo avuto l’idea concreta sin dall’inizio.
-Maira: Si è divertita, ha messo in pratica le sue competenze per mostrarle agli altri. Ha imparato a fare il quattropiedi.
-Chiara: Avrebbe voluto migliorare l’organizzazione, contenta del risultato finale, si sente più legata alla squadriglia.
-Gaia: Adesso ha una visione più ampia delle costruzioni che vorrebbe realizzare al campo. Anche lei avrebbe voluto avere idee più chiare sin dall’inizio.
-Sofia: Contenta che tutte abbiano avuto un atteggiamento positivo, crede che il cambio delle idee abbia migliorato l’impresa. Felice per aver imparato nuove costruzioni e per aver messo in pratica la sua specialità di fotografa. All’inizio contrariata per il cambio di specialità di squadriglia ma contenta per il mantenimento dell’impegno.
FIESTA
Mangiata sushi dopo scuola!
Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!
SECONDA IMPRESA
IDEAZIONE
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
Portare qualcosa di nuovo ed utile per il nostro reparto Mafeking
Imparare una nuova tecnica scout
Passare del tempo all’aperto
LANCIO
Riunione al parco scout + attività
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Chiara
Progetto e lavorazione materiali
Segretario
Ginevra
Costruzione
Campista
Rosalba
Recupero materiale
Pioniere
Maira
Lavorazione materiali
Campista
Sofia
Registrazione video e foto
Fotografa
Gaia
Lavorazione materiali
Campista
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
Marino Carlucci
Recupero materiali
Papà Rosalba
Rosalba
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
Lamiera di ferro
Forno esterno
Papà Rosalba
Carta stagnola
Forno esterno
cassapanca di sq.
REALIZZAZIONE
All’inizio della seconda impresa avevamo accordato che avremmo fatto la costruzione dell’altare da posizionare nel nostro parco scout. Eravamo sicure di volerlo fare, ma siamo state ferme troppo tempo e non trovavamo mai i giorni in cui incontrarci per eseguire la costruzione, e abbiamo cominciato a mollare.
Ma con l’incoraggiamento dei nostri capi e con perseveranza, abbiamo deciso di cambiare la nostra impresa costruendo, invece, un forno. Ovviamente i materiali erano principalmente naturali (fango, pietre, legna) e ci siamo avvalse della carta stagnola in cassapanca, e del papà di una squadrigliera che è riuscito a procurarsi, grazie a delle conoscenze, una lamiera.
In fondo si è rivelata una scelta migliore per tutta la squadriglia rispetto a quella iniziale.
A chi destiniamo la nostra impresa?
Al reparto Mafeking Palo del Colle 1 e alla squadriglia Antilopi.
VERIFICA
-Rosalba: sarebbe voluta rimanere fino alla fine, si è divertita, avrebbe voluto finire prima.
-Ginevra: è soddisfatta del suo lavoro, e del risultato finale. Secondo lei ci saremmo dovuti organizzare meglio.
-Maira: le è piaciuta molto ma dovevamo farla prima, si è resa conto che la costruzione non era l’ideale per noi.
-Gaia: avremmo dovuto organizzarci meglio ma si è divertita, pensa di aver avuto un atteggiamento positivo.
Chiara: si è divertita, è incredula del risultato, avremmo dovuto farla prima.
Sofia: è dispiaciuta per aver mollato un po’ e non essersi resa conto prima di aver avuto un atteggiamento negativo, ma è contenta di essere riuscita a completare l’impresa.
FIESTA
Attività di realtà virtuale in un’attività di Palo del Colle.
Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!
MISSIONE
In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
Quali obiettivi prevede?
Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni, ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).
Appena arrivate al nostro parco scout e dopo le presentazioni, i capi ci hanno dato il benvenuto con una lettera, spiegandoci le attività che avremmo svolto a breve. La prima consisteva nella costruzione di un porta-bidoni dell’immondizia, utilizzando i materiali a disposizione e gestendo con attenzione un budget di 20 euro. La seconda attività prevedeva invece la costruzione di un rifugio per ogni membro della squadriglia, utilizzando teloni, picchetti e cordini recuperati dal magazzino di reparto. Siamo partite subito con entusiasmo, ognuna con un’idea diversa in mente. Dopo averne parlato insieme, abbiamo iniziato la progettazione del porta-bidoni e deciso quali materiali utilizzare. Ci siamo quindi divise in due gruppi: il vice caposquadriglia e due squadrigliere sono andate in ferramenta per recuperare 20 chiodi e della vernice con cui decorare la struttura; nel frattempo, il caposquadriglia e altre due squadrigliere si sono recate alla sede scout per recuperare dei fogli protettivi per evitare di sporcare durante la verniciatura. Una volta ritrovate tutte al parco, abbiamo iniziato a segare i pannelli di legno per dargli la giusta forma e a dipingere le pedane che avremmo utilizzato. Successivamente abbiamo cominciato a montare i pannelli e le pedane, utilizzando chiodi e mazzuole, in modo che la struttura fosse adatta ad accogliere i bidoni. Una volta completata, abbiamo decorato il tutto scrivendo la celebre frase di B.P.: “Lascia il mondo migliore di come l’hai trovato”, aggiungendo in piccolo anche il simbolo del riciclo. Questa prima attività è stata molto divertente: ognuna ha rispettato il proprio compito e siamo rimaste tutte soddisfatte del risultato. Ci sono stati alcuni piccoli battibecchi dovuti alla stanchezza, ma li abbiamo risolti velocemente parlandone insieme – ed è proprio questo che ci rende sempre più unite. Poi abbiamo iniziato la seconda attività. In poco tempo ogni membro della squadriglia aveva già cominciato a scavare, picchettare e ad aprire il proprio telone. Con il passare del tempo, però, alcune ragazze non riuscivano a portare a termine il proprio rifugio, mentre altre – essendo novizie – avevano bisogno di aiuto per la costruzione. Una di loro ha iniziato anche a sentirsi male, e la situazione ha cominciato a farsi più difficile. Non ci siamo però arrese: abbiamo deciso di essere ognuna la forza dell’altra. Chi aveva più esperienza ha spiegato alle novizie come costruire il rifugio, mentre il caposquadriglia, appena finito il proprio, ha subito aiutato la ragazza che non stava bene, e così via. Alla fine ce l’abbiamo fatta tutte, anche se abbiamo sfiorato il tempo limite di qualche minuto. I rifugi erano stabili e, anche se non perfetti, ne siamo fiere. Soprattutto siamo contente perché le novizie hanno imparato qualcosa di nuovo, utile per il futuro, e hanno affrontato un’esperienza che non avevano mai vissuto prima.
Ciao! Questa è la vostra pagina in cui potete raccontare tutto il percorso che vi porterà alla specialità di squadriglia. Rendere questa pagina più bella è molto facile! Potete per esempio aggiungere un’immagine di copertina e di profilo, per farlo seguite le istruzioni a questo link.
TUTTA LA PARTE SOTTOSTANTE È COMPLETAMENTE MODIFICABILE IN BASE ALLA VOSTRA FANTASIA E ALLE VOSTRE ESIGENZE!
I blocchi grigi come questo contengono i nostri consigli. Quando avete finito di personalizzare la pagina, potete facilmente cancellarli. In ogni caso, vengono nascosti e non sono visibili sul sito.
PRESENTAZIONE
Ecco la nostra squadriglia
CIAO SONO GIOVANNI IL CAPO SQ
CIAO SONO PAOLO IL VICE SQ
CIAO SONO FRANCESCO IL PRIMO DI SQ
CIAO SONO PAUL IL SECONDO DI SQ
Quali mete e impegni raggiungo attraverso questa impresa? Quali specialità e brevetti?
Quali mete e impegni raggiungo attraverso questa impresa? Quali specialità e brevetti?
Quali mete e impegni raggiungo attraverso questa impresa? Quali specialità e brevetti?
PRIMA IMPRESA
IDEAZIONE
Ecco, è il momento di IDEARE!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per mostrarci la mappa delle realizzazioni
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
A Progettare e realizzare percorso Hebert
B Imparare nuove tecniche scouting
C Studiare i muscoli da allenare al meglio
D Saper dividere le fasi del percorso a seconda dello sforzo necessario
LANCIO
Per il lancio della prima impresa abbiamo ideato una scenetta in cui impersonavamo una squadriglia inviata in missione in un campo del MASCI. Lì, ci è stato spiegato che un tempo, per intrattenersi e giocare, si costruivano dei percorsi Hebert, utili per allenarsi e divertirsi insieme.
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Giovanni
Progettazione e Realizzazione
Maestro dei nodi
Paolo
Realizzazione e Spiegazione
Atleta
Francesco
Realizzazione e dimostrazione
Atleta
Paul
Progettazione e realizzazione
Magazziniere
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
Tommaso Clemente
Hebertista
Francesco Clemente
capo sq
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
Paletti
Creazione strutture varie
Magazzino
–
Cordini
Scalata e salto con la corda
Magazzino
–
Pallet
Slalom
Riciclati
–
Palla
Fase 3 e 6
Magazzino
–
Tronchetti
Passo della rana
Riciclati
–
Telone
Passo del giaguaro
Magazzino
–
REALIZZAZIONE
Il 16 Marzo abbiamo realizzato il percorso Hebert; l’idea è stata quella di proporre la nostra prima impresa sia al nostro reparto, che al reparto del Bitonto 1, gruppo che ci ha ospitato per l’uscita e con cui abbiamo condiviso altri momenti di gioco insieme. Abbiamo iniziato la costruzione dividendo il campo in più parti che rappresentavano le fasi del percorso, caratterizzate dalla tipologia di sforzo richiesto. Le fasi erano così composte:
Fase 1: Passo del Giaguaro
Fase 2: Salto con la corda
Fase 3: Slalom
Fase 4: Passo della rana
Fase 5: Scaletta
Fase 6: Corsa col sacco
Fase 7: Corsa col peso
Fase 8: Centra il bersaglio!
Impresa è LASCIARE IL SEGNO!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per raccontare quello che avete realizzato
A chi destiniamo la nostra impresa?
Il nostro percorso hebert è stato svolto dal resto del nostro reparto che ha gareggiato contro i ragazzi del Bitonto 1. Noi Giaguari abbiamo voluto estendere l’impresa ad un altro reparto, perché questa attività avrebbe creato un’occasione di incontro e condivisione, e così è stato. Il tutto è stato un successo, perchè abbiamo abbinato competizione e divertimento, insegnando anche al loro gruppo nuove idee e spunti per creare dei grandi percorsi hebert per i loro campi.
Avete già scoperto o scoprirete quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, che magari possa porta un miglioramento nella realtà in cui siete o collaborare con altri gruppi e associazioni. A chi potrebbero essere utili le competenze acquisite?
VERIFICA
Impresa è CRESCERE!
Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?
GIOVANNI : Sono soddisfatto del risultato ottenuto riguardo alle strutture, perché tutto è partito da una buona progettazione. Questo ha permesso all’impresa di svilupparsi nel modo giusto fin dall’inizio. Durante l’intero percorso ho mantenuto un atteggiamento molto responsabile: sono riuscito a suddividere i ruoli in modo equilibrato e a far sì che il lavoro procedesse senza intoppi. Sono stato propositivo e ho svolto il mio compito con serietà, assumendomi anche la responsabilità nel caso in cui l’impresa non fosse andata come previsto. Il mio impegno principale è stato quello di far rispettare a tutti il proprio ruolo e seguire il progetto d’impresa. L’unico aspetto che non sono riuscito a gestire al meglio è stato il rispetto della tempistica: siamo stati un po’ lenti nella costruzione delle strutture, e questo ha rallentato il lavoro complessivo. Da questa esperienza però ho imparato molto. In particolare, ho capito l’importanza di riconoscere davvero le nostre capacità, senza sopravvalutarci. Inoltre, grazie a questa prima impresa, ho anche svolto parte della prima prova per la specialità di campeggiatore.
Paolo : Per quanto riguarda il mio posto d’azione, posso dire di essere soddisfatto. Sono riuscito a dare una vera e propria forma all’impresa, contribuendo in modo concreto alla sua realizzazione. Inoltre, sono contento della spiegazione che ho fornito sia al mio reparto che a quello del Bitonto 1, che è stata chiara e ben accolta. Fin dalla fase di progettazione, mi sono dimostrato molto propositivo e credo di aver svolto al meglio questo compito. Durante l’impresa, il mio impegno si è concentrato sia sulla parte progettuale sia sulla preparazione e scrittura di un discorso, che poi ho utilizzato proprio per spiegare il progetto agli altri. Tuttavia, c’è stato un aspetto in cui non sono stato completamente preparato: le legature. Non avevo dedicato abbastanza tempo a esercitarmi su di esse, e questo si è fatto notare. Da questa esperienza ho imparato che una preparazione in più, anche quando sembra eccessiva, può davvero fare la differenza. Infine, grazie a questa prima impresa, sono riuscito a completare anche la specialità di campeggiatore, un traguardo che mi rende particolarmente orgoglioso.
Francesco : Mi sono divertito davvero molto durante quest’impresa, ma soprattutto sono soddisfatto dell’impegno che io e tutta la mia squadriglia abbiamo messo nel lavoro. Ho svolto il mio compito al meglio, sia nella fase di costruzione che durante la dimostrazione finale. Ho contribuito attivamente proponendo idee per il progetto, partecipando alla costruzione e occupandomi personalmente della spiegazione su come affrontare correttamente il percorso Hebert. È stata un’esperienza coinvolgente e stimolante, che mi ha permesso di mettermi alla prova in diversi ambiti. L’unico aspetto che non è andato come previsto è stato quello della costruzione dei tre piedi. Non siamo riusciti a gestire bene i tempi e, alla fine, ci siamo affrettati, il che ha influito sulla qualità del lavoro. Nonostante questo, ho imparato come si costruisce un vero percorso Hebert e grazie a questa impresa sono riuscito a completare anche la prima prova per la mia specialità di Atleta. È stata un’esperienza formativa, sia dal punto di vista pratico che personale.
Paul : Sono molto soddisfatto del risultato dell’impresa, soprattutto grazie alla buona progettazione iniziale che ha permesso di lavorare in modo ordinato ed efficace. Ho partecipato attivamente, suddividendo i ruoli e contribuendo con impegno in ogni fase del progetto. Mi sono occupato personalmente della progettazione del percorso Hebert, ho guidato la sua realizzazione fino alla dimostrazione finale e durante la prova ho tenuto il tempo del percorso e registrato il numero di penalità. È stata un’esperienza divertente e molto formativa per me e per tutta la squadriglia.
FIESTA
Quando?! Dove?! Come?! Con chi?!
Per la nostra prima fiesta abbiamo scelto di essere sobri e semplici. Ci siamo riuniti in sede e abbiamo festeggiato insieme con un po’ di focaccia, in un clima tranquillo ma molto piacevole.
SECONDA IMPRESA
IDEAZIONE
Ecco, è il momento di IDEARE!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per mostrarci la mappa delle realizzazioni
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
A Progettare la scaletta per la mini fiera dello sport
B Riuscire a racchiudere divertimento e apprendimento
C Imparare a gestire più ragazzi contemporaneamente
D Studiare i vari tipi di alimentazione
LANCIO
Per il lancio della seconda impresa abbiamo ideato un’altra scenetta. Io (Paolo) impersonavo un esploratore, Francesco un atleta, mentre Giovanni e Paul interpretavano due ragazzi che non conoscevano affatto il mondo scout. Abbiamo creato una situazione divertente e coinvolgente, in cui tutti ci scambiavamo informazioni sulle nostre abitudini alimentari, mettendo a confronto stili di vita diversi.
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME
IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA
POSTO D’AZIONE
Giovanni
Studio e progettazione
Maestro dei giochi
Paolo
Studio e presentazione
Atleta
Francesco
Realizzaione e spiegazione
Atleta
Paul
Studio e progettazione
Disegnatore
ESPERTI ESTERNI:
NOME
COMPETENZA
CONTATTI
CHI LO CONTATTA
Luca Puzziferri
Organizzazione
Staff di Reparto
capo sq.
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO
A COSA SERVE
CHI C’E’ L’HA
COSTO
Martello
Costruzione
Magazzino
–
Paletti
Gioco del paletto
Magazzino
–
Sacchi
Corsa con i sacchi
Magazzino
–
Palloni
Gioco del paletto
Magazzino
–
Nastro di segnalazione
Delimitazione dellle aree di gioco
Magazzino
–
REALIZZAZIONE
Il 24 maggio abbiamo realizzato la seconda impresa creando una giornata all’insegna dello sport, studiando ed esponendo l’argomento sull’ alimentazione che uno sportivo e un esploratore al campo devono seguire e l’alimentazione sana che un individuo dovrebbe rispettare, considerando il fabbisogno energetico; dopo la parte teorica c’è stato un momento ludico fatto da giochi già esistenti, ma adattati al tema della specialità e abbiamo realizzato una caccia al tesoro dove bisognava trovare il posto disignato da un indovinello e mandare una foto all’ arrivo per avere più punti a fine classifica.
Spiegazione dell’ importanza di una sana alimentazione
Gioco del paletto
Indovinello per la cacccia al tesoro
Foto nel lugo degli indovinelli
Impresa è LASCIARE IL SEGNO!
Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per raccontare quello che avete realizzato
A chi destiniamo la nostra impresa?
La seconda impresa è stata destinata al nostro reparto e ai lupetti del nostro gruppo; con questi ultimi non condividiamo molto tempo, per questo è stato bello ed entusiasmante vederli tra noi e sentirci parte di uno stesso gruppo. Abbiamo voluto trasmettere al reparto e ai lupetti, attraverso il gioco ed anche un pò di teoria, la bellezza dello sport vissuto in modo sano, come momento di crescita.
Avete già scoperto o scoprirete quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, che magari possa porta un miglioramento nella realtà in cui siete o collaborare con altri gruppi e associazioni. A chi potrebbero essere utili le competenze acquisite?
VERIFICA
Impresa è CRESCERE!
Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa
Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?
Giovanni : Sono molto soddisfatto del risultato dell’impresa, in particolare per la buona progettazione iniziale che ha permesso di lavorare con ordine ed efficienza. Ho avuto un atteggiamento responsabile, suddividendo i ruoli in modo equilibrato e assicurandomi che tutti seguissero il progetto. Mi sono impegnato seriamente, assumendomi le mie responsabilità e contribuendo in modo attivo. Ho progettato personalmente il percorso Hebert e ho guidato la sua realizzazione fino alla dimostrazione finale. È stata un’esperienza divertente, ma soprattutto molto formativa per me e per tutta la squadriglia.
Paolo : Per il mio posto d’azione credo di aver dato il massimo, cercando di trasmettere al reparto tutto ciò che avevo imparato. Durante l’impresa ho mantenuto un atteggiamento serio ma anche giocoso, e penso di aver svolto al meglio il mio compito. Oltre a questo, mi sono impegnato anche nella preparazione dell’attività. L’unico aspetto che non sono riuscito a gestire al meglio è stata la scaletta, che purtroppo abbiamo dovuto cambiare all’ultimo minuto per motivi imprevisti. Anche se non ho portato a termine nessuna specialità, questa esperienza mi ha insegnato molto, soprattutto su come affrontare situazioni in cui si è costretti a modificare i propri piani all’improvviso.
Francesco :Nel mio posto d’azione mi sono comportato bene, anche se so che avrei potuto fare di meglio. Ho mantenuto un atteggiamento serio, ma allo stesso tempo scherzoso quando era il momento giusto. Ho svolto il mio compito al meglio, nonostante qualche piccolo inconveniente. Mi sono impegnato a studiare, perché ritengo importante conoscere l’importanza di una sana alimentazione, e ho cercato anche di proporre idee utili al gruppo. Non sono riuscito a garantire sempre la mia presenza, a causa degli impegni scolastici. Tuttavia, ho imparato come si ottiene una specialità di squadriglia, e questo è stato per me un traguardo importante.
Paul : Durante le due imprese ho mantenuto un comportamento positivo, svolgendo ciò che mi era stato assegnato con impegno. Nella prima impresa ho lavorato bene, mentre nella seconda avrei potuto dare qualcosa in più, soprattutto nella realizzazione del cartellone, dove ho peccato un po’ di pigrizia. Anche se non ho ottenuto specialità o brevetti, sono riuscito a superare una mia difficoltà personale: l’ansia nel parlare in pubblico. Questo per me è stato un grande passo avanti. In tutto il percorso, il mio impegno principale è stato dedicato allo studio, cercando di conciliare al meglio i vari impegni.
FIESTA
Quando?! Dove?! Come?! Con chi?!
Per la nostra ultima fiesta abbiamo organizzato una serata a tema campeggio all’aperto. Abbiamo montato la tenda, acceso un piccolo falò simbolico e condiviso panini e marshmallow. Ognuno aveva una torcia e ci siamo raccontati storie sotto le stelle. L’atmosfera era semplice ma magica, e ci siamo davvero divertiti. È stato un bel momento per rafforzare il legame di squadriglia.
MISSIONE
In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
Quali obiettivi prevede?
Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni, ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).
Per la missione legata alla nostra specialità di squadriglia Olimpia, i capi ci hanno fatto vivere due momenti molto intensi e diversi tra loro. Il primo è stato un servizio pratico per la comunità: ci è stato chiesto di smontare una struttura fatta con paletti, che era stata usata per un torneo di scacchi nel nostro paese. Sembrava semplice, ma non lo è stato per niente! In quattro abbiamo dovuto trasportare circa 15 paletti per oltre 2 chilometri. È stata una vera sfida: non bastava solo la forza, dovevamo organizzarci bene, trovare un modo intelligente per dividere il peso, aiutarci a vicenda e non mollare. Alla fine ce l’abbiamo fatta, ed è stato bello sapere che stavamo facendo qualcosa di utile per gli altri. La domenica mattina, invece, siamo andati al Parco dei Briganti e lì ci siamo messi alla prova con un percorso avventura. Anche quello è stato tosto: salti, arrampicate, equilibrio… tutto pensato per metterci alla prova sulla forza fisica, la coordinazione e soprattutto sullo spirito di squadra. È stata un’esperienza carica di adrenalina, in cui abbiamo superato ostacoli insieme, ci siamo spronati l’un l’altro e abbiamo vissuto davvero lo spirito di Olimpia, mettendoci in gioco al 100%.