Ciao a tutti! Noi siamo la sq. Cervi del Martina Franca 3, ci presentiamo:
PRESENTAZIONE

Noi siamo una squadriglia maschile della Zona Taranto e siamo:
- Riccardo (Capo sq.)
- Giancarlo (Vice capo sq.)
- Mattia (1° squadrigliere)
- Pietro (2° squadrigliere)
- Angelo (3° squadrigliere)
- Mimmo (4° squadrigliere)
- Noah (5°squadrigliere)
- Roberto (6°squadrigliere)
Quest’anno abbiamo scelto di conquistare la specialità di Internazionale, a breve scoprirete i motivi per i quali l’abbiamo scelta e soprattutto scoprirete i nostri sogni che ci hanno spinto a continuare durante tutto il nostro percorso. Noi siamo una squadriglia molto attiva, a cui piace giocare e mettersi alla prova con impegni difficili, siamo molto curiosi e pronti a conoscere ciò che è a noi sconosciuto. Siamo pronti a vivere questa nuova avventura, e soprattutto, a condividerla con voi passo per passo. Speriamo che ciò che leggerete vi possa trasmettere le emozioni e le sensazioni che noi abbiamo vissuto e che apprezziate il nostro impegno.
Però, Quali sono state le mete e gli impegni che abbiamo raggiunto con questa specialità?
NOME | IMPEGNO / META |
Riccardo | Questa specialità mi ha aiutato a camminare sulla tappa della responsabilità, dato che mi ero messo come meta quella di poter essere un punto di riferimento per la squadriglia |
Giancarlo | Questa specialità mi ha aiutato a camminare nel mio sentiero, perché mi ero messo come impegno quello di aiutare il capo sq. nella realizzazione pratica e organizzativa delle attività |
Mattia | Questa specialità di mi ha aiutato a camminare nel mio sentiero, infatti avevo come meta quella di aiutare i più piccoli della squadriglia a completare i loro impegni |
Roberto | Questa specialità di squadriglia mi ha aiutato per la conquista della specialità di fotografo |
Pietro | Questa specialità di squadriglia mi ha aiutato per la conquista della specialità di cuoco |
Angelo | Questa specialità di squadriglia mi ha aiutato per la conquista della specialità di atleta |
Mimmo | Questa specialità mi ha aiutato a camminare nel mio sentiero dato che mi ero messo come meta quella di scoprire di più il mondo scout |
Noah | Questa specialità mi ha aiutato a camminare nel mio sentiero perché avevo come meta quella di integrarmi di più sia con il reparto che con la squadriglia |
Però vediamo ciò che abbiamo fatto…
PRIMA IMPRESA
IDEAZIONE
La nostra squadriglia ha voluto usare una mappa per poter realizzare i sogni di tutti attraverso le diverse imprese e la missione. Non è stato semplice riflettere su ciò che volevamo, ma alla fine siamo riusciti a tirare su delle idee e le vogliamo condividerle con voi. Qui sotto troverete la nostra “mappa delle realizzazioni” e potrete vedere tutto ciò che ci siamo posti come obbiettivo. Siamo riusciti a realizzare i nostri sogni? Lo scoprirete…

La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
- Incontrare un gruppo straniero e conoscerne le tradizioni;
- Svolgere un’attività di comunità con un altro gruppo scout;
- Metterci alla prova cucinando del cibo straniero;
- Conoscere i punti di vista di chi vive altre realtà;
- Conoscere quelle che sono le situazioni che vivono le persone negli altri paesi, e mostrare le nostre;
- Fare amicizia con scout di altre nazionalità;
- Metterci in gioco per divertici al massimo.
Perciò abbiamo deciso quale sarà il nostro SOGNO per la 1^impresa:
Fare amicizia con un gruppo scout straniero, conoscere le loro abitudini e poter parlare con loro dei modi di fare e delle loro caratteristiche. Inoltre vogliamo metterci in gioco provando a ricreare un piatto di una tradizione straniera. Il nostro obbiettivo principale sarà quello di entrare veramente in una realtà che non ci appartiene e comprendere i meccanismi e le situazioni che vivono persone in un “altro mondo”.
LANCIO
Per iniziare con il giusto entusiasmo e la voglia di metterci in gioco, abbiamo presentato quella che era la nostra idea per l’impresa al nostro reparto. Abbiamo raccontato loro dei nostri sogni, mostrando la nostra mappa delle realizzazioni, e abbiamo condiviso i nostri obbiettivi affinché potessimo darci una mano gli uni con gli altri. È stato bello poter ascoltare le idee degli altri e confrontarci, dato che nel nostro reparto anche un’altra squadriglia ha scelto la stessa specialità. Ci siamo aiutati e siamo felici di ciò che abbiamo realizzato.
Ma, passiamo alla vera organizzazione dell’impresa:
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME | IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA | POSTO D’AZIONE |
Riccardo | Organizzare l’incontro e coordinare la parte logistica | Mercurio |
Roberto | Fotografare e registrare i momenti dell’impresa | Fotografo |
Pietro | Cucinare un piatto straniero (con l’aiuto della squadriglia) | Cuoco |
Mimmo | Preparare il fuoco per la cena e per la catechesi | Fuochista |
Mattia | Preparare i contenuti per la catechesi | Liturgista |
Giancarlo | Preparare tutto l’occorrente per le attività dell’uscita | Magazziniere |
Angelo | Preparare tutto l’occorrente per le attività dell’uscita | Magazziniere |
Noah | Presentare i nostri bans e giochi al gruppo straniero | Cicala |
ESPERTI ESTERNI:
NOME | COMPETENZA | CONTATTI | CHI LO CONTATTA |
George | Capo scout di un gruppo Cileno | Lo abbiamo contattato su Instagram dall’account del suo gruppo | Riccardo |
MATERIALI, ATTREZZI E SPESE NECESSARIE
Non abbiamo usato materiali o attrezzature particolari, infatti abbiamo utilizzato cose che già avevamo e non abbiamo affrontato nessuna spesa per questa impresa.
REALIZZAZIONE
La nostra impresa è iniziata con una videochiamata con un gruppo Cileno:”Grupo Guias y Scouts Palestina“, il quale prende nome dallo Stato della Palestina, per tutte le guerre e i conflitti che ha dovuto affrontare. Abbiamo parlato delle loro abitudini e dei loro modi di fare, ci siamo scambiati informazioni sulla vita scout e abbiamo voluto anche parlare del conflitto in Palestina e di ciò che rappresentava per loro. Sono uscite delle bellissime considerazioni e siamo stati felici di aver passato del tempo con loro. Poi abbiamo realizzato un piatto della tradizione palestinese, ovvero: il KHORESHT BAMIEHM, ci siamo divertiti molto insieme. Infine abbiamo concluso la nostra giornata con una catechesi attorno al fuoco, incentrata sulla libertà e che cosa significasse per noi all’interno della nostra vita. Poi abbiamo pernottato al Villaggio del Fanciullo e la mattina dopo abbiamo concluso la nostra impresa con la messa domenicale.




A chi destiniamo la nostra impresa?
Le conoscenze e le competenze apprese da questa impresa ci saranno per sempre utili, e speriamo che tutti nel mondo possano farsi la stessa domanda che ci siamo fatti noi: COME VIVONO GLI ALTRI? Così magari un giorno potrà cessare l’egoismo e le persone potranno prendersi cura gli uni gli altri, evitando male e conflitti.
VERIFICA
Organizzazione
Dalla verifica di squadriglia è fuoriuscito che l’organizzazione è stata fatta in modo corretto. La cosa che più è piaciuta è stata che ci siamo riusciti a organizzare da casa per poter cucinare un piatto abbastanza difficile come il khoresht bamieh, invece una cosa che poteva essere migliore è stata l’attività della videochiamata con il gruppo di Palestina poiché da un unico computer seguire e interagire in 8 persone non è semplice.
Attività
Dalla verifica di squadriglia è fuoriuscito che le attività programmate sono state pienamente realizzate e che erano interessanti e corpose. L’attività migliore è stata la cena, con la preparazione sul fuoco, e la catechesi all’esterno, poiché sono stati due momenti in cui la squadriglia si è unita e si è sentita un’unica famiglia. L’attività che sei poteva migliorare è stata la videochiamata poiché non è riuscita a coinvolgere tutti contemporaneamente ma era molto di ascolto.
Tempi
Dalla verifica di squadriglia è fuoriuscito che i tempi utilizzati sono stati ottimi. Nell’organizzazione dell’impresa sono stati utilizzati in modo corretto gli orari a disposizione senza prolungarsi troppo sull’orario per andare a dormire o sugli orari delle singole attività evitando che diventassero noiose. In conclusione i tempi erano giusti e ben utilizzati.
FIESTA
La squadriglia ha scelto di voler fare un’unica fiesta dopo che saremmo stati capaci di prendere il guidoncino verde, perciò non vediamo l’ora!
SECONDA IMPRESA

Ci siamo riproposti gli stessi obbiettivi ma con fini diversi, che vedrete nel compimento dell’impresa.
La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:
- Incontrare un gruppo straniero e conoscerne le tradizioni;
- Svolgere un’attività di comunità con un altro gruppo scout;
- Metterci alla prova cucinando del cibo straniero;
- Conoscere i punti di vista di chi vive altre realtà;
- Conoscere quelle che sono le situazioni che vivono le persone negli altri paesi, e mostrare le nostre;
- Fare amicizia con scout di altre nazionalità;
- Metterci in gioco per divertici al massimo.
Perciò abbiamo deciso quale sarà il nostro SOGNO per la 2^impresa:
Il nostro sogno per la seconda impresa è quello di poter intervistare dei ragazzi stranieri e capire i motivi per i quali sono qui, inoltre ci siamo posti una domanda assolutamente da chiederli, ovvero: Cos’è per voi la libertà. E su questo tema vogliamo anche poter svolgere un’attività pratica con loro, per poterci divertire tutti insieme. Abbiamo tante idee e vorremmo realizzarle tutte! Continuate a leggere e scoprirete tutto…
LANCIO
Per partire con il giusto spirito e tanta voglia di metterci in gioco, abbiamo presentato al nostro reparto l’idea che avevamo pensato per l’impresa. Abbiamo parlato dei nostri sogni, mostrato la mappa delle realizzazioni e condiviso gli obiettivi che ci eravamo prefissati, così da poterci supportare a vicenda. È stato davvero bello ascoltare le proposte degli altri e confrontarci e ci siamo dati una mano a vicenda e siamo contenti di ciò che siamo riusciti a costruire insieme.
PROGETTAZIONE
MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:
NOME | IMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESA | POSTO D’AZIONE |
Riccardo | Organizzare l’incontro per poter svolgere le interviste e preparare il materiale necessario per l’impresa | Mercurio |
Roberto | Condurre le interviste e fotografare i momenti della nostra impresa | Fotografo |
Angelo | Organizzare l’attività con i ragazzi stranieri dopo le interviste | Maestro dei giochi |
Noah | Preparare le domande per le interviste e condurle | Segretario |
Pietro | Preparare le domande per le interviste e condurle | Segretario |
Mattia | Preparare le domande per le interviste e condurle | Segretario |
Mimmo | Preparare le domande per le interviste e condurle | Segretario |
Giancarlo | Gestire la parte tecnica delle interviste e la sua animazione | Cicala |
ESPERTI ESTERNI:
NOME | COMPETENZA | CONTATTI | CHI LO CONTATTA |
MUSA | Ragazzo immigrato dal Ghana per asilo politico | Attraverso il padre del Villaggio del Fanciullo | Riccardo |
MAMADU | Ragazzo immigrato dal Ghana per asilo politico | Attraverso il padre del Villaggio del Fanciullo | Riccardo |
IGGA | Ragazzo immigrato dal Ghana per asilo politico | Attraverso il padre del Villaggio del Fanciullo | Riccardo |
ISMAIL | Ragazzo immigrato dal Ghana per asilo politico | Attraverso il padre del Villaggio del Fanciullo | Riccardo |
MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI
OGGETTO | A COSA SERVE | CHI C’E’ L’HA | COSTO |
Microfoni | Svolgere le interviste | Riccardo | Nessuno |
Computer | Svolgere le interviste | Riccardo | Nessuno |
SPESE: Non abbiamo affrontato spese per questa impresa.
REALIZZAZIONE
Per la seconda impresa abbiamo deciso di portare avanti delle interviste con dei ragazzi stranieri, allora, ci siamo messi in contatto con il padre del nostro villaggio (Villaggio del Fanciullo, il quale ospita diverse famiglie bisognose) e abbiamo chiesto di poter passare un pomeriggio con alcuni dei loro ragazzi. Il padre ci ha presentato quattro ragazzi del Ghana: Musa, Mamadu, Igga e Ismal. Sono stati super collaborativi, infatti siamo stati capace di portare le nostre interviste a termine, nonostante un po’ di incomprensioni linguistiche. Alcuni squadriglieri hanno preparato le domande e condotto le interviste e sono stato felici di poter essere “protagonisti” dell’attività. Poi abbiamo preparato un piccolo “laboratorio d’arte” nel quale abbiamo chiesto di rappresentare ai ragazzi che cos’era per loro la felicità, domanda che abbiamo anche posto nelle interviste. Hanno prodotto dei magnifici disegni che saremo lieti di presentare alla fiera! Ci siamo divertiti moltissimo e abbiamo goduto a pieno il successivo momento di catechesi, nel quale ci siamo ascoltati e supportati. Nel complesso è stata una bella esperienza che tutti noi vorremmo rifare.




A chi destiniamo la nostra impresa?
La nostra è stata una magnifica esperienza, ci ha dato la possibilità di scoprire cose nuove e interessanti. Più volte nella nostra vita sentiamo, al telegiornale o sui social, i diversi conflitti e carestie in giro per il mondo, e infondo ci dispiacciamo, però non capiamo a fondo quelle realtà. La possibilità, che abbiamo avuto, di poter ascoltare dal vivo le storie di persone che vengono strappate alle loro famiglie in tenera età per salvare la propria vita è un qualcosa che lascia un segno, lo lascia dentro. Quando i ragazzi ci hanno parlato delle loro vite precedenti, non sentivano amarezza, ma gratificazione per la vita che ora possono vivere. Ciò ci ha molto stupiti e lasciati allibiti, ma quando abbiamo pensato alle condizioni a cui erano sottoposti prima, tutto era più chiaro. Abbiamo veramente compreso come molte volte diamo quello che abbiamo per scontato, senza riflettere con il cuore per queste persone. Ribadiamo che è stata un esperienza magnifica e il nostro augurio è che tutti possano, prima o poi, capire la loro fortuna e accogliere i meno fortunati, affinché nel mondo si sparga amore e non guerra.
VERIFICA
Abbiamo svolto una riunione di squadriglia affinché potessimo fare una VERIFICA della seconda impresa. Ed è fuoriuscito che non ci sono molte cose da rivedere. Ci è piaciuta sia l’organizzazione che il contenuto delle attività, ci siamo divertiti e questa impresa è stata veramente EMOZIONANTE.
FIESTA
La squadriglia ha scelto di voler fare un’unica fiesta dopo che saremmo stati capaci di prendere il guidoncino verde, perciò non vediamo l’ora!
MISSIONE
La missione affidata dai nostri capi si incentrava soprattutto sul dialogo con delle famiglie ucraine, le quali sono scappate durante l’attuale conflitto. Siamo partiti da Martina Franca in treno dopo pranzo e siamo andati a Taranto dove siamo stati accolti da Don Andrea nella sua chiesa, qui abbiamo incontrato Oxana, una donna che è dovuta scappare con sua figlia in Italia. Ci ha raccontato la sua storia ed è stato molto toccante: Una normale sera prima di andare a dormire con sua figlia, Oxana, per i diversi rumori della città, si era messa dei tappi per le orecchie, però quella notte non fu come le altre, circa per le 3:00 i russi bombardarono la sua città e sua figlia va a svegliarla, molto spaventata, e le dice “Mamma ci sono le bombe”, in quel momento Oxana si pietrifica e non stava veramente capendo ciò che stava succedendo, infatti in un primo momento non ci crede, poi di colpo arriva la seconda bomba e quando il suo intero palazzo trema capisce veramente ciò che stava accadendo, non sapendo cosa fare contatta i suoi famigliari e le dicono di non provare a scappare dato che sui confini della città si erano messi i soldati russi che sparavano a qualunque macchina provasse a scappare. Allora aspettarono in casa, piene di paura, pregando Dio che tutto finisse il prima possibile. Poco dopo però venne un prete, a loro stretto, che li diede una via di fuga: c’era un lato della città non ancora bloccato. Allora Oxana si mette in macchina con sua figlia e con la paura di essere individuati da un drone e fatti saltare in aria si dirigono verso il confine, il prete aveva ragione, quel lato era libero, così si sono attraversati tutto il territorio fino ad arrivare in Italia. Ora vivono qui da un paio di anni e si sono pienamente integrate con la nostra cultura, Oxana lavora e la figlia anche, ora finalmente hanno trovato pace ma nonostante la loro vita passata in Ucraina ora non ci vorrebbero tornare, troppi ricordi tornerebbero e per loro è meglio continuare con questa vita.

Poi siamo andati in un altra chiesa li vicino e abbiamo avuto un altro dialogo con un altra famiglia Ucraina. Di loro, purtroppo, solo la madre parlava Italiano però siamo stati capaci lo stesso di parlare un po’ delle loro abitudini e di ciò che adesso facevano in Italia. La loro situazione è stata molto simile a quella di Oxana, perciò abbiamo avuto modo di parlare per molto tempo della loro storia. L’unica cosa che ci hanno chiesto di portare a tutti i giovani è stata una frase: “Siate coraggiosi!” perché solo con il coraggio, ci hanno detto, che si può veramente vivere e portare avanti i propri sogni. Per noi è stata nel complesso un esperienza bellissima, tanto che il giorno dopo, prima di rientrare a Martina con il pullman, abbiamo realizzato un giornalino nel quale abbiamo parlato della nostra esperienze, che poi abbiamo presentato al nostro reparto. Abbiamo concluso la missione con la messa delle Palme. Tutto è stato bellissimo ed emozionante, e siamo sicuri che esperienze del genere ci rimarranno dentro a vita. Speriamo di potervi incontrare alla fiera così da condividere con voi la nostra storia. Vi aspettiamo!
