Guidoncini Verdi Piemonte

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    Specialità:

    Campismo

    Gruppo Scout:

    Almese 1

    Puma

    PRESENTAZIONE

    Ecco la nostra squadriglia…

    Ed ecco i membri che la compongono…

    CIAO, IO SONO DAMIANO IL CAPO SQ

    CIAO, IO SONO VALENTINO IL VICE CAPO SQ

    CIAO, IO SONO MANUEL

    CIAO, IO SONO SAMUELE

    CIAO, IO SONO GIOELE

    Damiano: sono il capo sq, sono al mio quarto anno di reparto, sto lavorando nella tappa della responsabilità e quest anno ho deciso di conquistare i brevetti di pioniere e trappeur

    Valentino: sono il vice capo sq, sono al mio terzo anno di reparto, sto camminando sulla tappa della competenza e quest anno ho deciso di conquistare la specialità di hebertista

    Manuel: sono al mio terzo anno di reparto, sto camminando sulla tappa della competenza e quest anno ho deciso di conquistare le specialità di campeggiatore e di maestro dei nodi

    Samuele: sono al mio ultimo anno di reparto, sto camminando sulla tappa della responsabilità

    Gioele: sono al mio terzo anno di reparto e sto camminando sulla tappa della competenza

    PRIMA IMPRESA

    Come prima impresa di squadriglia abbiamo deciso di realizzare un erbario. Ci è sembrata un’idea utile per la vita di reparto e per le uscite di squadriglia, ma anche un bel modo per imparare qualcosa di nuovo sulle piante del nostro territorio. Volevamo fare qualcosa di concreto che potesse rimanere anche per il futuro.

    Il weekend del 25 gennaio ci siamo trovati in piazza ad Almese nel primo pomeriggio, e da lì ci siamo incamminati lungo il sentiero che porta alla Goja del Pis. Durante il percorso abbiamo fatto diverse foto alle piante che incontravamo, sapendo già che ci sarebbero servite per creare il nostro erbario.

    Le foto però non le abbiamo scattate a caso! Qualche giorno prima, infatti, abbiamo incontrato Paola, una signora molto gentile che si è offerta di farci una piccola lezione sulle erbe. Ci ha mostrato alcuni esempi di erbari già realizzati, ci ha spiegato passo passo come crearne uno e ci ha raccontato quali piante ed erbe si possono trovare nei nostri boschi. In più, ci ha anche spiegato come si possono usare queste erbe, sia in cucina che in altri modi.

    Ecco alcune delle piante che ci ha fatto conoscere e i loro possibili utilizzi:

    • Ortica → si può usare per fare il pesto, le frittate o altri piatti.
    • Silene → i fiori scoppiettano se li si tocca; con questa pianta si possono fare impacchi e tisane.
    • Menta → ottima per infusi, tisane e anche profumi.
    • Piantaggine → si può mangiare, ad esempio nelle insalate.
    • Cicoria → pianta commestibile, perfetta anche cotta.
    • Polmonaria → con l’alcol si può ottenere un detersivo naturale (dopo circa 3 settimane di riposo), oppure si può preparare un decotto.
    • Iperico → messo a macerare nell’olio serve per curare bruciature o arrossamenti; con pestello, acqua e olio si può ottenere anche una tintura naturale.
    • Cirmolo → dalle sue pigne e dalla linfa si possono ricavare sostanze utili per curare piccole ferite.
    • Galla della quercia → da qui si può ottenere una tintura nera.
    • Fiori di tiglio → usati per preparare ottime tisane.
    • Timo, rosmarino, salvia → ottime erbe aromatiche; ad esempio con la salvia si può preparare il pesto oppure un sapone naturale.

    Qua metteremo un po’ di foto che abbiamo fatto

    Dopo la nostra passeggiata lungo i sentieri di Almese, essere arrivati alla Goja del Pis e aver fatto un bel bagno rinfrescante, ci siamo spostati alla Casa dell’Amicizia di Almese, dove si trova la nostra sede scout.

    Lì abbiamo cominciato a buttare giù le prime idee per il progetto dell’erbario: come organizzarci, quali piante inserire e come strutturare le schede.

    Dopo circa due settimane ci siamo rincontrati per realizzarlo concretamente, mettendo insieme il materiale raccolto e iniziando a costruire davvero il nostro erbario.

    SECONDA IMPRESA

    La nostra seconda impresa è stata divisa in due momenti diversi, perché ci piaceva l’idea di fare sia una camminata con pernotto in natura, costruendoci un riparo per dormire, sia quella di costruire un’altalena da lasciare al reparto.

    Parte 1: camminata e rifugio

    Per la prima parte ci siamo trovati il 12 aprile in piazza a Condove e da lì ci siamo incamminati lungo il Sentiero degli Ulivi. Dopo circa tre ore di cammino siamo arrivati ad una borgata alla fine del sentiero, dove avevamo deciso di fermarci per la notte.

    Il meteo non era dei migliori: era prevista pioggia, quindi, oltre a telone e cordini per costruire un riparo, ci siamo portati anche la tenda, così da essere sicuri di avere un posto asciutto dove dormire.

    Appena arrivati ha iniziato a piovere, quindi ci siamo messi subito all’opera per costruire un riparo. Una volta completato, abbiamo montato la tenda sotto il telone, così da restare il più possibile all’asciutto.

    Per cena abbiamo provato ad accendere un fuoco, ma sotto il riparo non c’era abbastanza spazio e la legna era quasi tutta bagnata, quindi abbiamo cucinato con il fornellino che ci eravamo portati per sicurezza.

    La serata l’abbiamo passata in tenda a giocare, ridere e raccontarci storie.

    La mattina dopo, molto presto, abbiamo sentito dei rumori fuori dalla tenda. Incuriositi, siamo usciti per capire cosa fosse… ed è stato allora che abbiamo visto un cerbiatto nel bosco! Un incontro davvero speciale.

    Dopo colazione abbiamo smontato il campo (tenda e riparo) e siamo tornati a piedi fino a Condove, dove ci aspettavano i nostri genitori per riportarci a casa.

    Parte 2: costruzione dell’altalena

    La seconda parte dell’impresa l’abbiamo realizzata durante un’attività di reparto, sabato 8 marzo.

    Qualche giorno prima, abbiamo incontrato Simone, un signore esperto di costruzioni, per chiedergli aiuto su come progettare un’altalena. Ci ha mostrato 4 o 5 idee diverse e ci ha spiegato come funzionavano. Dopo averle guardate tutte insieme, abbiamo scelto il progetto che ci sembrava più bello e interessante.

    Il giorno dell’attività, abbiamo presentato il progetto al reparto e poi ci siamo messi a costruirla tutti insieme.

    Per prima cosa abbiamo fatto due tripiedi usando pali robusti. Nella parte superiore li abbiamo collegati con due barotti orizzontali, ben legati con corde. A questi barotti abbiamo attaccato due corde verticali che servivano da supporto per la seduta.

    Più in basso, su ciascuna corda, abbiamo fatto un nodo scorsoio che teneva un mezzo barotto orizzontale. In questo modo l’altalena si poteva usare in due modi: da soli o in due insieme.

    È stato proprio questo dettaglio a farci scegliere quel progetto: ci piaceva l’idea che più persone potessero usarla, rendendola più divertente per tutti.

    Abbiamo poi anche deciso di replicarla al campo estivo

    MISSIONE

    Il giorno 10 maggio ci siamo ritrovati di prima mattina ad Avigliana, al Santuario della Madonna dei Laghi. Siccome sia noi che un’altra squadriglia, i Falki, eravamo in pochi, i capi hanno deciso di farci unire le forze e farci partire insieme verso i laghi di Avigliana.

    Lì ci aspettava Alessandro, soprannominato Bu, che ci ha guidati in una bella attività in canoa. Ci ha fornito tutto il necessario: giubbotti salvagente, pagaie e ci ha dato qualche dritta su come muoverci in acqua.
    Dopo l’attività, ci siamo tutti concessi un bel bagno nel lago!

    Finita questa prima parte, ci siamo separati dall’altra squadriglia per iniziare quella che era la missione vera e propria, dedicata solo alla nostra squadriglia.

    Siamo partiti da Avigliana e abbiamo camminato fino ad Almese, alla Casa dell’Amicizia, dove si trovano le nostre sedi. Lì abbiamo incontrato Diego, che ci ha guidati in un’attività davvero particolare: costruire un forno da campo.

    Per prima cosa ci ha fatto cercare il punto migliore per scavare il forno, cioè una parete abbastanza verticale dove fosse possibile creare un buco orizzontale.
    Trovato il posto giusto, abbiamo iniziato a scavare e a costruire la base.

    Diego ci ha poi spiegato quali pietre utilizzare, come isolare bene il forno per farlo funzionare meglio, e ci ha seguito passo passo nella realizzazione.
    Abbiamo coperto il tutto con fango e pietre, seguendo le sue indicazioni tecniche.

    Oltre al forno, Diego ci ha anche insegnato tante “scout tips” utili per il campismo: ad esempio come rafforzare un picchetto, come costruire picchetti di legno, e altri piccoli trucchi che ci potranno servire in uscita o in campo.

    Conclusa l’attività con Diego, ci siamo spostati al Calciotto di Villar Dora, dove abbiamo montato la tenda, cenato e poi siamo andati a dormire.

    La mattina dopo, dopo colazione, ci siamo rimessi in cammino verso Almese per andare a Messa.
    Dopo la celebrazione siamo tornati alla tenda, l’abbiamo smontata, e ci siamo diretti di nuovo ad Avigliana, dove ci siamo ritrovati con i capi e tutte le altre squadriglie che erano in missione lo stesso weekend.

    Lì ci siamo raccontati a vicenda le nostre missioni, abbiamo fatto merenda tutti insieme… e poi ognuno è tornato a casa, stanco ma contento per l’avventura vissuta.

    Ultimo aggiornamento:

    31 Agosto 2025

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