“Ciao, noi siamo la Squadriglia Bulldog.
Ciao, il mio nome è Federico. Sono il capo squadriglia dei Bulldog e quest’anno sto lavorando per la tappa della responsabilità.
Ciao, il mio nome è Riccardo. Sono il vice capo squadriglia dei Bulldog e quest’anno sto lavorando per la tappa della competenza.
Ciao, il mio nome è Andrea. Quest’anno faccio parte della squadriglia Bulldog e sto lavorando per la tappa della competenza.
Ciao, il mio nome è Pietro. Quest’anno faccio parte della squadriglia Bulldog e sto lavorando per la tappa della scoperta.
1ª impresa di squadriglia:
Abbiamo deciso di fare una riunione di squadriglia su Meet, durante la quale sono emerse diverse idee, ma quella che ci piaceva di più era creare dei mini angoli di squadriglia con il legno. Il tempo massimo che ci eravamo prefissati per realizzare l’impresa era tra i 2 e i 3 mesi. Avevamo pensato di farla in sede, quindi ci siamo messi subito all’opera per capire quali materiali servissero. Avevamo già gli attrezzi, forniti da Pietro, ma è sorto un problema: dovevamo comprare il legno e i chiodi, ma non avevamo soldi. Così abbiamo subito organizzato un autofinanziamento. Ci siamo ritrovati per le 8:30 per preparare tutto, poiché alle 9 iniziava la messa. Alla fine della messa, le persone sono venute a comprarci torte, muffin e biscotti fatti in casa che avevamo cucinato. È andata molto bene, abbiamo raccolto il necessario per costruire i modellini. L’unica cosa negativa è stata il tempo: pioveva tanto, quindi abbiamo dovuto stare sotto il tetto della chiesa. Successivamente, dopo il primo pezzo di autofinanziamento, alle 10 ci siamo spostati in macchina, grazie alla disponibilità del papà di Andrea, che ci ha portati al Brico per prendere i materiali necessari. Dopodiché, siamo andati alla chiesa di fianco alla sede, abbiamo salutato e ringraziato il padre di Andrea. Alle 11, uscendo, le persone hanno continuato a comprare e abbiamo quasi finito il cibo. Pioveva abbastanza forte, quindi siamo andati subito in sede per realizzare i modellini. Ci siamo impegnati, ma è andato tutto storto: i modellini non sono usciti bene e abbiamo deciso di cambiare, facendo dei cassetti. Sono venuti mediamente bene; si può dire che l’impresa è fallita, ma non abbiamo sprecato i materiali. Ora i cassetti li abbiamo messi nell’angolo di squadriglia con i nostri nomi e ci abbiamo messo i nostri oggetti, quindi alla fine sono risultati molto utili. Si può dire che è andata bene alla fine. Questa impresa la volevamo dedicare a tutte le squadriglie facendo loro un regalino, ma invece l’abbiamo dedicata a noi, realizzando dei cassetti utili per noi.
2ª impresa di squadriglia:
La seconda impresa l’abbiamo iniziata a realizzare assieme alla prima, ma le idee erano un po’ vaghe. Quindi, abbiamo organizzato un’altra riunione su Meet, durante la quale abbiamo deciso questa idea tutti insieme: realizzare un quadro che ci rappresenti, che rappresenti chi siamo e l’urlo della nostra squadriglia. A differenza della prima impresa, qui eravamo ancora più carichi: eravamo determinati a non fallire e sicuri di riuscire a farcela come ce la immaginavamo noi. Avevamo già i soldi dallo scorso autofinanziamento, quindi ci siamo messi all’opera, andando al Brico a prendere tutti i materiali, cioè i pennelli, la vernice e lo scotch. Abbiamo preso tutto e siamo subito tornati in sede. Fortunatamente, il tempo era ideale: c’era il sole e si stava molto bene. Avevamo già tutte le idee chiare e ci siamo messi all’opera. Abbiamo messo lo scotch e abbiamo iniziato a colorare i bordi con il verde, alternandoci affinché tutti potessero fare qualcosa. Abbiamo continuato con gli altri colori, se non ricordo male, il rosso, il viola, il giallo e il marroncino. Dopo aver finito il verde, abbiamo messo lo scotch e colorato l’interno con il rosso. Poi abbiamo fatto degli schizzi con gli altri colori e abbiamo scritto dietro i nostri nomi della squadriglia, mentre davanti abbiamo scritto il nome della squadriglia e il nostro urlo, cioè “Bulldog Never Give Up”. Lo abbiamo lasciato asciugare al sole e, con i chiodi comprati in precedenza, lo abbiamo fissato al muro del nostro angolo. Finalmente siamo riusciti a completare un’impresa. Spero che possa ricordare a tutti il nostro impegno per questo progetto e spero che resti lì, nell’angolo, come simbolo dei Bulldog di quell’annata.
missione di squadriglia:
Purtroppo, per questa missione eravamo solo in 2 su 4, però non ci siamo tirati indietro. Anzi, eravamo carichi, anche se in pochi, per vivere un’esperienza fantastica. Il ritrovo era per le 9. Abbiamo subito aperto la lettera che ci hanno dato i nostri capi reparto. Fortunatamente, io conoscevo già il posto in cui siamo andati, quindi abbiamo seguito il sentiero che passava dietro la fabbrica, che portava a un altro sentiero, dove abbiamo fatto il giro ad anello per arrivare alla cascina Scout, dove ci aspettava una persona dopo pranzo. Dopo pranzo, è arrivata questa persona che ci ha fatto fare un’attività sull’utilizzo dell’ascia, della sega e del seghetto per poi farci realizzare un picchetto gigante e due mazzate, una grande e una piccola. Eravamo molto contenti di aver realizzato questi oggetti, che si sono poi rivelati utili nel momento in cui dovevamo piantare, per esempio, la tenda. È stata una missione divertente, anche se eravamo in pochi.
Detto questo, noi Bulldog vi salutiamo e vi auguriamo una buona giornata.