Guidoncini Verdi Piemonte

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  • Volpi

    Volpi

    PRESENTAZIONE

    Ciao, siamo la squadriglia volpi del gruppo Alessandria 1. La nostra è una squadriglia molto unita caratterizzata da una forte voglia di conoscere. Dopo varie incertezze e tanti progetti abbiamo deciso di cacciare per la specialità di internazionale. La nostra prima idea era quella di lavorare per olympia, ma non essendo completamente convinte, dopo un lungo confronto in cui ognuna di noi ha avuto modo di esprimere i propri interessi, siamo giuste alla conclusione che internazionale era proprio ciò che faceva al caso nostro.

    Marieclaire

    Giulia

    Anna

    Sofia

    Erika

    Durante le imprese, Marieclaire si è impegnata a mettere in pratica le sue esperienze e a essere un punto di riferimento per la sua squadriglia. Nel corso dell’anno ha lavorato con costanza per ottenere la specialità di folclorista, che le ha dato l’opportunità di intervistare diverse persone, mettendo alla prova le sue capacità comunicative e il suo spirito di iniziativa.

    Durante le imprese, Giulia ha imparato molte cose nuove e, grazie a queste esperienze, ha deciso di intraprendere il cammino per la specialità di redattrice. Con entusiasmo ha scelto di aggiornare tutto il reparto su quanto vissuto nelle nostre attività, scrivendo un giornale di reparto che racconta la nostra avventura.

    Durante le imprese , Anna ha messo a frutto la sua specialità di cuoca, scegliendo per la squadriglia un pasto sano ed equilibrato. Con spirito di servizio, ha preparato e portato da mangiare per tutte, contribuendo al buon andamento dell’attività.


    Durante questa impresa, Sofia si è impegnata nell’organizzazione delle giornate, documentandosi sui trasporti, sulle possibili domande che si potevano fare per le interviste e sullo scoutismo estero. Con la specialità di fotografa, ha scattato foto ai paesaggi e a ciò che vedevamo, per aiutarci a conservare i ricordi delle esperienze vissute insieme.

    Durante le imprese, Erika si è impegnata ad aiutare Marieclaire nella gestione delle attività. Grazie alla sua specialità di regista, durante la prima impresa ha documentato le risposte dei passanti e le informazioni raccolte al museo, contribuendo in modo concreto alla riuscita del progetto .

    PRIMA IMPRESA

    IDEAZIONE

    La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • Capire il fenomeno dell’emigrazione e dell’immigrazione
    • Aprire la mente al dialogo e all’ascolto dell’altro
    • Mettersi in gioco come squadriglia

    La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • Capire il fenomeno dell’emigrazione e dell’immigrazione
    • Aprire la mente al dialogo e all’ascolto dell’altro
    • Mettersi in gioco come squadriglia

    LANCIO

    Per presentare la nostra impresa di squadriglia al reparto abbiamo proposto una scenetta a tema emigrazione. La scenetta consisteva in una famiglia italiana di Genova che a causa della disoccupazione dalla madre e dal licenziamento del padre sono costrette a traferirsi in America, dove vengono a scoprire nuove realtà di vita e per loro si apre la strada del giornalismo che dà a loro spazio far conoscere la loro storia e intervistando persone del posto riguardo questo tema.

    Per presentare la nostra impresa di squadriglia al reparto abbiamo proposto una scenetta a tema emigrazione. La scenetta consisteva in una famiglia italiana di Genova che a causa della disoccupazione dalla madre e dal licenziamento del padre sono costrette a traferirsi in America, dove vengono a scoprire nuove realtà di vita e per loro si apre la strada del giornalismo che dà a loro spazio far conoscere la loro storia e intervistando persone del posto riguardo questo tema.

    PROGETTAZIONE

    MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:

    NOMEIMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESAPOSTO D’AZIONE
    MarieclaireIntervistare le personeFolcloristica
    Sofia fotografare Fotografo
    Giulia scrivere cosa abbiamo vissutoredattrice
    Anna Prepare il pranzo al saccoCuoco
    Erika registrare le risposteregista

    MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI

    OGGETTOA COSA SERVECHI C’E’ L’HACOSTO
    Microfoniper avere un audio miglioreErika /
    quaderniscrivere le domandeMarieclaire/
    Videocameraregistrare le risposteErika/
    Macchina fotografica fotografare sofia/

    SPESE

    COSACHIQUANTO
    Biglietti trenoCassa di sq€83,50
    VarieCassa di sq€22,00

    REALIZZAZIONE

    Il 17 maggio 2025 abbiamo realizzato la nostra prima impresa di squadriglia legata al percorso dei guidoncini verdi internazionali. Abbiamo deciso di trascorrere una giornata a Genova con tutta la squadriglia, affrontando il tema dell’immigrazione e del dialogo tra culture.

    Siamo partite da Alessandria alle 9:30 con il treno, e dopo circa un’ora siamo arrivate a Genova Piazza Principe. Appena arrivate, abbiamo deciso di andare subito al Museo dell’Emigrazione Italiana, per acquisire maggiore consapevolezza sull’argomento e prepararci meglio alle domande che avremmo posto alle persone durante la giornata.

    La visita è durata più di due ore, ma ne è valsa la pena: è stata un’esperienza immersiva, ricca di racconti, immagini e testimonianze toccanti. Abbiamo apprezzato molto il modo coinvolgente con cui ci è stata presentata la storia dell’emigrazione, e questo ci ha aiutate a immedesimarci nelle storie di chi parte.

    Dopo il museo ci siamo dirette al Porto Antico, un luogo molto frequentato dai turisti, pensando che sarebbe stato il posto giusto per intervistare persone di diverse nazionalità. All’inizio non è stato facile: molte persone ci ignoravano o non volevano fermarsi. Ma non ci siamo scoraggiate.

    Le prime persone che siamo riuscite a intervistare erano una coppia di anziani islandesi in vacanza. Ci hanno raccontato che nel loro Paese aiutano gli stranieri a integrarsi, offrendo supporto anche con la lingua. È stato un incontro che ci ha colpito molto.

    Molte altre persone hanno accettato di rispondere alle nostre domande, condividendo con noi i loro pensieri sull’immigrazione. In particolare, una coppia italiana ci ha lasciate davvero colpite: ci hanno detto parole e frasi che ci hanno fatto sentire ascoltate, comprese e motivate a continuare il nostro percorso.

    Verso le 17:30 abbiamo preso il treno del ritorno, stanche ma soddisfatte di aver vissuto una giornata intensa, significativa e piena di scoperte.

    Il 17 maggio 2025 abbiamo realizzato la nostra prima impresa di squadriglia legata al percorso dei guidoncini verdi internazionali. Abbiamo deciso di trascorrere una giornata a Genova con tutta la squadriglia, affrontando il tema dell’immigrazione e del dialogo tra culture.

    Siamo partite da Alessandria alle 9:30 con il treno, e dopo circa un’ora siamo arrivate a Genova Piazza Principe. Appena arrivate, abbiamo deciso di andare subito al Museo dell’Emigrazione Italiana, per acquisire maggiore consapevolezza sull’argomento e prepararci meglio alle domande che avremmo posto alle persone durante la giornata.

    La visita è durata più di due ore, ma ne è valsa la pena: è stata un’esperienza immersiva, ricca di racconti, immagini e testimonianze toccanti. Abbiamo apprezzato molto il modo coinvolgente con cui ci è stata presentata la storia dell’emigrazione, e questo ci ha aiutate a immedesimarci nelle storie di chi parte.

    Dopo il museo ci siamo dirette al Porto Antico, un luogo molto frequentato dai turisti, pensando che sarebbe stato il posto giusto per intervistare persone di diverse nazionalità. All’inizio non è stato facile: molte persone ci ignoravano o non volevano fermarsi. Ma non ci siamo scoraggiate.

    Le prime persone che siamo riuscite a intervistare erano una coppia di anziani islandesi in vacanza. Ci hanno raccontato che nel loro Paese aiutano gli stranieri a integrarsi, offrendo supporto anche con la lingua. È stato un incontro che ci ha colpito molto.

    Molte altre persone hanno accettato di rispondere alle nostre domande, condividendo con noi i loro pensieri sull’immigrazione. In particolare, una coppia italiana ci ha lasciate davvero colpite: ci hanno detto parole e frasi che ci hanno fatto sentire ascoltate, comprese e motivate a continuare il nostro percorso.

    Verso le 17:30 abbiamo preso il treno del ritorno, stanche ma soddisfatte di aver vissuto una giornata intensa, significativa e piena di scoperte.

    A chi destiniamo la nostra impresa?

    Questa impresa ci ha permesso di metterci in gioco, imparare ad ascoltare, parlare con rispetto e affrontare un tema importante in modo diretto. Abbiamo capito che ogni persona ha una storia da raccontare, e che come scout abbiamo il dovere di essere sempre aperte al dialogo e al confronto.

    Questa impresa ci ha permesso di metterci in gioco, imparare ad ascoltare, parlare con rispetto e affrontare un tema importante in modo diretto. Abbiamo capito che ogni persona ha una storia da raccontare, e che come scout abbiamo il dovere di essere sempre aperte al dialogo e al confronto.

    VERIFICA

    Durante la nostra impresa, ci siamo comportate con spirito di iniziativa e responsabilità nel nostro posto d’azione. Ognuna di noi ha cercato di dare il meglio, mettendosi a disposizione della squadriglia e rispettando i ruoli assegnati. Fin dall’inizio abbiamo avuto un atteggiamento positivo e collaborativo: ci siamo sostenute a vicenda e abbiamo cercato soluzioni insieme quando qualcosa non andava come previsto, come ad esempio quando alcune persone non volevano rispondere alle nostre domande.

    Siamo state propositive nel proporre idee, sia nella fase di preparazione che durante lo svolgimento dell’impresa. Abbiamo svolto i nostri compiti con serietà: dalla preparazione delle domande da porre, alla gestione dei tempi e degli spostamenti, fino all’ascolto attento durante le interviste. Naturalmente, qualcosa si può sempre migliorare: forse avremmo potuto organizzare meglio il momento delle interviste, per essere più pronte a coinvolgere le persone, ma abbiamo imparato anche da questo.

    Il nostro impegno è stato costante durante tutta la giornata. Non ci siamo fermate davanti alle difficoltà e siamo rimaste unite nel raggiungimento dell’obiettivo. Abbiamo imparato molto: sia sul tema dell’immigrazione, sia sul valore dell’ascolto e del rispetto verso gli altri. L’incontro con persone diverse da noi ci ha arricchite e ci ha fatto riflettere sul nostro ruolo come cittadine e come scout.

    Con questa impresa abbiamo fatto un passo importante anche nel nostro percorso personale: alcune di noi hanno conquistato una Specialità legata al dialogo interculturale o all’esplorazione, e l’impresa ci ha aiutate a portare a termine uno degli impegni del sentiero legato alla dimensione internazionale.

    Siamo tornate a casa stanche ma cresciute, consapevoli che ogni impresa è un’occasione per migliorare noi stesse e fare la nostra parte nel mondo.

    Durante la nostra impresa, ci siamo comportate con spirito di iniziativa e responsabilità nel nostro posto d’azione. Ognuna di noi ha cercato di dare il meglio, mettendosi a disposizione della squadriglia e rispettando i ruoli assegnati. Fin dall’inizio abbiamo avuto un atteggiamento positivo e collaborativo: ci siamo sostenute a vicenda e abbiamo cercato soluzioni insieme quando qualcosa non andava come previsto, come ad esempio quando alcune persone non volevano rispondere alle nostre domande.

    Siamo state propositive nel proporre idee, sia nella fase di preparazione che durante lo svolgimento dell’impresa. Abbiamo svolto i nostri compiti con serietà: dalla preparazione delle domande da porre, alla gestione dei tempi e degli spostamenti, fino all’ascolto attento durante le interviste. Naturalmente, qualcosa si può sempre migliorare: forse avremmo potuto organizzare meglio il momento delle interviste, per essere più pronte a coinvolgere le persone, ma abbiamo imparato anche da questo.

    Il nostro impegno è stato costante durante tutta la giornata. Non ci siamo fermate davanti alle difficoltà e siamo rimaste unite nel raggiungimento dell’obiettivo. Abbiamo imparato molto: sia sul tema dell’immigrazione, sia sul valore dell’ascolto e del rispetto verso gli altri. L’incontro con persone diverse da noi ci ha arricchite e ci ha fatto riflettere sul nostro ruolo come cittadine e come scout.

    Con questa impresa abbiamo fatto un passo importante anche nel nostro percorso personale: alcune di noi hanno conquistato una Specialità legata al dialogo interculturale o all’esplorazione, e l’impresa ci ha aiutate a portare a termine uno degli impegni del sentiero legato alla dimensione internazionale.

    Siamo tornate a casa stanche ma cresciute, consapevoli che ogni impresa è un’occasione per migliorare noi stesse e fare la nostra parte nel mondo.

    FIESTA

    Come fiesta ci siamo ritrovate tutte quante nella nostra sede e abbiamo festeggiato davanti ad una bella pizza.

    Come fiesta ci siamo ritrovate tutte quante nella nostra sede e abbiamo festeggiato davanti ad una bella pizza.

    SECONDA IMPRESA

    IDEAZIONE

    Noi ragazze eravamo molto curiose nel scoprire tradizioni e usanze devi vari gruppi in giro per il mondo. Per questo ci siamo messe all’opera e abbiamo trovato molte informazioni interessanti su cui abbiamo approfondito.

    Noi ragazze eravamo molto curiose nel scoprire tradizioni e usanze devi vari gruppi in giro per il mondo. Per questo ci siamo messe all’opera e abbiamo trovato molte informazioni interessanti su cui abbiamo approfondito.

    La nostra Squadriglia con questa impresa vuole raggiungere i seguenti OBIETTIVI:

    • scoprire cose nuove
    • incrementare nuove nozioni sullo scoutismo all’estero
    • mettere tutte queste informazioni imparate a tutto il resto del reparto

    LANCIO

    Per lanciare la nostra impresa, abbiamo deciso di iniziare con una scenetta in cui tutte noi ci ritroviamo a discutere dei nostri sogni di viaggio. Insieme, abbiamo deciso di partire per un’avventura speciale: ognuna avrebbe scelto un continente diverso da esplorare.

    Lo scopo del nostro viaggio? Scoprire le usanze e le tradizioni dei vari paesi, ma soprattutto conoscere come vivono lo scoutismo le ragazze e i ragazzi di tutto il mondo.

    Durante la scenetta, ci siamo immerse nelle abitudini scout di diversi paesi: dai saluti cerimoniali alle uniformi colorate, dai canti attorno al fuoco alle attività tipiche dei loro campi.

    Abbiamo scoperto quanto lo scoutismo possa essere diverso e allo stesso tempo unito in ogni parte del mondo.

    Alla fine della scenetta, abbiamo condiviso un pensiero importante:

     “Questo non sarà solo un viaggio immaginario, ma un vero percorso che vogliamo fare – per aprire la mente, per conoscere culture diverse dalla nostra, e per scoprire che, anche se lontani, siamo tutti parte della stessa grande famiglia scout.”

    PROGETTAZIONE

    MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ:

    NOMEIMPEGNO CONCRETO NELL’IMPRESAPOSTO D’AZIONE
    MarieclaireRicerca di informazionifolclorista
    Sofia Ricerca di informazionicoordinatrice
    Erika Montaggio videoregista
    AnnaRicerca di informazioni /
    GiuliaRicerca di informazioni

    MATERIALI ED ATTREZZI NECESSARI

    OGGETTOA COSA SERVECHI C’E’ L’HACOSTO
    Computerricercatutta la sq/
    Telefonoregistrare il videoErika/
    microfonifar sentire meglio la voceErika /

    REALIZZAZIONE

    Impresa è LASCIARE IL SEGNO!

    Qua sotto potete mettere una foto, un video, un file, un link, quello che volete per raccontare quello che avete realizzato

    Come seconda impresa il nostro intendo era far scoprire e far conoscere al meglio più tradizioni e usanze possibili dello scoutismo in giro per il mondo.

    Così abbiamo pensato di ritrovarci e metterci all’opera per trovare più informazioni possibili a riguardo e grazie al nostro lavoro di squadra le notizie raccolte erano molte.

    Per lasciare il segno e presentarlo abbiamo deciso di fare un piccolo video dove ognuna di noi si è impegnata per esporre al meglio il valoro fatto.

    Utilizzando inoltre le varie specialità che stiamo prendendo o abbiamo preso durante l’anno siamo riuscite a montare al meglio il filmato.

    A chi destiniamo la nostra impresa?

    Avete già scoperto o scoprirete quanto sia bello fare qualcosa per gli altri, che magari possa porta un miglioramento nella realtà in cui siete o collaborare con altri gruppi e associazioni. A chi potrebbero essere utili le competenze acquisite?

    Le competenze acquisite da quest’impresa saranno sicuramente utili a noi durante il nostro percorso all’interno dello scoutismo. Infatti abbiamo imparato ad ascoltarci, capirci e sostenerci anche quando le cose si facevano più faticose o non eravamo d’accordo sulle idee altrui.

    VERIFICA

    Durante la nostra impresa ci siamo comportate con serietà, impegno e spirito di iniziativa. Fin dall’inizio abbiamo mostrato un atteggiamento propositivo: ognuna di noi si è messa in gioco, rispettando i propri compiti e collaborando per il buon andamento della giornata. Abbiamo saputo ascoltarci a vicenda, prendere decisioni insieme e affrontare anche i piccoli momenti di difficoltà con determinazione e positività. Abbiamo svolto al meglio i nostri compiti, dalla preparazione delle domande per le interviste all’organizzazione degli spostamenti, fino alla gestione del tempo. Tutte ci siamo impegnate a dare il massimo, anche quando non è stato facile approcciare le persone: ci siamo sostenute e incoraggiate a vicenda, senza perdere di vista l’obiettivo della nostra impresa. Il nostro impegno è stato costante, sia nella fase di preparazione che durante la giornata stessa. Forse avremmo potuto prepararci un po’ meglio su come approcciare le persone in modo più diretto ed efficace, ma proprio da questa difficoltà abbiamo imparato qualcosa di importante: come parlare con gli altri con rispetto, chiarezza e senza paura del rifiuto. Abbiamo imparato tanto: a lavorare in squadra, a riflettere su un tema complesso come l’immigrazione, e soprattutto ad ascoltare davvero chi ci sta davanti. Questa esperienza ci ha arricchite a livello personale e ci ha fatto crescere come squadriglia. Grazie a questa impresa, alcune di noi hanno potuto conquistare Specialità e avanzare nel proprio sentiero personale. È stato un passo concreto verso l’obiettivo comune di conquistare i guidoncini verdi internazionali. Siamo fiere del percorso fatto e dell’impegno che ognuna di noi ha messo per renderlo possibile.!

    Durante la nostra impresa ci siamo comportate con serietà, impegno e spirito di iniziativa. Fin dall’inizio abbiamo mostrato un atteggiamento propositivo: ognuna di noi si è messa in gioco, rispettando i propri compiti e collaborando per il buon andamento della giornata. Abbiamo saputo ascoltarci a vicenda, prendere decisioni insieme e affrontare anche i piccoli momenti di difficoltà con determinazione e positività. Abbiamo svolto al meglio i nostri compiti e tutte ci siamo impegnate a dare il massimo con la ricerca di ogni paese, con la preparazione dei vari video e con il montaggio del filmato finale. Forse avremmo potuto vederci una volta in più, ma a causa dei vari impegni questo è stato difficile. Siamo molto orgogliose del nostro percorso per prendere il guidoncino verde e per il risultato finale dell’impresa.

    FIESTA

    Quando?! Dove?! Come?! Con chi?!

    Non abbiamo dimenticato che anche la nostra bella fiesta deve essere vissuta con lo stile scout con cui abbiamo vissuto tutto il resto!

    MISSIONE

    • In cosa consiste la Missione affidatavi dai vostri capi?
    • Quali obiettivi prevede?
    • Raccontateci la vostra missione: ve l’aspettavate così?
    • Lo spirito con il quale l’avete a affrontata, gli incontri fatti, le competenze messe in gioco, le
      difficoltà nel portarla a termine, ciò che avete imparato. Arricchite la vostra relazione con foto, disegni,
      ritagli, video o quant’altro la vostra fantasia vi suggerisce! (Inviate le foto riguardanti le varie fasi di
      realizzazione della missione e non solo quelle del lavoro compiuto).

    2 Marzo 2025
    Pagina unica
  • Pantere

    PRESENTAZIONE

    Ciaooo, questa è la squadriglia Pantere del Gruppo Scout Acqui 1. E’ il terzo anno che partecipiamo ai guidoncini verdi e gli anni scorsi abbiamo conquistato le specialità di campismo e pronto intervento. Per quest’anno invece abbiamo deciso di provare a prendere il guidoncino verde di giornalismo.

    La nostra squadriglia è composta da 5 ragazze, quasi tutte di anni diversi, ma nonostante questo siamo molto legate tra di noi.

    Io sono Letizia, o Volpe Affidabile, sono il capo squadriglia e sono al mio quarto e ultimo anno. Ho le specialità di fuochista, grafico, disegnatore, maestro dei giochi, sarto e cuoco; sto lavorando per ottenere il brevetto di mani abili.

    Io sono Benedetta, o Riccio Spensierato, sono il vice squadriglia e sono al mio quarto e ultimo anno. Ho le specialità di cuoco, infermiere e corrispondente radio; sto lavorando per ottenere il brevetto di soccorritore.

    Io sono Giulia, sono al mio terzo anno, e ho la specialità di maestro dei nodi.

    Io sono Sofia, sono al mio secondo anno, e ho la specialità di astronomo.

    PRIMA IMPRESA

    IDEAZIONE

    Verso dicembre, ci siamo viste a riunione di squadriglia e insieme abbiamo deciso di fare come specialità di squadriglia giornalismo perché era una cosa che ci interessava molto e avevamo già alcune idee per quanto riguardavano le imprese. Una delle idee che avevamo tutte era quella di fare un giornalino di reparto, che trattava sia temi comuni, sia uscite/campi/attività, ecc.

    PROGETTAZIONE

    Ci siamo viste a riunione e tutte insieme eravamo d’accordo sull’idea del giornalino. Per includere anche le nostre specialità, abbiamo deciso di fare due tipi diversi di numeri: quelli su temi generali (es. l’oriente) e quelli sulle uscite.

    Abbiamo cercato un po’ di modelli di riferimento e idee su come strutturare il nostro giornalino su Pinterest e altri social media, e sui giornali della nostra città/provincia.

    alcune delle nostre ispirazioni:

    Per la costruzione e l’impaginazione abbiamo scelto di usare Canva, perché tutte noi ci avevamo già lavorato e sapevamo come funzionava. Abbiamo scelto di fare ognuna una rubrica (almeno per il primo numero che era sull’oriente) in modo tale che potessimo inserire le nostre specialità individuali all’interno di quella di squadriglia e di poter lavorarci sopra ulteriormente. Ognuna di noi ha anche dato un titolo alla propria rubrica, per dare un tono ancora più professionale al giornalino.

    Le rubriche sono le seguenti:

    Benedetta (rubrica di cucina) – “fatto in casa da Benedetta”

    Sofia (rubrica di astrologia) – “astrologia con Sofia”

    Giulia (rubrica di maestro dei nodi) – “nodi con Giulia”

    Letizia (rubrica di maestro dei giochi) – “giochi con Leti”

    Adele (rubrica di Botanica) , ma non è stata presente a nessuna delle riunioni in cui abbiamo progettato il giornalino (e non ha contributo in nessun altro modo), quindi la sua rubrica non è all’interno di nessun numero.

    L’unica spesa che abbiamo dovuto effettuare è stata la stampa a colori, che abbiamo fatto in una cartoleria della città. All’inizio ne abbiamo stampate solo 5 copie, una per squadriglia + una per i capi (che hanno scelto di “abbonarsi” al nostro giornale).

    REALIZZAZIONE

    A chi destiniamo la nostra impresa?

    Destiniamo la nostra impresa a tutto il gruppo scout acqui 1 e la dedichiamo al vecchio capo squadriglia delle pantere, Anna, a cui abbiamo regalato entrambi i numeri del giornale (con tanto di dedica!!).

    LANCIO

    Abbiamo lanciato la nostra impresa con una scenetta, durante un’attività di reparto a metà marzo.

    Durante questa scenetta, dicevamo che ormai non ci si può più fidare dei giornali poichè contengono solamente notizie false (abbiamo fatto anche un “giornale”, con sopra scritte delle cose un po’ a caso) e poi abbiamo consegnato il primo numero del nostro giornale (che ovviamente contiene solo notizie vere).

    Questo è il primo numero che abbiamo consegnato a quell’attività (a tema oriente).

    E invece questo a seguire è il secondo volume, che abbiamo fatto a tema di un’uscita a Torino che abbiamo fatto.

    VERIFICA

    Ci siamo viste a riunione in sede e abbiamo deciso di parlare bene di come è andata l’impesa e cosa avremo potuto fare meglio. Dalla verifica è uscito che tutte noi ci siamo impegnate nei nostri posti d’azione individuali (quindi per il primo numero ognuna ha fatto un articolo per lavorare meglio sulla propria specialità e per il secondo numero ci siamo divise le varie attività che avevamo svolto all’uscita). Siamo molto contente di aver lavorato di gruppo per quanto riguarda le decisioni sulla grafica (abbiamo scelto tutte insieme e poi Benedetta e Letizia si sono occupate sul computer fisicamente della grafica, ma spiegando comunque alle altre ciò che stavamo facendo). Per quanto riguarda le cose che avremo potuto migliorare, abbiamo capito che avremo voluto fare più numeri del giornalino, ma a causa di molti impegni di molte di noi non siamo riuscite. In generale abbiamo considerato questa impresa una crescita personale di ognuna di noi dove tutte abbiamo imparato qualcosa di nuovo.

    FIESTA

    Abbiamo festeggiato andando a mangiare il kebab dopo una riunione di squadriglia e ci siamo divertite molto.

    SECONDA IMPRESA

    La nostra idea è stata fin dall’inizio quella di fare qualcosa dove condividere ciò che facevamo, e le nostre idee erano molto varie all’inizio: un podcast forse, un blog, un giornale mattutino per il campo, una posta del cuore. Però poi a riunione di squadriglia abbiamo pensato bene e abbiamo capito ciò che volevamo fare: un nostro sito web.

    PROGETTAZIONE (e imprevisti)

    Ci siamo viste a riunione, tutte pronte per fare il sito, ognuna di noi con i già due articoli a testa scritti (con rubriche diverse da quelle della prima impresa). Abbiamo scelto di usare WebAdor (google sites) per creare il sito e ci stavamo molto divertendo.

    Scelte le varie grafiche, decidiamo di provare pubblicarlo. Qui arriva l’imprevisto che ha completamente sconvolto il nostro piano: il sito doveva essere acquistato e non fidandoci molto di mettere il numero di una carta di credito o di fare un abbonamento, abbiamo scelto di fare un passo indietro e pensare bene alle alternative che avevamo. Dopo un paio di giorni dalla riunione, ci viene un’idea ancora meglio della precedente, ovvero creare una posta del cuore. L’idea era di farla online, ma tenemmo la versione fisica come piano B.

    PROGETTAZIONE

    L’unica maniera per fare una posta del cuore digitale era programmando quindi della parte fisica (quindi la scrittura del codice,ecc) se n’è occupata Letizia chiedendo aiuto a uno dei nostri capi reparto Alberto. Il programma è stato scritto con l’utilizzo di phyton e Flask. Sono state fatte molte prove ma alla fine il codice era funzionante e attivo, andava solo portato online.

    La grafica è stata fatta in CSS e scritta a mano da Letizia con la supervisione della squadriglia, che ha giudicato le palette di colori che meglio si adattavano alla nostra squadriglia (ovviamente il fucsia).

    Abbiamo fatto una riunione di squadriglia, dove abbiamo invitato un esperto esterno (sempre il nostro carissimo capo Alberto) che ci ha dato una grandissima mano per mettere online in sito (utilizzando phythonanywhere) e per sistemare un po’ di cose e migliorare in generale in sito. La grafica è stata fatta in CSS e scritta a mano da Letizia con la supervisione della squadriglia, che ha giudicato le palette di colori che meglio si adattavano alla nostra squadriglia.

    LANCIO

    Visto che la parte fisica (ovvero il codice e l’attivazione di esso) è stata fatta solo da una dei componenti della squadriglia, le altre (oltre alla grafica e all’ideazione) hanno pensato al lancio da fare al reparto. Avevamo in mente di fare qualcosa di fighissimo che fosse all’altezza di ciò che avevamo costruito insieme.

    Abbiamo lanciato la seconda impresa al reparto facendo una scenetta dove gli chiedevamo di scrivere qualcosa su qualcuno della propria squadriglia e di metterlo in una scatola (che era la posta del cuore fisica) e da lì gli abbiamo poi presentato il sito funzionante della posta del cuore, che hanno provato inviando i primi messaggi.

    REALIZZAZIONE

    La nostra impresa è destinata al reparto di ora e ai reparti futuri, per avere una cosa divertente dove tutti possono dire la loro senza paura di essere giudicati dagli altri.

    VERIFICA

    La verifica per questa impresa è stata più lunga rispetto all’altra ed è stata fatta subito dopo la riunione dove abbiamo messo online il sito. Siamo molto contente di essere riuscite, nonostante gli imprevisti, a completare un’impresa così figa (per noi aver creato un sito da zero è veramente assurdo). I posti d’azione, anche se sono cambiati rispetto alla nostra idea iniziale sono stati rispettati.

    Letizia: codice e programmazione del sito in HTML

    Benedetta: scelta della grafica e creazione della scatola della posta del cuore

    Giulia: ideazione della scenetta, scelta della grafica.

    Sofia: ideazione della scenetta e scelta della grafica.

    Non abbiamo lavorato sulle specialità che volevamo conquistare individualmente, ma abbiamo preferito buttarci in qualcosa di nuovo, non richiedendo nessuna specialità in particolare. Ci sentiamo però di aver dato tutte il massimo e di esserci impegnate molto in questa impresa, imparando molte cose nuove (nessuna di noi aveva mai studiato programmazione) quindi se secondo i capi noi ci meritiamo qualche specialità, saremo molto contente di riceverla. Ciò che potevamo migliorare sono state forse le tempistiche perché potevamo informarci prima su come si doveva creare un sito e quindi scoprire prima ciò che non andava, ma se l’avessimo prima non avremo mai avuto l’idea della posta del cuore (che secondo noi è molto più figa che un banale sito che molte altre squadriglie hanno fatto).

    FIESTA

    Ci siamo viste un sabato sera insieme a altre due persone di altre squadriglie (ciao Gabri, ciao gin) e siamo andate a mangiare al kebab più figo della nostra città, pagando con i soldi di squadriglia che ci sono avanzate.

    MISSIONE

    Il primo giorno del campo estivo i nostri capi reparto ci hanno chiamato in quadrato e davanti a tutto il reparto ci hanno consegnato questo documento.

    Eravamo molto contenete di aver ricevuto questa come missione perché era il piano c per la nostra seconda impresa. Il telegiornale lo facevamo ogni mattina dopo colazione, in cerchio insieme al reparto oppure sotto l’alzabandiera. Lo organizzavamo la sera prima di andare a dormire o se eravamo troppo stanche al mattino.

    Le rubriche non erano fisse ma ce le scambiavamo, quindi ad esempio chi aveva fatto la top 3 il giorno prima, quel giorno avrebbe fatto l”oroscopo e via dicendo.

    Per la posta del campo (che noi abbiamo trasformato nella posta del cuore), abbiamo lasciato un quaderno con dei fogli bianchi e una penna a disposizione di tutti quelli che passavano per la nostra tenda (che era il punto di ritrovo di tutte le squadriglie alla sera per parlare un po’) e potevano scrivere ciò che volevano comunicare agli altri, e noi l’avremo letto al telegiornale la mattina seguente. Ovviamente abbiamo fatto un piccolo disclaimer quando abbiamo presentato il tg la prima volta e abbiamo detto che tutto ciò che doveva essere scritto nel quaderno doveva essere non troppo offensivo e soprattutto ironico, perché prima di tutto volevamo divertirci, non insultarci. E’ stata veramente una cosa piacevole perché hanno iniziato a scrivere cose completamente senza senso.

    (alleghiamo foto di alcune pagine del quaderno)

    2 Marzo 2025
    Pagina unica
  • Cobra

    Cobra

    Acqua,Vento,Ardore,Cobra! Elemento superiore!

    DIARIO DI BORDO

    Ciao!

    Siamo la squadriglia dei Cobra del gruppo scout Acqui 1. Anche se di solito questo animale viene scelto da squadriglie maschili, noi lo abbiamo fatto nostro fin da subito, senza esitazioni.
    La nostra squadriglia è nata a ottobre 2024 ed è una realtà tutta nuova per ciascuna di noi. Proprio per questo abbiamo deciso di impegnarci per farla crescere e dimostrarne il valore, puntando alla conquista della specialità di Campismo. Un modo concreto per metterci in gioco e far vedere di che pasta siamo fatte!

    Ecco qui la nostra squadriglia!:

    GINEVRA PAGLIAZZO/ FENICE CREATIVA

    CAPO SQUADRIGLIA

    4º ANNO

    SARTA, FUOCHISTA

    SVEVA DAGNINO

    VICE-CAPO SQUADRIGLIA

    3°ANNO

    FUOCHISTA

    EMMA PARODI

    SQUADRIGLIERA

    2°ANNO

    CORRISPONDENTE

    ANGELICA GIAMELLO
    ANGELICA GIAMELLO

    SQUADRIGLIERA

    1°ANNO

    PRIMA IMPRESA

    -ideazione

    Ad inizio anno ci siamo viste di sq e abbiamo progettato entrambe le imprese. Avevamo le idee molto chiare,volevamo costruire un alzabandiera, ma non da sole, quindi abbiamo deciso di coinvolgere l’intero reparto. 

     Come prima impresa, avremmo fatto scegliere alle squadriglie  quale alzabandiera costruire e poi, come seconda, fare al campo la costruzione vera e propria . 

    – lancio 

    Abbiamo approfittato della chiusura per fare il lancio della prima impresa, ovvero una scenetta,una gara tra squadriglie che comprendeva un quiz di 15/20 domande sugli scout e una costruzione in miniatura di un alzabandiera.

    -progettazione 

    Abbiamo suddiviso l’impresa in tre fasi: come prima cosa abbiamo fatto una scenetta molto semplice e veloce  che spiegasse la nostra impresa, poi subito dopo un quiz da 15/20 domande dove le squadriglie, per prenotarsi e dare la risposta, dovevano correre verso di noi e prendere per primi il fazzolettone che sveva teneva in mano. Angelica aveva preparato dei disegni di tre alzabandiera diversi, che poi sono stati scelti in base alla classifica del quiz e costruiti con dei legnetti e del cordino in 40 minuti.   

    – verifica 

    Abbiamo fatto una verifica veloce e parlando abbiamo capito che forse bisognava dare più tempo alle squadriglie per costruire i modellini, che pur avendo poco tempo,sono riusciti a costruire qualcosa.

    -fiesta 

    La sera stessa c’è stata una serata di giochi con tutto il gruppo scout e, pur non essendo una vera e propria fiesta, ci è piaciuta talmente tanto che  la abbiamo considerata tale.

    SECONDA IMPRESA


    -Ideazione
    A inizio anno ci siamo viste di squadriglia per parlare delle nostre imprese e abbiamo deciso tutte insieme di riportare in vita una delle costruzioni che non facevamo da molto tempo: l’alzabandiera!
    Così tutte insieme, una volta terminata la prima impresa, ci siamo confrontate e abbiamo deciso il tipo di alzabandiera che aveva vinto la gara tra squadriglie, e che sarebbe quindi diventato realtà grazie a noi.
    -Lancio
    Durante l’anno abbiamo fatto una scenetta per informare il nostro reparto sia di cosa avremmo fatto nella prima impresa sia nella seconda. Inoltre, terminata la prima impresa abbiamo riconfermato la nostra idea sul voler creare un’alzabandiera per il campo estivo
    -Progettazione
    Il nostro progetto era:
    Utilizzare 12 pali da 3m e tante corde. Inizialmente avremmo costruito due bipiedi laterali come base; per tenerli in piedi avremmo realizzato dei tiranti. Sopra ai bipiedi avremmo messo un palo orizzontale come appoggio di tutta la struttura. Successivamente i tre pali dove si sarebbe collocata la bandiera dell’Italia sarebbero stati uniti grazie ad una legatura.
    Con altre corde avremmo legato due pali in orizzontale sui quali avrebbero poggiato altri pali che sarebbero serviti come asta per le bandiere (a destra la bandiera dell’Agesci e a sinistra quella dell’Europa). Sui tre pali dove sarebbe svettata la bandiera italiana avremmo dovuto attaccare tre moschettoni per far passare i cordini delle bandiere. Infine avremmo attaccato una corda alla struttura per tirare su il tutto e l’avremmo fissata al terreno per evitare che cadesse in avanti.
    -Realizzazione
    Il terzo giorno di campo abbiamo deciso di metterci all’opera e di realizzare il vero alzabandiera; abbiamo iniziato il pomeriggio presto e abbiamo deciso di dividerci in vari ruoli.
    Eccoli: Ginevra ha fatto i bipiedi e ha realizzato i cordini delle bandiere, Sveva non è potuta esserci fisicamente ma ha dato un grande contributo nella progettazione, Emma ha fatto tutti i nodi e legature, Angelica ha fissato i cordini delle bandiere e ancorato i bipiedi al terreno.
    Una volta creata l’intera struttura con l’aiuto di due capi l’abbiamo tirata su.
    È stata una giornata abbastanza faticosa e impegnativa ma abbiamo lavorato di squadra in armonia; ci abbiamo impiegato quasi tutto il pomeriggio ma ne è valsa la pena perché poi verso le 18:00 è stato terminato ed è durato tutta la durata del campo
    -Verifica
    A costruzione terminata abbiamo constatato che l’impresa era stata un successone, poiché abbiamo collaborato tutte insieme per lasciare un segno indelebile nei ricordi del nostro campo e la fatica di ore e ore sotto al sole per il montaggio è stata subito sostituita da un senso di orgoglio generale.
    -Fiesta
    Non è potuta mancare la nostra Fiesta e proprio per questo, dopo aver celebrato la costruzione con il primo amaina bandiera, abbiamo condiviso la nostra riuscita con tutto il reparto facendo la trappeur.

    MISSIONE

    Il terzo giorno di campo, i capi ci hanno chiamati in cerchio per affidarci la missione di squadriglia. Ci è stata consegnata una lettera in cui veniva richiesto di progettare e costruire, suddividendoci i compiti, quattro costruzioni utili per il campo: un lavabo, uno stendino, una doccia e un magazzino per la legna asciutta.

    La suddivisione è stata la seguente:
    -Cobra : doccia
    -Falchi: magazzino della legna
    -Linci: stendino
    -Pantere: lavabo

    Ci siamo messi subito al lavoro, ma i primi problemi non hanno tardato ad arrivare: non c’era abbastanza spazio per montare il lavabo. Dopo aver valutato la situazione, purtroppo, abbiamo deciso di rinunciare a quella costruzione.

    Nonostante la difficoltà iniziale, entro la fine della giornata siamo riusciti a completare con successo tutte le altre strutture, collaborando tra squadriglie e mettendo in pratica ciò che avevamo imparato.

    1 Marzo 2025
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