Guidoncini Verdi Piemonte

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  • Prima impresa

    Come impresa abbiamo deciso di raggiungere il bivacco Farello per passarci la notte. Il percorso che abbiamo pianificato comprende la maggior parte dei punti di interesse del alpe veglia come il Lago Bianco, la Conca Mottiscia, Pian du Scricc, le Marmitte dei Giganti, il lago delle Fate e il lago delle Streghe. Oltre alla notte fuori abbiamo deciso di realizzare un diario in cui terremo traccia degli animali che incontreremo, le piante che troveremo e il profilo geologico della zona. Il diario lo creeremo da zero comprando la carta, per poi cucire insieme le pagine , stamperemo alcune foto per inserirle e prenderemo dei campioni di piante da inserire, il tutto sarà accompagnato da delle didascalie scritte da noi! Il diario oltre ad avere lo scopo di farci informare sul area del escursione è anche un bel modo per avere un ricordo fisico del esperienza.

    IDEAZIONE

    Tommy, Fra e Filo che danno un occhiata ad alcuni itinerari.

    L’obbiettivo di quest impresa è quello di conoscere meglio la montagna e quale modo migliore se non esplorarla per dormire immersi nella natura e lontani da tutti i comfort? A questo punto abbiamo immediatamente pensato ad un bivacco: nelle zone vicine ne avevamo selezionati alcuni di difficolta intermedia ma alla fine la scelta è ricaduta sul bivacco Farello data la bellezza del area e i moltissimi punti di interesse naturalistico. Ora non rimane che stabilire il percorso

     

    Idea iniziale

    A sinistra si può vedere la mappa del percorso che inizialmente avevamo pensato per l’andata e a destra quella per il ritorno.

    Inizialmente per l’andata pensavamo di passare, dopo aver raggiunto l’alpeggio                                                         (1), dal laghetto delle Streghe e quello delle Fate (2,3)  per poi raggiungere                                                             il bivacco (B) passando da pian du scricc (6).
    Per il percorso del ritorno saremmo passati dal Lago Bianco (1) e dalla conca
    Mottiscia (2) per poi tornare al punto di partenza (B) a Pontecampo .

     

     

     

     

     

    Idea finale

    Dopo varie versioni del itinerario abbiamo optato per questa: a sinistra c’è l’andata e a destra il ritorno. Per distribuire meglio i chilometri su i due giorni abbiamo deciso di passare dalle marmitte dei giganti (1) il primo giorno e dai laghetti delle streghe e delle fate (4,5)il secondo giorno.

    Cosa porteremo?

    L’attrezzatura e il materiale che porteremo con noi non sarà tanta ma importantissima. La prima cosa da mettere nello zaino sarà il sacco a pelo di peso medio, nonostante dormiremo nel bivacco saremo ad alta quota, circa 2400 mslm, e quindi è sempre meglio arrivare preparati; il materassino non servirà perchè il bivacco è dotato di materassi. Un ruolo fondamentale sarà rivestito anche dai vestiti che indosseremo: degli scarponcini comodi, calze da trekking, maglietta e pantaloni tecnici saranno essenziali per vivere al meglio quest’ esperienza, oltre a queste cose poteremo un indumento per ripararci dal freddo della sera o quando saremo in alta quota e una giacca impermeabile e antivento. Assieme a questi indumenti fondamentali porteremo un cambio di indumenti intimi: se dovesse piovere sarà importantissimo cambiarci le calze per rimanere con i piedi asciutti. Dato che passeremo fuori la notte dovremo essere autosufficienti a livello di cibo, da casa dovremo portarci un pranzo e una cena per il primo giorno e una colazione per il secondo giorno; il percorso è abbastanza lungo quindi avremo con noi anche degli spuntini, come frutta secca o barrette energetiche, da consumare nel caso fossimo molto stanchi o durante le pause; ovviamente se gli alimenti che vorremo portare necessitano di cottura ci muniremo di un fornelletto; ognuno porterà con se 2 borracce che potremo riempire in vari punti lungo il percorso . Delle cose che non potranno mancarci sono: un cappellino per ripararci dal sole, un coltellino, della crema solare, la cancelleria di sq per prendere appunti che ci serviranno per realizzare il libro del impresa, un mazzo di carte.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Da in alto a destra ci sono: zaino, sacco a pelo, prodotti per l’igiene, cuscino gonfiabile, necessario per mangiare ovvero alimenti, fornelletto, tazza e posate, ciabatte, cancelleria di squadriglia, borraccia e camel bag, cambio di vestiti e vestiti caldi , sacchettino con oggetti elettronici come la frontale, macchina fotografica, powerbank e cavetti, coltellino, gps, carta della zona con bussola, capellino di lana, guanti e giacca impermeabile.

     

    Quando e in quanto tempo?

    Per quest impresa i tempi di camminata effettivi saranno circa di 5 ore e 10 per l’andata e 4 ore e 50 per il ritorno. Al andata ci ritroveremo alle 7 ad Arona per poi partire con la camminata massimo alle 9, in questo modo avremo tempo di raggiungere il bivacco in tutta calma: facendo pause quando è necessario ed andando al passo del più lento.

    Quest anno l’apertura del alpeggio slitta dopo metà giugno perchè durante l’inverno ha nevicato moltissimo ma cercheremo comunque di andare il prima possibile. Abbiamo saputo dalla rifugista del rifugio CAI Città di Arona, che avevamo contattato per chiederle se la seconda impresa fosse fattibile, che fino al 02/06 nella piana del Veglia c’erano 80 cm di neve, considerando che il bivacco è posizionato 700 metri sopra la piana, dovremo aspettare ancora varie settimane affinché la neve sia sciolta quasi del tutto.

    Dopo aver considerato gli impegni di tutti i componenti abbiamo individuato lunedì 29 e martedì 30 luglio come data migliore, la scelta è ricaduta su dei giorni settimanali per abbassare il rischio di trovare il bivacco al completo.

     

    Quanto costa?

    L’unica spesa che abbiamo dovuto sostenere era di trasporto, essendo due giorni infrasettimanali nessuno dei genitori era disponibile per portarci ma il nostro aiuto-capo reparto era disponibile per portarci e data la lunghezza del viaggio ci siamo accordati con lui per pagare il carburante necessario dividendo la somma equamente in sq.

    REALIZZAZIONE

    L’impresa in realtà è iniziata dal giorno prima con la preparazione dello zaino e un ultimo controllo alle previsioni per dare la conferma definitiva. La mattina del 29 ci siamo trovati tutti in stazione ad Arona introno alle 7 e siamo partiti. Siamo arrivati a Pontecampo in perfetto orario e dopo le dovute raccomandazioni dal capo ci siamo messi in cammino, il primissimo tratto è stato molto faticoso: il sentiero era ripido ed esposto al sole, ma soprattutto non ci eravamo scaldati; dopo circa 20 minuti infatti il povero Nico ha avuto un crampo al polpaccio e quindi ci siamo fermati per aiutarlo e ne abbiamo approfittato per fare una pausa. Passato il primissimo tratto abbiamo raggiunto una strada poderale, sempre molto soleggiata ma ventilata e con una pendenza più dolce. Circa alle 10.30 abbiamo raggiunto l’alpeggio e ci siamo diretti verso il rifugio CAI Arona per chiedere dei dettagli su una fonte d’acqua vicina al bivacco e per fare uno snack; dopo una pausa di circa 20 minuti abbiamo ripreso la camminata e alle 11.50 siamo arrivati a Pian du Scricc. Per fermarci a mangiare abbiamo scelto un enorme masso spaccato in due metà, una delle quali si era ribaltata lasciando esposta una faccia piatta, saliti sulla roccia abbiamo pranzato e ci siamo riposati, tre quarti d’ora dopo siamo ripartiti diretti a pian d’erbioi. Il tratto tra pian du scricc e pian d’erbioi è stato probabilmente il più duro di tutta l’escursione: principalmente per colpa della pendenza elevatissima e della fatica che iniziava a farsi sentire, nonostante la fatica siamo arrivati a pian d’erbioi, dopo quasi un ora e mezza essere partiti dopo pranzo, e abbiamo fatto una breve pausa per bere. Durante l’ultimo tratto di strada abbiamo attraversato un’ enorme lingua di neve non ancora sciolta e una sassaia per poi raggiungere finalmente la nostra meta tramite un ripidissimo, ma fortunatamente breve, tratto su di un prato. Siamo arrivati al bivacco verso le 15.30 e ci siamo sistemati: abbiamo scelto i letti e sistemato i sacchi a pelo; poco dopo alcuni di noi sono andati a prendere l’acqua seguendo le indicazioni che ci aveva dato la rifugista poche ore prima mentre altri sono rimasti al bivacco per riposarsi. Dopo aver preso l’acqua Tommy ha deciso di andare a cercare dei laghetti che secondo la mappa erano in zona, fortunatamente non erano lontani: in una conca distante circa 5 minuti dalla fonte. A questo punto Tommy e Filo sono andati a vedere i laghetti da vicino e a mettere a mollo i piedi mentre Fra e Nico sono tornati al bivacco. Circa alle 16.30 ci siamo riuniti tutti al bivacco per fare una bella partita a carte ma dopo alcune decine di minuti di gioco sono arrivati 4 ragazzi anche loro per dormire al bivacco. Verso le 19 è arrivato un curiosissimo branco di stambecchi che ha gironzolato intorno al bivacco per varie ore; dopo aver fatto alcune foto agli splendidi animali ci siamo messi a cucinare e ad osservare il panorama. Alle 20.30 circa è però sorto un problema: infatti sono arrivate altre 4 persone per le quali non c’era spazio in quanto i letti erano 9 ed erano già tutti occupati: 5 da noi e 4 dai ragazzi; fortunatamente siamo riusciti a trovare spazio anche per la famiglia sulle panche e sul tavolo usando come materassino le coperte in dotazione al bivacco. La notte è passata liscia: i letti erano comodi e la temperatura ottimale. La mattina, dopo una breve colazione e aver salutato tutti, ci siamo messi in marcia verso le 8.30 e abbiamo raggiunto il Lago bianco alle 10 con alcune difficoltà in quanto il terreno circostante era diventato quasi una palude a causa della moltissima acqua proveniente dai nevai. Alle 11 abbiamo raggiunto la conca Mottiscia, dalla quale passa un torrente; attraversarlo è stato impegnativo in quanto poche settimane prima il maltempo aveva allargato di vari metri il letto del torrente. Poco dopo il guado abbiamo incrociato la branca L/C del gruppo Omegna 1 a cui abbiamo dato alcuni dettagli riguardanti il percorso. A mezzo giorno e mezza ci siamo fermati  a pranzare presso il lago delle streghe per poi ripartire verso le 13.30 con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia. Alle 14.40 siamo arrivati a Pontecampo dove abbiamo trovato Pietro ( il capo reparto) che ci ha riportati ad Arona.

    VERIFICA

    Avendo raggiunto e pernottato al bivacco consideriamo completata l’impresa nonostante non siamo riusciti, per via della stanchezza, a passare dalle marmitte dei giganti. La cosa che ha funzionato meglio è stata la pianificazione del percorso nella fase di ideazione e il riadattamento agli imprevisti, come ad esempio un pezzo di percorso non segnato o il terreno paludoso, durante la realizzazione; Speravamo andasse meglio sotto il punto di vista del indipendenza tra i membri della sq sotto vari aspetti come l’abbigliamento, attrezzatura e l’acqua. Non abbiamo avuto imprevisti particolarmente gravi se non alcuni come: un po’ di affaticamento, delle fiacche causate dalle scarpe nuove che abbiamo risolto con dei cerotti appositi e con un paio di calze più spesso, il letto del fiume più ampio del previsto il quale abbiamo deciso di attraversare togliendoci gli scarponcini e il terreno paludoso vicino al Lago bianco che abbiamo semplicemente aggirato.                                                                                                                                                  Il clima di sq è stato abbastanza vario ma complessivamente positivo: durante la parte di camminata eravamo più tesi, soprattutto al ritorno quando ci siamo visti costretti ad accelerare il passo per tornare in orario; mentre durante la parte di convivenza al bivacco eravamo visibilmente sollevati dal aver raggiunto la meta e fieri della nostra impresa.

    Nel complesso siamo molto soddisfatti dal essere riusciti a portare a termine l’impresa e siamo sicuri che ha lasciato qualcosa a tutti noi

     Questo è il link per le foto che non siamo riusciti a caricare direttamente    https://drive.google.com/drive/folders/1_zqh8au2n4jJMae0Cr4pqkLbELhyzbKy?usp=drive_link  

    11 Marzo 2024
    Prima impresa
  • Prima impresa

    Ciao, questa è una BOZZA di come potrebbe essere un diario di bordo. Potete personalizzarlo come volete, togliendo e aggiungendo qualsiasi parte. Queste pagine nascono per essere prima di tutto uno spazio vostro in cui potete raccontare agli altri il vostro percorso verso la specialità di squadriglia.

    L’impresa è un grande sogno comune che si vuole realizzare, una sfida che vi permette di acquisire o approfondire delle COMPETENZE!

    IDEAZIONE

    Consiglio di squadriglia riunito il giorno….

    Ecco la squadriglia più pazza della storia!

    MAPPA DELLE REALIZZAZIONI

    Guardatevi intorno e osservate la realtà che vi circonda: quali sono le vostre aspirazioni, sogni e desideri che fanno nascere la vostra idea d’impresa? Disegnate, scrivete, mettete le foto delle cose concrete che vi piacerebbe realizzare.

    IDEA FINALE

    Dopo esservi confrontati sulle idee che avete proposto nella mappa delle realizzazioni, descrivete qual è la vostra prima impresa di squadriglia che vorrete realizzare.

    QUALI CONOSCENZE, COMPETENZE E SPECIALITà VI SARANNO UTILI?

    A CHI DESTINATE LA VOSTRA IMPRESA?

    Per quanto possa sembrare, non è la classica domanda che si fa al vincitore di un premio (“dedico la mia impresa alla pace nel mondo, ai miei genitori e a tutto il reparto che ci vuole bene”). Avete già scoperto o scoprirete quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, che magari possa porta un miglioramento nella realtà in cui siete o collaborare con altri gruppi e associazioni. A chi potrebbero essere utili le competenze acquisite?

    PROGETTAZIONE

    Consiglio di squadriglia convocato il giorno …..

    E’ giunto il momento di trasformare le idee in un vero e proprio progetto. Descrivete come realizzerete la vostra impresa (tecniche, materiali, tempi, autofinanziamenti, ecc…)

    Come?

    Quali tecniche e quali materiale userete?

    Quando?

    Con quali tempi? Entro quando?

    Quanto costa?

    Qual è il costo complessivo stimato? Come pensate di raggiungere quella cifra?

    MAPPA DELLE OPPORTUNITA’

    Chi tra voi possiede già delle competenza personali, delle specialità o dei brevetti da mettere a disposizione per la realizzazione dell’impresa? Chi ne conquisterà di nuovi grazie all’impresa? Quali saranno i posti d’azione?

    ATTENZIONE: i posti d’azione non vanno confusi con gli incarichi di squadriglia.

    I posti d’azione sono legati all’impresa e vi aiuteranno a raggiungere specialità, brevetti, mete e impegni che vi siete dati come obiettivo da raggiungere durante la realizzazione dell’impresa.

    Quali competenze metto in gioco?

    Quali specialità, brevetti, mete e impegni raggiungerò?

    Ciao, sono Piccio e il mio posto d’azione nella prima impresa sarà quello di organizzare il viaggio. Grazie a questo raggiungerò il mio impegno di lavorare sulla timidezza inoltre inizierò a lavorare sulla specialità di topografo

    Ciao, sono Fino e il mio posto d’azione nella prima impresa sarà quello di contattare l’esperta che ci insegnerà a forgiare dei bracciali. Mi darà una mano tina

    Ciao,, sono Tina e aiuto Fino a contattare la nostra maestra di competenza. Inoltre mi dovrò occupare di recuperare i materiali per la giornata

    Ciao, sono Tralon e il mio posto d’azione è quello di aggiornare il diario di bordo

    REALIZZAZIONE

    Raccontate qui cosa state realizzando passo per passo: cosa state imparando, quali difficoltà state incontrando, gli esperti che avete conosciuto, ecc…

    Qual è il risultato del progetto?

    Aggiungete anche foto, video, mappe, audio, documenti e tutto quello che riuscite a farci stare!

    QUELLA VOLTA CHE TAGLIAMMO SCUOLA

    In una fresca mattina di primavera, un gruppo di giovani amici decise di intraprendere un’avventura in bicicletta verso le colline circostanti la loro piccola città. Avevano sentito storie su una grotta misteriosa, nascosta tra i boschi, che nascondeva i resti di una vecchia miniera di grafite abbandonata da decenni. Spinti dalla curiosità e dal desiderio di esplorare, prepararono i loro zaini con torce, mappe, acqua e qualche snack, e partirono all’alba, quando il sole iniziava appena a tingere il cielo di rosa e arancione.
    Il viaggio in bici fu energico e rinvigorente. Pedalavano tra sentieri sterrati e colline verdi, ridendo e scherzando, mentre l’aria fresca della mattina riempiva i loro polmoni. Dopo diverse ore di viaggio, raggiunsero l’ingresso della foresta, dove le storie locali situavano la misteriosa grotta. L’atmosfera si fece subito più densa e avventurosa, con il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie sotto le loro ruote.
    Seguendo una mappa disegnata su un vecchio pezzo di carta, trovata nel sottotetto della casa di uno di loro, iniziarono a cercare l’entrata della grotta. Dopo un po’ di esplorazione, uno dei ragazzi gridò, attirando gli altri verso un’apertura nascosta tra la fitta vegetazione: era l’entrata della grotta, proprio come descritta nelle storie.
    Accendendo le torce, entrarono cautamente. L’interno era umido e fresco, con gocce d’acqua che cadevano dalle stalattiti al soffitto, creando una melodia ipnotica. Mentre procedevano, il buio si faceva sempre più fitto, ma le loro torce rivelavano le pareti ricoperte di graffiti di minerali scintillanti – era grafite, e in abbondanza.
    Più in fondo, scoprirono i resti di quella che doveva essere la vecchia miniera di grafite: carrelli arrugginiti, binari spezzati, picconi e pale abbandonati, e grandi mucchi di grafite brillante che rifletteva la luce delle loro torce. L’aria era carica di storia e mistero, e si poteva quasi sentire l’eco dei minatori che un tempo lavoravano in quel luogo remoto.
    Fascinati e un po’ intimiditi da ciò che avevano scoperto, decisero di prendere alcuni pezzi di grafite come souvenir della loro avventura. Mentre esploravano, uno di loro trovò una piccola apertura che portava a una camera segreta. Dentro, c’erano disegni sulle pareti che sembravano raccontare la storia della miniera e dei suoi lavoratori, un vero tesoro storico e artistico lasciato da coloro che avevano estratto la grafite da quelle rocce.
    Dopo aver trascorso ore ad esplorare e documentare la loro scoperta, capirono che stava facendo buio fuori. Decisero quindi di tornare alle loro biciclette e fare ritorno a casa, promettendosi di tornare un altro giorno con più attrezzature per esplorare ulteriormente.
    Il viaggio di ritorno fu silenzioso, ognuno immerso nei propri pensieri su quanto avevano visto e vissuto. Quella gita in bicicletta fino alla grotta misteriosa aveva rafforzato il loro legame di amicizia e aveva acceso in loro un inestinguibile desiderio di avventura e scoperta. Avevano toccato con mano un pezzo di storia, un ricordo che avrebbero custodito per sempre.

    VERIFICA

    Tutte le domande riportate di seguito vi possono guidare durante la verifica, ma potete aggiungere anche tutti i dettagli che ritenete utile dire per i prossimi anni e per chi leggerà le vostre avventure.

    Uno sguardo alla squadriglia:

    • siete riusciti a realizzare l’obiettivo che avevate ideato?
    • Sono stati fatti dei cambiamenti rispetto al progetto iniziale?
    • Cosa ha funzionato meglio? Perché?
    • Quali sono state invece le cose in cui potevamo impegnarci di più o che sarebbero potute andare meglio?
    • Ci sono stati degli imprevisti? Come li avete affrontati?
    • Com’è stato il rapporto tra di voi? Avete collaborato tutti per realizzare l’impresa?

    Uno sguardo ai membri della squadriglia:

    • Avete acquisito nuove competenze? Nuove specialità e brevetti? Quali?
    • I posti d’azione sono stati rispettati come era stato previsto? Se no, come mai?

    Uno sguardo verso l’esterno:

    • La vostra impresa è stata utile a qualcuno?
    • Chi avete coinvolto nella vostra realtà (quartiere, città, paese, ecc…)?

    La prossima volta vogliamo ricordarci di…

    Vogliamo ancora dire…

    FIESTAAAA

    Dopo qualsiasi impresa la fiesta alla fine di tutto va sempre fatta! E’ una bella occasione per ridere e scherzare in allegria su quello che si è fatto. Magari durante la realizzazione si sono create incomprensioni e tensioni, è il momento di allentare!

    Raccontate come avete pensato di fare per questo bel momento

    11 Marzo 2024
    Prima impresa
  • Prima impresa

    IDEAZIONE

     

     

    Oggi ci siamo riunite per decidere su quale specialità ci piacerebbe cacciare, abbiamo proposto diverse alternative tra cui nautica, giornalismo ed espressione. La vincitrice è stata internazionale.

    Abbiamo avuto un forte dubbio tra: giornalismo e internazionale. Giornalismo ci interessava ma avevamo già pensato a molte idee collegate alla specialità internazionale.

    Abbiamo scelto questa specialità per diversi motivi, tra cui la voglia di scoprire il mondo che ci circonda, in particolare quello scout. Abbiamo pensato di cogliere questa opportunità per crescere e guardare al di fuori del nostro piccolo pensando a opzioni per le imprese che ci spingessero a migliorare e crescere!

    Crediamo che realizzare questa specialità possa essere un modo per migliorare il clima di sq, integrando le ragazze appena entrate in reparto.

     

    MAPPA DELLE REALIZZAZIONI

    Abbiamo pensato a diverse idee per le nostre imprese per la specialità:
    • conoscere un altro reparto: organizzare un’uscita di squadriglia (anche in giornata) in cui partecipiamo alla riunione di un altro reparto lasciandoci trasportare dalle loro usanze, per scoprirne di nuove e trasmettere le nostre.

     

    • pranzo internazionale: realizzare un pranzo a stand, ogni stand corrisponde a una nazione diversa che serve un piatto tipico di quella nazione. Ogni squadrigliera gestisce uno stand rappresentante la propria nazione preferita, quindi si occupa di cucinare il piatto tipico per poi servirlo agli altri durante una giornata di gruppo.

     

    • format internazionale: sul web stanno spopolando tra gli youtube nuove tipologie di format in cui si chiede a gente casuale in giro per la città domande riguardanti un argomento, nel nostro caso: cultura internazionale, per esempio domande sulle capitali del mondo o altre più specifiche. Una volta realizzati questi video in cui poniamo queste domande ci piacerebbe unirli e creare un format.

     

    • articolo internazionale: ci piacerebbe scrivere un articolo per il sito del nostro gruppo riguardante per esempio l’esperienza in cui conosciamo un altro reparto

     

    IDEA FINALE

    La nostra prima impresa è realizzare un’uscita di sq. in cui andiamo a conoscere un reparto della nostra zona!
    L’11 maggio 2024 siamo andate dal reparto del Novara 13 per partecipare a una loro riunione! Siamo partite da Arona con il bus e ci abbiamo impiegato poco più di un’ora, arrivate a Novara siamo andate a pranzo e poi siamo corse dal reparto che ci attendeva!
    Abbiamo approfittato di questa occasione per esplorare Novara!
    La riunione con i ragazzi e le ragazze del Novara 13 è stata bella, ci siamo trovate bene e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere molte persone nuove, con cui abbiamo avuto l’opportunità di scambiarci un sacco di esperienze scout! E’ sempre bellissimo parlare delle esperienze scout con gli altri scout!! Inoltre, ci siamo confrontate sulle loro imprese di sq. e di reparto.
    Dopo questo momento di confronto, una ragazza ha preso un ukulele e abbiamo iniziato a cantare e suonare. Infine abbiamo mangiato la merenda divisi per sq per un momento di riflessione e poi purtroppo noi siamo dovute andare in stazione a prendere il treno di ritorno per Arona.

    QUALI CONOSCENZE, COMPETENZE E SPECIALITà VI SARANNO UTILI?

    • capacità di orientamento se dovessimo muoverci in luoghi che o non conosciamo
    • conoscenza delle altre culture
    • specialità di fotografo per catturare tutti i momenti più belli
    • ottime capacità informatiche se vogliamo realizzare il format

    A CHI DESTINATE LA VOSTRA IMPRESA?

    Le nostre competenze potranno essere utili al gruppo che abbiamo visitato, perchè abbiamo trasmesso le nostre esperienze e loro hanno condiviso le loro. Inoltre potranno essere utili al nostro reparto per conoscere anche loro le diversità tra reparti.

    PROGETTAZIONE

    Abbiamo pensato a diverse opzioni per i trasporti:

    • andata:
      • bus> 5,50€ partendo da Arona alle 12:30 e arrivando a Novara alle 13:45
      • treno> 4,90€ partendo da Arona alle 07:00 e arrivando a Novara alle 07:32
    • ritorno:
      • bus> 5,50€ partendo da Novara alle 17:40 e arrivando ad Arona alle 18:55
      • treno> 4,80€ partendo da Novara alle 17:23 e arrivando ad Arona alle 18:14

    Alcune di noi abitano sulla strada per andare da Arona a Novara, quindi abbiamo trovato delle tratte che includessero i loro paesi.

    Abbiamo pensato di realizzare la prima impresa l’11 maggio perché era il primo week end in cui c’eravamo tutte e non c’era riunione di reparto.

    Per l’autofinanziamento abbiamo pensato alla vendita di dolci fuori dalla messa del Santuario di Boca.

    Quando?

    Ci siamo date la scadenza entro i primi giorni di maggio, ovviamente dovevamo trovare una data che accomunava le nostre necessità e quelle del gruppo che ci ospitava. Purtroppo non abbiamo a trovato una data antecedente all’11 maggio perché avevamo l’evento di zona nel week end precedente e quelli prima non ce n’era uno disponibile per noi o per loro.

    Quanto costa?

    Abbiamo pensato a un budget massimo di massimo 15€ a persona, includendo il costo dei due viaggi e di un eventuale pasto a pranzo.

    Abbiamo deciso di prendere il bus all’andata e il treno al ritorno, di conseguenza all’incirca 10,30€ a persona, per un totale di 72,10€.

    REALIZZAZIONE

    Sabato 11 maggio ci siamo trovate ad Arona in stazione per prendere il pullman per andare a Novara per partecipare a una riunione del Novara 13. Il viaggio è durato all’incirca 1h e 15′.
    Una volta arrivate a Novara abbiamo fatto un giro in centro e siamo andate a pranzare.
    Dopo aver finito il pranzo ci siamo dirette verso la sede del Novara 13, che distava circa 15 minuti da dove abbiamo pranzato. Fortunatamente era un bella giornata di sole primaverile!!
    Giunte alla sede ci hanno accolte i capi del reparto e i capi sq. In questo periodo le sq. dovevano principalmente lavorare sulle loro imprese di conseguenza il tempo per il gioco non è stato molto.
    Abbiamo avuto l’occasione di conoscere molte persone, durante il momento di sq. abbiamo conosciuto delle ragazze  delle rondini che ci hanno raccontato alcune delle loro loro esperienze in reparto. E’ stato un momento di scambio molto bello in cui ci siamo scambiate molti ricordi e tradizione dei due reparti.
    Inoltre abbiamo incontrato una sq. maschile con cui eravamo nello stesso sotto campo all’evento di zona.
    Poi abbiamo giocato a palla e abbiamo cantato mentre aspettavamo una sq che stava preparando la merenda per il reparto.
    Verso le 17:00 dopo avere salutato e ringraziato il Novara 13, ci siamo dirette verso la stazione per andare a prendere il treno per tornare ad Arona.
    In treno ci siamo confrontate sulla riunione e poi abbiamo avuto tempo di cantare e divertirci!

    VERIFICA

    Uno sguardo alla squadriglia:

    • siete riusciti a realizzare l’obiettivo che avevate ideato? Sì, alla grande!
    • Sono stati fatti dei cambiamenti rispetto al progetto iniziale? Sì, non molti ma ci sono serviti per migliorare il tutto.
    • Quali sono state invece le cose in cui potevamo impegnarci di più o che sarebbero potute andare meglio? Il fatto che non tutte abbiamo partecipato molto attivamente, talvolta il capo e il vice si ritrovavano sole.
    • Ci sono stati degli imprevisti? Come li avete affrontati? Non ce ne sono stati, eravamo abbastanza organizzate anche se ci siamo ridotte all’ultimo.
    • Com’è stato il rapporto tra di voi? Avete collaborato tutti per realizzare l’impresa? Rapporto e clima di sq. molto bello! Durante l’ideazione non tutte collaboravano.

    Uno sguardo verso l’esterno:

    • La vostra impresa è stata utile a qualcuno? A noi e al nostro reparto per conoscere di più il mondo che ci circonda.
    • Chi avete coinvolto nella vostra realtà?  Il reparto del Novara 13

    La prossima volta vogliamo ricordarci di…

    Partecipare tutte attivamente e organizzarci con un po’ più di anticipo.

    E’ stata una bella esperienza che ci ha aiutate a fortificare il nostro clima di sq e a ampliare i nostri orizzonti!

    FIESTAAAA

    Abbiamo pensato, appena sarà possibile clima permettendo, vorremmo andare al lago di sq. per una giornata per vivere un bel momento di gruppo e per migliorare il nostro legame

    11 Marzo 2024
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