PRESENTAZIONE

Ecco la nostra squadriglia:

PRIMA IMPRESA

IDEAZIONE

Cosa abbiamo scelto?

Intervistare e/o fare una ricerca su immigrati africani e associazioni che si occupano di accoglienza e farne un reportage

Come faremo?

Intervisteremo diversi immigrati e diverse associazioni per raccogliere le informazioni che ci servono mediante numerosi incontri con loro.

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La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

• Conoscere nuove culture
• Conoscere nuove lingue
• Condividere con persone straniere i nostri usi e costumi

LANCIO

PROGETTAZIONE

MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:

ESPERTI ESTERNI:

NOME	COMPETENZA	CONTATTI	CHI LO CONTATTA
Rossella	Psicologa “Auxillium”	+39 327 769 6375	Antonio
Mara	Responsabile “Auxillium”	+39 389 586 1323	Antonio

MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI

OGGETTO	A COSA SERVE	CHI C’E’ L’HA	COSTO
Quaderni di caccia con fogli bianchi	Prendere appunti	Tutti	//
Penne	Prendere appunti	Squadriglia	//

SPESE

COSA	CHI	QUANTO

REALIZZAZIONE

A chi destiniamo la nostra impresa?

La nostra impresa la destiniamo all’acquisire le competenze necessarie per creare un pensiero critico riguardo l’immigrazione in Italia da persone provenienti da Paesi africani sottosviluppati.
Ci serviamo di quello che abbiamo imparato per condividerlo con il nostro reparto e con tutti coloro che ci circondano per diffondere una conoscenza veritiera e che rende possibile a tutti di comprendere tutti i problemi che sussistono nell’ambito dell’immigrazione.

Inoltre condividiamo tutte le chicche e le nozioni riguardo le culture straniere che ci fanno capire quanto l’immigrazione sia una enorme risorsa.

VERIFICA

1. Comportamento nel proprio posto d’azione

Tutti hanno dichiarato di aver dato il massimo e di essersi impegnati. Alcuni hanno sottolineato di essere stati diligenti e partecipi, altri hanno specificato di aver ricoperto bene il loro ruolo (es. reportage), mostrando costanza e responsabilità.

2. Atteggiamento durante l’impresa

Quasi tutti hanno detto di essere stati propositivi e presenti. Alcuni hanno evidenziato anche un contributo al morale della squadriglia o un impegno nel proporre nuove idee. In generale, l’atteggiamento è stato molto positivo e coinvolto.

3. Esecuzione del compito

La maggioranza ritiene di aver svolto al meglio il proprio compito, alcuni specificando che hanno dato tutto sé stessi. In un paio di casi si riconoscono margini di miglioramento, come nella chiarezza verso gli altri o nella presa di appunti.

4. Impegno durante l’impresa e difficoltà

Tutti dichiarano di essersi impegnati molto. Le principali difficoltà riportate sono state:

• Scarsa socievolezza
• Difficoltà nella presa di appunti
• Mancata comprensione verso gli altri
  Nonostante questo, il senso generale è di buon impegno e autocritica costruttiva.

5. Cosa è stato imparato

Molti hanno indicato di aver:

• Imparato tradizioni e aspetti culturali di altri paesi (soprattutto Albania)
• Migliorato nelle relazioni interculturali
• Imparato l’importanza della partecipazione alle riunioni
• Sviluppato empatia verso chi emigra o vive situazioni difficili

6. Impegni del sentiero portati a termine

Sono emersi traguardi legati a:

• Relazione con persone straniere
• Apprendimento linguistico
• Compiti di responsabilità nel ruolo assegnato
• Esperienze di apertura culturale e umana

FIESTA

Noi della Squadriglia Giaguaro abbiamo partecipato a una fantastica serata in sede insieme alla Squadriglia Tigre per concludere in bellezza le imprese. L’atmosfera era allegra fin dall’inizio: tra risate, musica e voglia di stare insieme, sembrava proprio una vera festa.

Una delle parti più divertenti della serata è stata la scenetta che abbiamo messo in scena: lunga, piena di battute e colpi di scena, ha fatto ridere tutti dall’inizio alla fine. Ci siamo impegnati per renderla il più possibile coinvolgente, e alla fine anche noi non riuscivamo a trattenere le risate!

Dopo lo spettacolo, sono partiti i bans: ne abbiamo fatti tantissimi, uno dietro l’altro, ognuno più divertente e movimentato del precedente. C’era un’energia contagiosa, e tutti partecipavano con entusiasmo. È stato bello vedere quanto ci stavamo divertendo insieme.

Naturalmente non poteva mancare il momento del cibo: ognuno aveva portato qualcosa da condividere e il tavolo era pieno di stuzzichini salati e dolci buonissimi. Abbiamo mangiato di gusto, chiacchierato, fatto qualche foto ricordo e ci siamo goduti l’atmosfera rilassata della serata.

È stato un momento che ci ha lasciato il sorriso addosso: un’occasione per sentirci ancora più gruppo, più uniti, e per festeggiare tutti gli sforzi fatti durante le imprese con leggerezza, amicizia e tanto spirito scout.

SECONDA IMPRESA

IDEAZIONE

Cosa abbiamo scelto?

Conoscere una squadriglia straniera di uno stato europeo e confrontare il nostro scoutismo con il loro e fare uno scambio culturale.

Come faremo?

Ci metteremo in contatto con una squadriglia straniera e ci faremo ospitare nella loro sede vivendo esperienze insieme e attivà insieme, in modo da raccogliere informazione, fare un interscambio culturale e vivere a pieno il loro scoutismo.

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La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

• Conoscenze internazionali
• Creazione di rapporti internazionali
• Conoscenza di culture diverse dalla nostra

LANCIO

PROGETTAZIONE

MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:

NOME	IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA	POSTO D’AZIONE
Antonio	Creare rapporti con squadriglia estera	Mediatore
Fabio	Ricerca della squadriglia estera	Ricercatore
Gabriele F.	Creazione programma attività	Planner
Fabrizio	Organizzazione viaggio e logistica	Logista
Giovanni	Creazione programma attività	Planner
Angelo	Pianificazione videochiamate	Planner
Carlo	Ricerca della squadriglia estera	Ricercatore
Gabriele D.	Preparazione di canti e ban da presentare	Cicala
Matteo	Preparazione di canti e ban da presentare	Cicala

ESTERNI:

NOME	RUOLO	CONTATTI	CHI LO CONTATTA
Nikolla	Capo sq.	+355 68 400 7829	Antonio
Don Marian	Parroco e Capo Gruppo	+355 67 735 8485	Antonio

MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI

OGGETTO	A COSA SERVE	CHI C’E’ L’HA	COSTO

SPESE

COSA	CHI	QUANTO
Biglietti aerei	Squadriglia (anticipano i genitori)	€640
Assicurazione	Ogni squadrigliere	€7,60 cad.
Ospitalità	Squadriglia	€120

REALIZZAZIONE

A chi destiniamo la nostra impresa?

Dedichiamo la nostra impresa a sostenere concretamente quei gruppi scout e quelle persone che, pur vivendo con lo stesso spirito di fratellanza e avventura, si trovano in contesti meno sviluppati e meno fortunati rispetto al nostro. Il nostro obiettivo è anche quello di entrare in contatto con realtà diverse dalla nostra, che possano offrirci nuovi punti di vista e aiutarci a comprendere meglio il valore della nostra vita quotidiana, spesso data per scontata. Vogliamo inoltre portare quanto vissuto e imparato all’interno del nostro gruppo e della nostra comunità, condividendo riflessioni, esperienze e scoperte che possano arricchire tutti e ispirare altri a fare altrettanto. In questo modo, la nostra impresa diventa non solo un’azione di servizio, ma anche un’occasione di crescita personale e collettiva.

VERIFICA

1. Come mi sono comportato nel mio posto d’azione?

Tutti hanno affermato di essersi comportati bene, con atteggiamenti partecipi, diligenti e responsabili. Hanno cercato di dare il massimo e di portare avanti il proprio compito con serietà.

2. Che atteggiamento ho avuto durante l’impresa? Sono stato propositivo?

L’atteggiamento generale è stato molto positivo: tutti si sono definiti propositivi, attivi e partecipi. Alcuni hanno sottolineato di aver contribuito anche al morale della squadriglia.

3. Ho svolto al meglio il mio compito?

La maggior parte ha risposto sì, affermando di aver dato il meglio di sé e di aver portato a termine i compiti assegnati in modo soddisfacente.

4. Qual è stato il mio impegno durante tutta l’impresa? Cosa non ho svolto al meglio? Perché?

L’impegno è stato generalmente alto. Tuttavia, alcuni hanno riconosciuto piccoli punti deboli:

• Difficoltà nel relazionarsi o essere socievoli.
• Non sempre pronti o comprensivi con gli altri.

5. Cosa ho imparato?

Le lezioni apprese sono state soprattutto legate allo scambio interculturale:

• Le tradizioni albanesi e la loro cultura.
• La lingua e la qualità della vita in Albania.
• Il valore della relazione con altri ragazzi di paesi diversi.
• L’apertura mentale verso un “mondo diverso”.
• Le tecniche scout albanesi
• Il metodo, lo stile e le attività scout albanesi

FIESTA

In sede, insieme alla Squadriglia Tigre, abbiamo organizzato una fiesta scout per celebrare la fine delle imprese. È stato un momento davvero speciale che ci ha permesso di stare tutti insieme, rilassarci e festeggiare dopo l’impegno e il lavoro fatto durante le attività.

Abbiamo iniziato con tanti bans: ci siamo messi in cerchio, abbiamo cantato a squarciagola, battuto le mani e ballato tutti insieme. L’energia era alle stelle e l’atmosfera super allegra! È stato bello vedere tutti coinvolti, anche i più timidi si sono lasciati andare.

Poi è arrivato il momento del cibo, e anche lì non ci siamo fatti mancare nulla! Ognuno aveva portato qualcosa da condividere: tra dolce e salato c’erano davvero tante cose buone. Abbiamo mangiato, chiacchierato, riso e ci siamo goduti ogni momento.

Ci siamo divertiti un sacco e questa serata ci ha fatto sentire ancora più uniti come squadriglia, ma anche come reparto. È stato un modo perfetto per concludere le imprese e portare a casa un bellissimo ricordo di squadra e di amicizia.

MISSIONE

La missione affidataci dai nostri capi consisteva nel recarci a San Pio, ex Enziteto (quartiere di Bari), per incontrare Enrico, un immigrato residente presso il CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo), al quale è stato negato per ben due volte l’asilo politico, nonostante abbia presentato ricorso. Durante l’incontro, Enrico ci ha raccontato la sua storia personale e ci ha offerto uno spunto importante per avviare una riflessione sulla situazione del suo Paese d’origine e sulle possibili soluzioni alle problematiche sociali e politiche che lo affliggono. Dopo questo momento intenso di ascolto e dialogo, abbiamo incontrato Don Gianni, parroco della Chiesa della Natività di Nostro Signore, che ci ha raccontato la storia e gli obiettivi della fondazione Migrantes, illustrandoci il lavoro concreto che svolgono quotidianamente a favore degli immigrati e delle persone in difficoltà.

Questa missione aveva diversi obiettivi: vivere il territorio in modo consapevole, incontrare la gente e avvicinarci con rispetto e delicatezza alle loro storie, aprendo il nostro cuore alle fragilità e alla diversità. L’esperienza ci ha permesso di riflettere sul significato più profondo dell’accoglienza e della giustizia sociale. Inoltre, è stata una tappa fondamentale nel nostro percorso per ottenere la specialità di squadriglia Internazionale, dandoci modo di agire concretamente e con responsabilità.

Abbiamo affrontato questa missione con spirito di servizio, curiosità e desiderio di metterci in gioco, proprio come ci è stato richiesto nella lettera ricevuta dallo staff di reparto. Abbiamo cercato di essere “artigiani di amore”, capaci di costruire relazioni autentiche, mettendo al centro l’ascolto e il rispetto. Le competenze che abbiamo messo in gioco sono state molte: la comunicazione, l’empatia, la capacità di riflettere insieme su tematiche complesse, ma anche la collaborazione tra di noi come squadriglia. Le difficoltà non sono mancate, soprattutto nell’ascoltare storie dure e toccanti, che ci hanno messo davanti a realtà spesso ignorate. Ma proprio da queste difficoltà è nata una grande ricchezza.

Abbiamo imparato che ogni persona è un dono, e che solo mettendoci in cammino con lo sguardo aperto e il cuore disponibile possiamo davvero crescere e costruire un Noi forte, autentico e consapevole. Questa missione ci ha lasciato il segno, e ci ha fatto comprendere che, anche nel nostro piccolo, possiamo contribuire a rendere il mondo un posto migliore.