Bhe, alla fine niente cani :((, ma i nostri capi hanno deciso di regalarci qualcosa di simile: salvataggio in acqua, ma senza cani.
La signora che ci ha accompagnato in questo breve percorso ci ha prima fatto fare un recap sul salvataggio a terra, per poi vedere le differenze con quello in acqua.
Dopo aver “”studiato”” abbiamo messo in pratica la teoria al lago Sirio. Aiutandoci a vicenda ci siamo recuperate, salvate, portate a riva…
A volte eravamo collaborative, altre volte no, perchè può capitare che la persona in pericolo sia in panico e rischi di portarti giù insieme a lei, quindi sempre meglio sperimentare ogni possibile situazione.
Ci siamo divertite in quest’ultima esperienza: abbiamo capito i nostri punti forti e su cosa potremmo lavorare ancora, magari eventualmente partecipando a dei corsi (possibilità che alcune di noi hanno valutato)
Quasi giugno…ormai fa caldo, sta per iniziare l’estate, il sole è in alto in cielo….
PROVIAMO DI NUOVO A CHIEDERE PER IL SALVATAGGIO PER I CANI!!!
spoiler: nessuno degli istruttori era disponibile perché erano tutti a corsi obbligatori.
Cosa facciamo allora? Ormai è tardi per chiamare un esperto che ci esponga conoscenze a noi ignote…
Si improvvisa: quelle che hanno delle competenze da poter condividere le condividano
REALIZZAZIONE
Ottavia ci ha raccontato, come un vero alpinista, tutto quello che c’è da sapere per conoscere la montagna, come muoversi, gli equipaggiamenti…informazioni decisamente utili specialmente per il nostro primo anno che era nuovo a questo mondo degli scout.
Chiara ha spiegato come sopravvivere in montagna e nella foresta amazonica in caso ci si perdesse, cosa si può mangiare, quali zone è meglio evitare, quando si è in pericolo, come proteggersi da alcuni animali…,ma si spera che non nessuno delle squadrigliere debba mai mettere in atto queste nuove scoperte.
Abbiamo dormito in tenda, montata con qualche difficoltà perché non era la nostra carissima jamboree, ma per fortuna c’era Veronika che in tutta la sua vita aveva montato solo quel tipo di tenda e ha diretto la costruzione del nostro fortino.
Il pomeriggio ci siamo incamminate nei dintorni del posto in cui ci eravamo accampate, trovando laghi, torri, rane…
Il mattino non è stato altro che il nostro mitico e discensivo ritorno verso casa.
PS metà della squadriglia era assente per motivi familiari che non ci ricordiamo.
Ci sono sempre piaciuti i film d’azione, d’avventura, di superhero, ma come le nostre coetanee sarebbero volute essere salvate dai protagonisti, noi Libellule saremmo volute diventare gli eroi, salvando tutti con tutti i mezzi e modi possibili.
Volevamo poter intervenire in tutte le situazioni di pericolo, come dei veri esperti, volevamo poter fermare il panico urlando “fermi tutti, IO so cosa fare, lasciate fare a me”, volevamo poter aiutare.
Non solo i nostri repartari, ma anche un completo sconosciuto al supermercato, al parco, sul pullman
Purtroppo in questo mondo è più difficile acquisire dei superpoteri che delle conoscenze in ambito medico, così abbiamo pensato di seguire una lezione di primo soccorso.
REALIZZAZIONE
Pensavi fosse filato tutto liscio come nei film?? Anche noi lo speravamo.
In realtà all’inizio avremmo voluto fare il soccorso in acqua con i cani, ma ad aprile l’acqua è ancora fredda (anche con la muta).
Così, di fretta e furia abbiamo contattato un parente della sq, e questa personcina, tanto gentile e disponibile, ci ha spiegato cosa fare durante i pericoli a cui sono più soggetti gli scout (ma che possono sempre essere messi in atto nella vita di tutti i giorni)
Siamo uscite da questo corso più esperte che mai: stai soffocando? Chiama il 112, ma noi saremo più veloci!! Tuo figlio è svenuto? Aspettami che in 5 minuti sono da te!! Tua nonna si è rotta la fragile gamba in montagna? Arriviamo noi in elicottero!!
Dopo tutto questo imparare ci siamo affamate e ci siamo dirette verso il lago in bici, dove poter passare il tempo in mezzo alla natura prima di andare a S. Giovanni.
Ci siamo poi spostate per i campi del canavese e in 15 minuti siamo arrivati ai nostri alloggi per la notte.
Come ci siamo promesse all’inizio di questa impresa useremo tutte queste competenze ogni volta che ce ne sarà bisogno.