Guidoncini Verdi Piemonte

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    PRESENTAZIONE

    Ecco la nostra squadriglia

    CIAO SONO IL CAPO SQ

    CIAO SONO IL VICE SQ

    CIAO SONO LO SQUADRIGLIERE

    La nostra capo squadriglia, Angelica, è una ragazza solare e allegra, sempre pronta a portare il buonumore nella sq . Nonostante a volte possa risultare un po’ sbadata, si distingue per il suo entusiasmo e la sua partecipazione attiva. Ha già conseguito le specialità di Maestro dei Nodi, Fotografo e Musico, e attualmente sta lavorando per ottenere quelle di Cuoco, Hebertismo e Infermiere, oltre a impegnarsi nel conseguimento del brevetto di Pronto Soccorso.

    La nostra vice capo squadriglia, Giulia, è una ragazza simpatica e vivace, che porta energia e dinamismo al gruppo. Sebbene a volte dimostri di avere poca pazienza, si impegna con determinazione nelle attività della squadriglia. Ha già conseguito le specialità di Campeggiatore, Maestro dei Nodi e Fotografo, e attualmente sta lavorando per ottenere quelle di Pompiere, Cuoco e Infermiere, oltre al brevetto di Trapper

    Chiara è una ragazza determinata e costante, che affronta con impegno e serietà ogni attività a cui si dedica. Ha già conseguito la specialità di Campeggiatore e attualmente sta lavorando per ottenere quelle di Pompiere e Maestro dei Nodi.

    Maria Rita è una ragazza molto timida, ma una volta acquisita confidenza si rivela allegra, simpatica e piena di entusiasmo. Attualmente sta lavorando per ottenere la specialità di Campeggiatore.

    Sophia è una ragazza molto allegra e sempre animata da grande entusiasmo. È particolarmente sensibile e attenta agli altri. Attualmente sta lavorando per ottenere le specialità di Campeggiatore e Maestro dei Nodi.

    Alice è una ragazza intraprendente, sempre pronta ad aiutare gli altri e a rendersi utile in ogni occasione. Ha già conseguito la specialità di Disegnatore e attualmente sta lavorando per ottenere quelle di Campeggiatore e Cuoco.

    Sara è una ragazza molto solare e divertente, che cerca sempre di dare il meglio di sé in ogni situazione. Attualmente sta lavorando per ottenere la specialità di Pompiere.

    Rachele è una ragazza disponibilee attenta alle esigenze degli altri; se qualcuno ha bisogno, è sempre pronta a offrire il suo aiuto con gentilezza e spirito di servizio. Attualmente sta lavorando con impegno per ottenere la specialità di Pompiere e ha già conquistato con successo quella di Campeggiatore.

    Ilaria è una ragazza solare e sempre allegra, capace di trasmettere entusiasmo al gruppo. Possiede spiccate doti artistiche, che esprime con creatività e originalità in molte attività.

    PRIMA IMPRESA

    La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • A Renderci più unite essendo una sq nuova
    • B Impegnarci a seguire un obbiettivo e concretizzarlo
    • C Aiutare le prime tappe a scoprire nuove cose

    PROGETTAZIONE

    Abbiamo deciso di realizzare un giornalino dedicato ai nodi e alle legature, un tema fondamentale per le nostre attività scout. L’idea è nata da una proposta condivisa e sviluppata collettivamente all’interno della squadriglia. Per portare avanti il progetto, ci siamo incontrate con cadenza settimanale: durante questi incontri abbiamo discusso, definito le linee guida e organizzato la struttura del lavoro.

    Una volta concordata l’impostazione generale, ci siamo suddivise in coppie, e ciascuna ha contribuito alla realizzazione dei contenuti utilizzando un’applicazione dedicata. Ogni coppia ha curato una parte specifica del giornalino, assicurandosi che testo e immagini fossero chiari e coerenti con gli obiettivi didattici del progetto.

    Nel giornalino abbiamo trattato i seguenti nodi e legature: nodo semplice, nodo piano, nodo a otto, nodo inglese, nodo a cappio, parlato, legatura quadra e tripode. Per ciascuno di essi abbiamo fornito una breve descrizione del loro utilizzo pratico, accompagnata da un’immagine esplicativa, con l’intento di facilitare la comprensione anche per chi si approccia a questi temi per la prima volta

    Come fase conclusiva del progetto, abbiamo stampato e plastificato una copia del giornalino per ogni squadriglia, affinché potesse essere utilizzato durante il campo o in qualsiasi altra occasione in cui si rendesse necessario

    SECONDA IMPRESA

    Come seconda impresa, abbiamo organizzato un gioco a quiz pensato per coinvolgere ogni squadriglia in modo dinamico e divertente. Il meccanismo era semplice ma stimolante: a turno, ogni squadriglia si spostava tra le varie postazioni dove, entro un limite di 10 secondi, doveva rispondere a una serie di domande. La squadriglia che riusciva a rispondere correttamente al maggior numero di quesiti si aggiudicava un pacco di caramelle, mentre alle altre veniva comunque offerto qualche dolcetto come riconoscimento della partecipazione.

    Noi eravamo suddivise in coppie: ciascuna coppia aveva il compito di gestire una postazione e preparare circa sette domande da sottoporre alle squadriglie. Nonostante ci siamo incontrate poche volte per prepararci a questa attività, la riuscita dell’impresa è stata resa possibile grazie all’impegno e alla collaborazione immediata e concreta di tutte. Ogni componente del gruppo ha dato il proprio contributo con entusiasmo e senso di responsabilità, permettendoci di organizzare un gioco ben strutturato e apprezzato da tutti i partecipanti

    MISSIONE

    I capi hanno deciso di inviarci in missione a Buttigliera Alta, presso una base situata all’interno del parco “Rosa Lussemburgo” del Feriera. La partenza è avvenuta dalla piazza della Chiesa di Sant’Ambrogio alle ore 11 del mattino. Arrivate sul posto intorno all’una e mezza, abbiamo subito iniziato a preparare il pranzo. Successivamente, ci siamo trasferite in un campo adiacente, dove abbiamo montato la tenda. Dopo un momento di svago e divertimento, ci siamo concentrate sull’attività principale della nostra missione: realizzare tre varianti innovative e artistiche dell’alzabandiera, in linea con la nostra specialità di campismo
    La serata è trascorsa in tenda, dove abbiamo condiviso risate e conversazioni fino all’ora di cena, per poi prepararci al riposo notturno. Il giorno seguente, ci siamo svegliate presto e, dopo una colazione veloce, ci siamo occupate di smontare la tenda e preparare il materiale per la partenza. Alle 12 circa, abbiamo iniziato il cammino verso la nostra destinazione successiva, arrivando ad Avigliana poco prima dell’una e 45 per una breve pausa pranzo. Abbiamo proseguito la nostra camminata e, intorno alle 14:20, siamo arrivate nuovamente in piazza della Chiesa, dove abbiamo salutato i capi, mostrando loro i modellini degli alzabandiera realizzati.

    3 Marzo 2025
    Pagina unica
  • Falchi

    Ciao! Questa è la vostra pagina in cui potete raccontare tutto il percorso che vi porterà alla specialità di squadriglia. Rendere questa pagina più bella è molto facile! Potete per esempio aggiungere un’immagine di copertina e di profilo, per farlo seguite le istruzioni a questo link.

    TUTTA LA PARTE SOTTOSTANTE È COMPLETAMENTE MODIFICABILE IN BASE ALLA VOSTRA FANTASIA E ALLE VOSTRE ESIGENZE!

    I blocchi grigi come questo contengono i nostri consigli. Quando avete finito di personalizzare la pagina, potete facilmente cancellarli. In ogni caso, vengono nascosti e non sono visibili sul sito.

    PRESENTAZIONE

    Ecco la nostra squadriglia:

    • Capo squadriglia- Francesco
    • Vice- Enrico
    • Matteo
    • Jason
    • Andrea
    • Stefano
    • Luca
    • Filippo

    PRIMA IMPRESA

    IDEAZIONE

    Ecco, è il momento di IDEARE!

    Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per mostrarci la mappa delle realizzazioni

    Una delle prime idee realistiche che ci sono venute in mente è stata quella di prendere un giorno e andare in bici fino ai laghi di Avigliana, abbastanza distanti da dove saremmo partiti. Questa idea è stata proposta da un terzo anno in quanto adora andare in bici e voleva perciò insegnarci alcune cose.

    La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • Divertirsi, che è sempre la priorità
    • Rendere il nostro gruppo più unito in vista del campo, soprattutto integrando i primi anni che al momento sono un po’ in disparte
    • Imparare il funzionamento di base delle bici e come aggiustare le cose più elementari tramite un rapido corso di Jason, cosa che tornerà sicuramente utile nella vita
    • Diventare più sportivi, la base della nostra sq!

    LANCIO

    questa e una foto di Francesco bello carico per questa impresa scattata da Jason prima della partenza

    Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete

    PROGETTAZIONE

    MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:

    NOMEIMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESAPOSTO D’AZIONE
    Francescoorganizzare i tempi/
    Enrico//
    Matteofarci da guidaitinerario
    Jasonfarci la spiegazione sulle basi dell’andare in biciistruttore
    Andreadarci la carica, perchè lui è sempre carico/
    Stefano, Luca, FilippoImparare più cose possibili e a conoscere gli altri membri della sq/

    MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI

    OGGETTOA COSA SERVECHI C’E’ L’HACOSTO
    le bicia muoversiognuno ne ha una sua/
    kit per aggiustare le bicirisolvere eventuali emergenzeJason/
    il telefonoin caso succeda qualcosa torna sempre utileFrancesco/
    le borraccea dissetarci date le poche fontane che avremmo trovatoognuno una/

    REALIZZAZIONE

    questi siamo noi a destinazione, stanchi e distrutti durante la breve pausa che abbiamo fatto la

    VERIFICA

    Impresa è CRESCERE!

    Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa

    • Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
    • Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
    • Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
    • Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
    • Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?

    La verifica l’abbiamo fatta mentre tornavamo dai laghi, una volta arrivati vicino alla destinazione, e la conclusione comune è stata che era stato interessante e divertente, seppur ci sarebbe piaciuto poterci riposare di più una volta arrivati ai laghi mentre invece abbiamo potuto solo scattare una foto a ripartire in quanto eravamo molto stretti con i tempi. Un’altra problematica è stata che alcuni dei primi anni erano molto stanchi verso meta del ritorno e questo comportava molte soste per permettere loro di riposarsi.

    SECONDA IMPRESA

    Per la seconda impresa abbiamo deciso di fare un torneo di padel tra di noi, sia per scoprire lo sport, sotto idea di Filippo, sia per divertirci insieme.

    Ecco, è il momento di IDEARE!

    Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per mostrarci la mappa delle realizzazioni

    La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • Divertirsi, che è sempre la cosa più importante, soprattutto visto che l’avremmo fatta dopo il campo dove avevamo avuto dei dissidi
    • Imparare a conoscere un nuovo sport; il padel
    • rivederci per consolidare il nostro rapporto dopo il campo
    • Una nostra prima tappa, Filippo, è un gran esperto del gioco, e ha perciò voluto insegnarci a giocarlo, condividendo una sua passione con noi e aprendosi al gruppo

    LANCIO

    Questo è Andrea, foto scattata da Matteo, che si apprestava a segnare i punteggi della partita che stav per iniziare, la prima del torneo

    Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete

    PROGETTAZIONE

    MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:

    NOMEIMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESAPOSTO D’AZIONE
    Francescoprenotare e informarsi dei costi del campoorganizzatore
    Matteoorganizzare i tempi del gioco, per dividerci quell’ora e mezza a nostra disposizione equamentelogista
    Filippoinsegnarci a giocare e le regoleistruttore
    AndreaHa gestito le finanze sotto la giurisdizione di Enricotesoriere

    ESPERTI ESTERNI:

    NOMECOMPETENZACONTATTICHI LO CONTATTA
    il cosiddetto “Calle”gestore del campomadre di FrancescoFrancesco

    MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI

    OGGETTOA COSA SERVECHI C’E’ L’HACOSTO
    Racchette da padelstrumento di giocoCallecomprese nel prezzo
    Palline da padelstrumento di giocoCallecomprese nel prezzo

    SPESE

    COSACHIQUANTO
    affitto campo, racchette e pallineCassa di squadriglia30€

    REALIZZAZIONE

    Filippo bello carico

    Andrea, Matteo e Filippo

    Panoramica del campo con Francesco

    Francesco, Matteo e Andrea

    Impresa è LASCIARE IL SEGNO!

    Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per raccontare quello che avete realizzato

    VERIFICA

    Impresa è CRESCERE!

    Ecco alcune domande che vi potrebbero guidare nella verifica dell’impresa

    • Come mi sono comportato nel mio posto d’azione? • Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa?
    • Sono stato propositivo? • Ho svolto al meglio il mio compito?
    • Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? • Cosa non ho svolto al meglio? Perché?
    • Cosa ho imparato? • Ho conquistato Specialità e/o il Brevetto?
    • Quale impegno del mio sentiero sono riuscito a portare a termine?

    In questa seconda impresa, a differenza della prima, è andato tutto per il meglio. L’organizzazione è stata efficace e funzionale, durante la spiegazione di Filippo abbiamo tutti capito le regole, e quando qualcuno commetteva un errore Filippo non lo rimproverava ma gli spiegava perché quella cosa era contro il regolamento. Alla fine Matteo e Andrea hanno vinto il torneo ma anche gli altri si sono divertiti. Ognuno ha svolto al meglio il suo compito.

    MISSIONE

    • In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
    • Quali obiettivi prevede?
    • Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
    • Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le
      difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni,
      ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di
      realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).

    La missione affidataci dai nostri capi consisteva nel andare in un maneggio e avere una lezione sui cavalli per poi provare a salirci sopra

    Gli obbiettivi di questa missione erano di:

    • vivere da vicino e scoprire curiosità su queste stupende creature
    • conoscere altri tipi di attività sportive oltre quelle che sono comunemente chiamate tali (come gli sport di squadra o l’atletica)
    • ottenere delle competenze sui cavalli

    La missione che ci è stata affidata era completamente inaspettata, quando abbiamo scoperto cos’avremmo dovuto fare siamo stati piacevolmente sorpresi e abbiamo affrontata col sorriso e interesse reale. A guidarci è stata una conoscente del nostro reparto che ci ha anche fatto cavalcare un cavallo in tondo uno alla volta

    Questi siamo tutti noi (a parte matteo e stefano)

    Questo è Francesco a cavallo

    3 Marzo 2025
    Pagina unica
  • INTERNAZIONALE, Manguste S.Ambrogio 1

    PRESENTAZIONE

    Siamo la Squadriglia Manguste del gruppo Sant’Ambrogio 1, parte della Zona Valsusa.
    Quest’anno abbiamo scelto di lavorare sulla specialità di internazionale, spinte dalla voglia di capire come lo scoutismo viene vissuto in altre parti del mondo e di proporre nuove attività al reparto.

    Siamo una squadriglia unita, curiosa e piena di entusiasmo. Amiamo divertirci e non ci tiriamo mai indietro davanti alle sfide: ci mettiamo sempre in gioco con impegno, ma anche un po’ competitività.

    La nostra squadriglia è formata da sette ragazze, ognuna con il proprio carattere e la propria forza, ma tutte unite dallo spirito scout e dalla voglia di vivere avventure insieme.

    Marti (capo squadriglia) – Ultimo anno
    Intraprendente e solare, Marti guida la squadriglia con entusiasmo. Anche se a volte è un po’ disorganizzata, riesce sempre a far quadrare tutto. È una motivatrice: spinge a dare il massimo e puntare in alto per vincere (anche se ricordiamo sempre che l’importante è partecipare!).

    Marti (vice capo) – Quarto anno
    Sì, abbiamo due Martine! La nostra vice è una vera forza nei tornei e nelle attività competitive. Lavora con la sua omonima, dando sempre una mano indispensabile. Ama mettersi in gioco e ci aiuta a superare i nostri limiti.

    Futu – Ultimo anno
    Anche se è entrata nel mondo scout solo quest’anno, Futu ha subito dimostrato entusiasmo. Partecipa con energia a ogni attività, dimostrando voglia di imparare e di vivere pienamente l’esperienza scout.

    Emma – Terzo anno
    Solare, simpatica e super disponibile, Emma è un mix di allegria… e competitività! Ama le sfide e sa sempre come coinvolgere il resto della squadriglia con il suo entusiasmo contagioso.

    Giu – Secondo anno
    Amica fidata di Emma, insieme sono una coppia imbattibile nei giochi. Giu è determinata e non si tira mai indietro: per lei ogni attività è una sfida da affrontare con grinta.

    Franci – Primo anno
    Fin dal primo giorno ha dimostrato maturità. È creativa, piena di idee e riesce sempre a far sorridere tutte. Nonostante sia al primo anno, è già un pilastro importantissimo della squadriglia. Siamo sicure che in questi anni crescerà molto positivamente.

    Clara – Primo anno
    All’inizio era timida e parlava poco, ma piano piano ha iniziato ad aprirsi. Ora partecipa attivamente e con entusiasmo, condividendo idee originali e sempre preziose. Sta crescendo tantissimo e noi siamo fiere di lei!

    La nostra Squadriglia con queste imprese vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • Confrontarsi con realtà diverse
    • Conoscere scoutismo in altri Paesi
    • Stabilire dei contatti con scout all’estero
    • Conoscere delle culture in più aspetti

    PRIMA IMPRESA

    Alla ricerca di scout nel mondo

    Per iniziare la nostra avventura nella specialità internazionale, ci siamo date un obiettivo chiaro: metterci in contatto con altri gruppi scout fuori dall’Italia, per scoprire come vivono loro lo scoutismo e come organizzano il loro anno scout.

    Abbiamo iniziato chiedendo in giro: ai nostri capi, al clan (che qualche tempo fa è stato in Albania), a genitori, parenti e amici. Alcune di noi hanno origini rumene o albanesi, quindi speravamo che questo potesse aiutarci a trovare qualche contatto.

    All’inizio però è stato più difficile del previsto. Non ricevevamo molte risposte e quando arrivavano, spesso le persone non erano disponibili o non avevano voglia di parlare con noi. Ci siamo un po’ scoraggiate, ma rinunciare non fa proprio parte del nostro spirito da Manguste, quindi abbiamo continuato a cercare.

    Abbiamo provato a scrivere direttamente a gruppi scout esteri su Instagram, e con nostra grande sorpresa qualcuno ci ha risposto! Siamo riuscite a entrare in contatto con due scout: uno dal Marocco e uno dalla Romania. Purtroppo lo scout marocchino ha smesso di risponderci dopo poco, ma con Vlad Dragu, uno scout rumeno del centro locale “Lotus” di Tulcea, abbiamo portato avanti una bella chiacchierata per diversi mesi.

    Vlad è stato molto gentile e ha risposto a 13 domande che avevamo preparato per capire meglio come funziona lo scoutismo in Romania. Anche noi gli abbiamo raccontato com’è la nostra esperienza qui in Italia, così sia noi che lui abbiamo scoperto cose nuove e abbiamo tratto qualcosa di bello da questa conversazione.

    Alla fine abbiamo raccolto tutte le domande e risposte in un documento su Canva, traducendo tutto dall’inglese, che era la lingua con cui parlavamo. Questo documento lo abbiamo poi mostrato al nostro reparto durante la seconda impresa, così anche gli altri hanno potuto conoscere e apprezzare questa bella esperienza di scambio e amicizia internazionale.

    REALIZZAZIONE

    SECONDA IMPRESA

    Un pranzo intorno al mondo!

    Come seconda impresa, abbiamo deciso di organizzare un pranzo culturale. Abbiamo scelto di rappresentare tre culture: rumena e albanese, che conoscevamo già un po’ grazie alle origini di alcune di noi, e marocchina, per avvicinarci a una realtà nuova e poco conosciuta.

    Questo pranzo è stato parte di un’uscita di reparto, e ci siamo organizzate in tre stand, ognuno dedicato a una cultura. Ogni stand proponeva piatti tipici e attività a tema. Ecco com’è andata:

    🇷🇴Romania

    • Piatto salato: uova con paté di anatra
    • Dolce: “Plăcinte poale-n brâu”, una torta tradizionale
    • Attività: un gioco del fazzoletto in cui le squadriglie si sfidavano a indovinare il significato di alcune parole in rumeno

    🇦🇱Albania

    • Piatto salato: burek
    • Dolce: trileçe, un dolce a base di latte
    • Attività: abbiamo insegnato alcuni balli tradizionali albanesi, come la Valle Kosovara

    🇲🇦Marocco

    • Piatto salato: Maakouda (polpette di patate)
    • Dolce: Msemen con miele, accompagnato da tè alla menta
    • Attività: tatuaggi con l’henné, molto apprezzati!

    Durante il pranzo, abbiamo anche distribuito un quiz con domande sulle tre culture, con curiosità su geografia, capitali, lingue e tradizioni. Un modo divertente per imparare anche mentre si mangiava!

    Per quanto riguarda la cucina, ci siamo divise in anticipo i piatti da preparare e le quantità da portare, tranne per il Maakouda, che abbiamo cucinato insieme la mattina dell’uscita. Anche se in cucina c’è stato un po’ di confusione, abbiamo ripulito tutto, mangiato tantissimo e, ovviamente, ci siamo divertite un sacco.

    Siamo state fierissime di questa impresa: è stata accolta con entusiasmo e in molti si sono complimentati per l’idea. Un’esperienza che ci ha unite ancora di più… e lasciato un bellissimo ricordo (e qualche ricetta da rifare).

    REALIZZAZIONE

    A chi destiniamo le nostre imprese?

    Per primo la dedichiamo a noi, perché ci siamo impegnate molto e tutto è stato ripagato dall’entusiasmo del reparto e di chi ci circonda. Poi al nostro reparto e ai nostri capi perché uno dei nostri obiettivi principali è quello di portare nuove attività al gruppo e far scoprire nuove cose. Infine a tutti gli scout, perché grazie a questa specialità abbiamo compreso che i valori e la bellezza dello scoutismo sono validi in tutto il mondo nonostante le diverse culture e tradizioni che abbiamo amato esplorare.

    VERIFICA

    Come abbiamo già detto, siamo molto fiere di noi perché le imprese sono andate proprio come volevamo. Abbiamo rispettato tutti i tempi, non ci sono stati particolari difficoltà a parte nel trovare i contatti degli scout all’estero. Tutte abbiamo partecipato attivamente rispettando i nostri ruoli, abbiamo dovuto cambiare il piano solo nella seconda impresa che invece di essere una cena, come previsto, è stato un pranzo, però questo non ci ha causato problemi. Abbiamo riflettuto e imparato tanto da questa esperienza e pensiamo che questi insegnamenti ci saranno utili per tutta la vita.

    MISSIONE

    ROBERTO TRAVAN

    Durante un incontro speciale, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la storia di Roberto Travan, un reporter di guerra, giornalista e fotografo che da anni racconta ció che succede nei paesi colpiti dai conflitti. Ha viaggiato in Ucraina, Armenia, Azerbaigian, nella Repubblica centrafricana e in molti altri posti.
    La sua passione per il giornalismo é nata attraverso lo scoutismo, quando era nel gruppo Torino 41, grazie ad un brevetto conquistato durante gli anni in reparto.

    SLAVA UKRAINI

    All’ inizio dell’incontro ci ha mostrato un video con foto raccolte nel suo reportage SLAVA UKRAINI, scattate da lui e altri fotografi tra il 2014 e il 2022. C’erano solo immagini e una musica malinconica in sottofondo, ma quelle foto dicevano piú di mille parole: occhi pieni di paura, città distrutte, famiglie in fuga… Poi ha iniziato a parlarci di sé e del suo lavoro, ci ha raccontato che segue la guerra in Ucraina dal 2014 circa, e in questi anni ha visto sofferenze difficili da scordare: bambini, mamme, anziani costretti a lasciare casa.

    Questa è una frase che ci è rimasta impressa:
    “IN GUERRA, L’UMANITÁ SI VEDE PER DAVVERO. É LA SOPFERENZA A METTERE A NUDO.”

    “PERCHÈ RESTARE QUI?”
    Spesso pensiamo che le guerre siano lontane, che non ci riguardino. Viviamo in un Paese dove si sta bene, e a volte ci limitiamo a dire “non é un problema nostro”. Invece, come ci ha fatto capire Roberto Travan, puó essere piú vicina di quanto pensiamo.
    Nei primi anni del conflitto, a Kiev, la gente viveva normarmente, ma bastava spostarsi di 800km per trovare cittá distrutte.
    Lui era lì quando nel 2022 i russi hanno invaso Kiev o nel Donbass, alle 5.00 del mattino quando é stato attaccato. Supermercati suvotati, mancanza di acqua, energia, gas…
    Spesso faceva una domanda “PERCHÈ RESTATE QUI?”…
    “É LA MIA TERRA, SONO NATO QUI, NON POSSO LASCIARE LA MIA FAMIGLIA”


    I TRAUMI CHE NON SI VEDONO
    Quando é tornato in Italia, un semplice allarme dei pompieri ad Almese, gli ha fatto venire in mente il suono delle allarmi durante i bombardamenti. UN RUMORE CHE NON SI DIMENTICA.

    In TV e sui giornali vediamo sempre numeri e dati:
    MORTI, FERITI, DISPERSI… Ma spesso non si parla di chi resta traumatizzato, di chi ha la MENTE DISTRUTTA DALLA GUERRA
    Questo dato ha un nome PTSD → POST TRAUMATIC STRESS DISORDER anche se in passato era conosciuto come “NEVROSI DA GUERRA” O “SHELL SHOCK’’
    Travan ci ha raccontato che, in un ospedale a Kiev, ha incontrato persone che non avevano ferite visibili, ma che erano ricoverate perché non riuscivano piú a dormire o a vivere normalmente a causa della paura.

    LE “GUERRE DIMENTICATE”
    Ci ha anche parlato della “GUERRA DEI 40 GIORNI” tra Armenia e Azerbaigian, combattuta nel 2020.
    Molte famiglie hanno vissuto nascoste nelle cantine e anche lì si creava un forte senso di comunitá, davvero indispensabile per sopravvivere.
    Anche se conosciuta come guerra inter-religiosa, non é vero: armeni e azeri hanno sempre vissuto in pace.
    Ha anche visitato la Repubblica centrafricana, dove c’é una grave crisi umanitaria. In un aeroporto con una sola pista che attraversa un campo profughi, gli aerei atterrano mettendo a rischio persone che vivono giá in dure condizioni.


    I RISCHI DEL SUO MESTIERE
    Una volta, in Tunisia, come turista, stava assistendo ad una protesta di pescatori che volevano partire per l’Italia. Era in macchina con due ragazzi del posto. Qualcuno telefonó a entrambi i ragazzi chiedendo di un giornalista italiano. I due negarono di averlo visto per proteggerlo.
    Il giorno dopo la polizia lo fermó e tutti i pescatori circondarono la macchina per proteggerlo. Un’altra volta, appena tornato in Italia dall’Ucraina, ricevette una chiamata da un collega americano;
    “Stai bene?” “Sei davvero tu?”. Lui confuso chiese spiegazioni e scopri che in Ucraina girava la falsa notizie che lui fosse stato ucciso da delle persone ubriache. UN MODO PER AVVISARLO: LE SUE INDAGINI DAVANO FASTIDIO.

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