Il campo estivo di quest’anno è stato il mio ultimo come Capa della Squadriglia delle Aquile, e volevo che fosse davvero indimenticabile. Insieme alle ragazze della squadriglia, abbiamo deciso di fare qualcosa di speciale, un’impresa che ci avrebbe permesso di lasciare un segno e di divertirci al massimo: animare le serate del campo con testi di canzoni sempre diversi, per creare ogni notte un’atmosfera unica e piena di energia.
Ogni sera, dopo una giornata di avventure e sfide, ci radunavamo tutti attorno al fuoco, pronte a sorprendere il reparto. Ogni notte avevamo un tema diverso: una sera era dedicata alle canzoni scout tradizionali, un’altra a quelle più recenti, e un’altra ancora ai grandi classici italiani che ci hanno sempre fatto emozionare. Preparare i testi, scegliere le canzoni e decidere come animare ogni serata è stato un lavoro di squadra che ci ha unite ancora di più, e vedere tutti coinvolti e sorridenti ci ha ripagato di ogni sforzo.
Ma la serata più speciale è stata senza dubbio l’ultimo fuoco. Sapevamo che doveva essere un momento memorabile, il perfetto finale per un campo che aveva già regalato tante emozioni. Così, abbiamo deciso di concludere con la nostra canzone preferita, *Albachiara* di Vasco Rossi. È una canzone che ci ha accompagnato in tanti momenti, con la sua melodia dolce e il testo che ci fa sognare ad occhi aperti. Cantandola tutti insieme, attorno al fuoco, con le stelle che brillavano sopra di noi, ho sentito un profondo senso di appartenenza, di condivisione, di amicizia. Era come se ogni parola, ogni nota, racchiudesse l’essenza del nostro percorso scout.
Ma non ci siamo fermate lì. Abbiamo voluto concludere la serata con una carrellata di bans, quei canti e balli che nel corso degli anni sono diventati dei veri e propri tormentoni nelle nostre menti. Abbiamo fatto il “melon sangria”, l’immancabile “clementine”, e tanti altri che hanno scatenato risate, urla e applausi. Sono stati momenti di pura allegria, che ci hanno ricordato quanto ci siamo divertite e quante cose abbiamo condiviso insieme.
Quella notte, intorno al fuoco, ho capito quanto questi anni da scout siano stati importanti per me e per tutte noi. Ogni canzone, ogni ban, ogni risata è diventata parte di un grande mosaico di ricordi che porteremo con noi per sempre. E mentre le ultime note di *Albachiara* risuonavano nell’aria, ho chiuso gli occhi e ho fatto un ultimo respiro profondo, assaporando quel momento che sapevo sarebbe rimasto impresso nel mio cuore.
È stato un modo perfetto per concludere il campo, e anche il mio percorso come Capa della Squadriglia delle Aquile. So che, anche quando non sarò più qui, quelle canzoni e quei momenti continueranno a vivere nella mente e nel cuore delle mie squadrigliere, diventando parte della storia del nostro reparto, un’eco di un’estate indimenticabile.
Quindi come ultima missione, abbiamo deciso di prolungarla per tutta la durata del nostro campo, documentando il più possibile con foto e video, che racchiudono solo pochi di quei momenti davvero vissuti che ci hanno fatto capire il perché avessimo scelto di intraprendere l’avventura del giudoncino verde e specializzarci proprio in quella cosa che ci accomunava tutte quante.
tutte queste cose ci hanno messo alla prova sicuramente, tante volte abbiamo avuto dei ripensamenti su cosa fare, su come farlo e se farlo, ma alla fine ci siamo ritrovate a viverci l’esperienza in modo tale che potesse rientrare nelle nostre qualità, in ciò che riusciamo a fare meglio, anche se ovviamente non alla perfezione, infatti ci siamo dovute impegnare molto per poter fare tutto questo, anche solo la collaborazione tra tutte e quattro, che nonostante possiamo sembrare molto simili abbiamo delle teste e idee diverse, che non sempre coincidono.
In conclusione, siamo certamente molto più unite dopo questa esperienza, anche se non dovessimo raggiungere il giudoncino, ci è bastato essere noi e andare d’accordo, cercando di fare il meglio per noi e per gli altri.
-Aquile, reparto Valenza 2.
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