🔸Mentre aspettiamo di terminare la prima impresa, ci siamo riuniti qualche settimana fa, il weekend del 9-10 marzo (tra l’altro quello del Thinking Day) per discutere sulla nostra seconda impresa.
🔸Avendo fatto anche questa volta la mappa delle realizzazioni, abbiamo convenuto tutti che la cosa migliore da fare fosse una bella uscita con pernottamento, solo tra di noi!
🔸Non sappiamo se le nuove conoscenze acquisite sul campismo e sull’orienteering ci saranno direttamente utili per la nostra gita, però confidiamo comunque di non perderci!
🔸Se ci viene posta la domanda “A chi è destinata la vostra impresa?” non ci viene in mente nessuno in particolare, questo perché forse in questa uscita cerchiamo più uno spazio da ritagliarci per noi come squ e soprattutto come gruppo di amici, per saldare i nostri rapporti e per farci due risate.
🔸Nuovamente ci siamo incontrati su meet per stabilire più precisamente i particolari dell’impresa. Ringraziamo Tommy per aver proposto il Lago di Thures come meta, camminata che lui aveva già fatto in parte in precendenza e che ci ha descritto come non troppo difficile e divertente. Stimiamo che quest’impresa dovrebbe venire a costare intorno e non oltre al centinaio di euro, calcolando il pasto per i due pranzi, la cena e la colazione, i mezzi di trasporto, l’ attrezzatura che ci potrebbe mancare e, infine, qualche risparmio per emergenza.
🔸Per decisione unanime i posti d’azione sono rimasti gli stessi e attualmente ogni pattuglia è impegnata nell’occuparsi del suo obiettivo: Matteo P. e Fra si stanno occupando di stampare la mappa del sentiero e di contattare vari rifugi a Bardonecchia per ulteriori informazioni sul clima su in montagna e su come raggiungere l’inizio del sentiero; Alessandro, Marci e Manu si stanno occupando di trovare i treni adatti, di preparare il menù, di fare la spesa e di trovare anche un weekend che vada bene a tutti, cosa che si sta rivelando alquanto complessa. Infine noi della pattuglia autofinanziamento stiamo cercando anche tramite amicizie in altri gruppi nuove parrocchie dove fare autofinanziamento.
🔸Come per la prima impresa, alla fine la parte più difficile si è rivelata essere proprio il trovare una data adatta a tutti. C’è anche da dire che il tempo non è stato dalla nostra parte: abbiamo dovuto rimandare due volte l’uscita causa maltempo e neve! L’idea iniziale era di farla il 13 maggio, ma contattando il rifugio Terzo Alpini (dove inizia il sentiero per il Lago Thures) abbiamo saputo che lassù ancora c’era la neve. Tra una cosa e l’altra abbiamo allungato un po’ troppo, arrivando così alla fine della scuola ed alla partenza per vacanze varie. In seguito a sondaggi fatti più volte per capire quando potessere essere il momento migliore (ovvero quello in cui c’è più gente) per fare l’uscita, abbiamo deciso di farlo la settimana prima della partenza per il campo, dato che tutti noi dovevamo essere già tornati dalle vacanze. Dovevamo essere in 5 a fare l’impresa ma all’ultimo 2 hanno negato la disponibilità, ritrovandoci a partire solo in 3 il 20 luglio: io, Ale e Matte C.
🔸Una volta giunti a Bardonecchia non abbiamo riscontrato alcun problema: l’autobus è passato in orario e in meno di dieci minuti eravamo alla frazione Pian del Colle, dalla quale partiva una salita lunga 4km fino al rifugio Terzo Alpini. Non ci aspettavamo una strada così lunga solo per raggiungere l’inizio del percorso, ma per nostra fortuna quando eravamo circa a metà un signore di passaggio si è offerto di caricarci sul pick-up e darci un passaggio fino al Rifugio.
Dal rifugio poi la strada è stata meno pesante ed avere l’ombra del bosco sopra di noi ci ha aiutato a sentire meno il caldo. La camminata in sé per sé non era troppo lunga, solo che oltre allo zaino ci alternavamo tra noi due più grandi la tenda, che complessivamente pesava 12kg. Arrivare finalmente al Lago di Thures è stato bellissimo e anche gratificante, anche se ci aspettavamo un lago un po’ più grande. Una volta montata la tenda sulle sponde del lago ci siamo dedicati all’attività che ci eravamo organizzati, ovvero la realizzazione di esche per il fuoco fatte con canapa e cera sciolta; era la seconda volta che le facevamo, quindi in circa 30 minuti ne abbiamo fatto una cinquantina. A differenza della prima impresa questa è stata un po’ più chill, forse perché eravamo stanchi dalla camminata, forse perché ormai l’intero anno e l’emozione per il campo si facevano sentire. La sera inoltre, prima di andare a dormire, abbiamo raccolto dei rami caduti da alcuni pini non distanti da lì ed abbiamo accesso un piccolo fuoco.
L’unica complicazione che abbiamo avuto è stata di notte, durante la quale abbiamo sentito un po’ freddo e perciò abbiamo deciso di metterci vicini in un unico scompartimento della tenda.
La mattina il risveglio è stato alquanto strano dato che eravamo circondati da pecore al pascolo, che però dopo poco se ne sono andate. Facendo tutto con molta calma, ci siamo preparati e abbiamo chiuso la tenda, cosicché all’incirca per le 9.30 eravamo pronti a scendere. Alle 12 circa eravamo arrivati giù a Pian del Colle, dove abbiamo preso il primo bus per Bardonecchia. Per pranzare una signora ci ha concesso di sederci nel suo giardino, dove abbiamo acceso il fornello e ci siamo cucinati dei cordon bleau. Subito dopo pranzo abbiamo fatto qualche altra esca, prima di prendere il treno per Torino alle 16.40.
VERIFICA
Durante la verifica finale e unica per entrambe le imprese, abbiamo concordato che alla fine gli obiettivi che ci eravamo preposti erano stati comunque, in un modo o nell’altro, raggiunti: a partire da una situazione in cui eravamo una squ formata praticamente a metà da primi anno siamo riusciti ad autofinanziarci due imprese piuttosto impegnative (sul piano economico, pratico ed organizzativo), oltre a portare a completamento tutte le attività che avevamo preparato e gli obiettivi ad esse collegate.
Per quanto riguarda alle difficoltà che abbiamo incontrato, le abbiamo divise in due gruppi: quelle che non dipendevano da noi e quelle nate da nostre disattenzioni e mancanze di cura. Nel primo gruppo ovviamento collochiamo la ripetuta posticipazione delle imprese o causa maltempo o per eccessive assenze, mentre del secondo fanno parte tutte le volte in cui non abbiamo rispettato le tempistiche che ci eravamo dati per i lavori di pattuglia.
Per le prossime volte quindi abbiamo capito 1.che nella fase di preparazione dell’impresa effettiva è meglio fare più cose all’inizio che ritrovarsi troppo alla fine 2.che il tempo è veramente imprevedibile, la soluzione di fare l’impresa pre campo è stata un successo ma non una sicurezza.
Quello che, appunto, ci impegneremo a fare in modo diverso è l’intera organizzazione delle imprese, perché oltre al maltempo e tutto ammettiamo che abbiamo peccato di disattenzione e anche di svogliataggine, ingiustificata poiché alla fine l’impresa è qualcosa che abbiamo deciso di fare noi.