La prima impresa sarà vederci con una volontaria della croce rossa ( Giorgia, che è anche la nostra capa squadriglia) di Susa che ci spiegherà tecniche di primo soccorso laico per ustioni, svenimenti, fratture e tutto ciò che può essere necessario per intervenire in reparto in caso di necessità.
IDEAZIONE
Consiglio di squadriglia riunito il giorno 27 gennaio 2024
Ecco la squadriglia più forte del reparto!
cosa ci porta a farlo?
siamo molto cariche in squadriglia per questo nuovo anno scout, ci aspettiamo sicuramente di imparare tanto, di avere nuovi punti di vista e di imparare ad avere calma in situazioni del genere. il motivo che ci ha spinte a scegliere pronto intervento è il poter e saper agire anche fuori scout per aiutare chi sta male o chi ne ha bisogno in quel momento, partendo dalla semplice chiamata al 112, al bls.
IDEA FINALE
dopo un lungo confronto la nostra idea è di incontrare una volontaria che fa parte della croce rossa e che appunto ha i corsi basici per il pronto intervento a Susa, e di programmare in seguito un’attività di scenette ma anche di insegnamento verso il reparto. li volevamo incontrare in uscita di sq e con loro programmare delle attività da poter svolgere con il reparto al campo e anche dopo
QUALI CONOSCENZE, COMPETENZE E SPECIALITà VI SARANNO UTILI?
ci serviranno sicuramente le 2 infermiere della sq che faranno una buona parte del lavoro, la capo sq è gia volontaria di croce rossa con corso base e corso rianimazione. le cose che più ci serviranno sono la voglia di imparare e la concentrazione per poter assorbire al meglio le informazioni. c’è anche una squadrigliera che prenderà la specialità di pompiere e che ha fatto il campetto di specialità ad Almese.
A CHI DESTINATE LA VOSTRA IMPRESA?
la nostra impresa è sicuramente destinata alla crescita personale di ognuno di noi, ma anche, al reparto in modo da essere tutti più preparati e speriamo in un futuro di poterla destinare ai cittadini di Susa come noi: aiutarli con una corretta chiamata e dopo la specialità anche in modo concreto.
PROGETTAZIONE
abbiamo svolto l’attività in uscita di squadriglia il 1 e il 2 giugno a Susa, non ci sono serviti autofinanziamenti apposta per l’attività, poichè l’attività non richiedeva di comprare materiali specifici, però abbiamo comprato di sq il materiale per la cassetta di infermeria (bende, garze, foil ustioni, dopo puntura, autan, pinzette per zecche e normali, cerotti, ghiaccio istantaneo e arnica) e con la cassa di reparto abbiamo comprato i materiali per la cassetta di infermeria del reparto (bende, garze, foil ustioni, metalline, autan, dopopuntura, pinzette per zecche, ghiaccio istantaneo, arnica, betadine, disinfettante, acqua ossigenata, telo sterile e acqua fisiologica). ad ogni squadrigliera è stato dato un compito specifico e che tutte abbiamo svolto con grande entusiasmo.
Come?
useremo:
- un quadernino per gli appunti
- la sede per ritrovarci con i volontari
- trucchi, bastoni,bende per il gioco finale per il reparto ad agosto
- cassetta di squadriglia e di reparto (cassetta medica)
- libri della capo sq sul primo intervento dai quali prenderemo spunto
Quando?
realizzeremo la prima impresa entro il 3 giugno in modo da avere tempo anche per la seconda
Quanto costa?
come budget ci siamo date un massimo di 25 euro totali poichè non dobbiamo fare grossi spostamenti e avere tanto materiale costoso
MAPPA DELLE OPPORTUNITA’
Chi tra voi possiede già delle competenza personali, delle specialità o dei brevetti da mettere a disposizione per la realizzazione dell’impresa? Chi ne conquisterà di nuovi grazie all’impresa? Quali saranno i posti d’azione?
ATTENZIONE: i posti d’azione non vanno confusi con gli incarichi di squadriglia.
Quali specialità, brevetti, mete e impegni raggiungerò?
TECLA & EMMA:
comprare quadernino, prendere appunti, fotografare la giornata e prenderanno la cassa di reparto
LUDO & GIO:
organizzarsi con i volontari e dare i soldi alle squadrigliere per le compere
MARTA & ELENA
si occuperanno di fare la lista di cosa mettere nella cassetta di sq
ILARIA, LEILA, ARIANNA:
si occuperanno dei materiali per il gioco
REALIZZAZIONE
La realizzazione non è stata complicata, le squadrigliere hanno incontrato piccole difficoltà nell’imparare il bls, ma alla fine siamo riuscite a impararlo ( e fortunatamente non abbiamo dovuto ancora repricarlo), abbiamo imparato che il ritmo del massaggio cardiaco è uguale alla canzone “stayin alive”, abbiamo imparato come si fa la corretta chiamata e cosa dire di necessario: luogo, cos’è accaduto, descrizione della vittima, se è cosciente o incosciente, se respira o meno, e descrivere la strada per arrivare sul luogo (soprattutto se sono strade di montagna o sentieri), in modo che anche il centralino possa mandarti il mezzo più adatto. successivamente la capa sq (giorgia) ci ha spiegato la catena di sopravvivenza e cioè i passaggi da eseguire: chiamata, rcp (rianimazione cardiopolmonare), arrivo soccorsi, trasporto in ospedale. infine ci hanno spiegato i codici del soccorso: verde, giallo, rosso e nero.
siamo arrivate in tana a susa (luogo dove abbiamo svolto l’uscita di sq) e subito abbiamo iniziato a leggere i libri e sottolineare le parti più importanti (es: cosa fare in caso di ustione, i tre gradi di ustione, cosa fare in caso di puntura, cosa fare in caso di taglio, cosa fare in caso di emorragia, cosa fare in caso di arresto cardiaco e cosa fare in caso di ipotermia e shock).
successivamente abbiamo trascritto tutto sul quadernino e abbiamo stilato la lista di tutto ciò che è necessario nelle cassette.
la mattina dopo, Giorgia, ci ha spiegato il bls e come si svolge il tutto:
si parte dalle 3 S: sicurezza, scenario, situazione.
sicurezza che riguarda sia verificare che la vittima sia su un piano rigido o che per esempio, nelle situazioni più tragiche, non sia sul bagnato o che ci siano cavi di corrente scoperti ( cosa che, all’arrivo dei soccorsi, può essere pericolosa in quanto i soccorritori usano il dae che da le scariche elettriche). la parte di sicurezza però riguarda anche la propria di sicurezza e cioè mettersi dei guanti per toccare la persona (soprattutto se è uno sconosciuto e non sappiamo cosa sia successo) e, se la si ha a portata di mano, mettersi la mascherina.
scenario è appunto verificare in che condizioni sia la vittima e se si può procedere o meno con il massaggio cardiaco
situazione: capire cosa è successo e se si era presenti nel momento dell’accaduto, verificare se la vittima respira o no, è cosciente o incosciente e se ha qualcosa nella bocca che blocca le vie respiratorie.
dopo aver verificato le 3 S si può toccare la vittima. come fare?
ci si avvicina e si scuote leggermente il bacino chiedendo a voce alta “signore/a, mi sente?”
se la persona risponde, vuol dire che è cosciente e si posiziona nella posizione laterale di sicurezza, la vittima va girata sul lato sinistro, tranne le donne incinte che vanno girate sul lato destro; la posizione laterale di sicurezza si fa solo quando si è sicuri che non ci siano traumi alla testa e alla colonna vertebrale.
nel caso la vittima non rispondesse, si avvisano immediatamente i soccorsi (112) e successivamente si fa il MOTORE (movimento, tosse, respiro) e si squadra la persona dall’alto al basso per 10 secondi.
se non si vedono movimenti allora la persona è in arresto cardiaco e bisogna procedere col massaggio.
si scopre il torace della vittima, ci si posiziona di fianco alla persona e tenendo le braccia stese e le mani incrociate si procede con ritmo costante e contando fino a 30 compressioni toraciche, alla fine delle 30 compressioni, si conclude un ciclo, se la persona che soccorre si sente di farlo, ogni 3 compressioni si fanno due insufflazioni (respirazione bocca a bocca), di solito se la vittima non la si conosce, si aspetta l’arrivo dei soccorsi che procedono con le insufflazioni con l’ambo.
se la vittima si riprende/ vediamo movimenti, si rifa il motore e se è sicuro che la vittima si è ripresa possiamo posizionarla nella posizione laterale di sicurezza. la posizione laterale di sicurezza è sicura, ma la vittima va comunque controllata e girata sull’altro lato ogni 30 minuti. tranne per le donne incinte che vanno messe solo sulla destra poichè a sinistra passa la vena cava e se le mettiamo sul lato sinistro, la schiacciamo e al feto non arriva più nulla.
una cosa molto importante da ricordarsi è che la persona che chiama i soccorsi è l’occhio degli ambulanzieri e che non si riattacca mai per primi, ma sono i soccorritori esperti che attaccheranno la chiamata quando sono sicuri.
come simulazione per il bls abbiamo usato un materassino e a turno abbiamo provato la manovra.
quest’attività l’ha fatta appunto Giorgia, e questo è quello che ci ha insegnato sul bls, vorremmo però rifarlo a 18 anni in modo da poter imparare a usare anche il dae e prendere la certificazione.
VERIFICA
Uno sguardo alla squadriglia:
- siete riusciti a realizzare l’obiettivo che avevate ideato? no, purtroppo per motivi logistici non siamo riuscite a incontrare i volontari del 112 ma siamo comunque riuscite a portare a termine l’obbiettivo di imparare cose nuove di pronto intervento, la spiegazione laica e necessaria l’ha fatta giorgia, che comunque è volontaria certificata della croce rossa italiana ed ha il corso di bls e di base del primo soccorso, cioè quello di saper cosa fare prima dell’arrivo dei soccorsi, ci è piaciuto imparare cose utili per intervenire in caso di necessità sia nel contesto scout che non, siamo soddisfatte e come capa e vice siamo fiere delle nostre squadrigliere e di come abbiano preso con entusiasmo l’attività, nonostante non fosse andata come ci immaginavamo.
- Sono stati fatti dei cambiamenti rispetto al progetto iniziale? si, e cioè che non è potuta venire la croce rossa, ma che ci siamo arrangiate con le competenze della capa sq e prendendo spunto dai libri di primo soccorso base.e, infine, l’attività che non siamo riuscite a fare durante il campo estivo (causa maltempo) ma che faremo alla prima riunione, prima dei guidoncini.
- ci è dispiaciuto non aver potuto portare a termine l’idea iniziale, ma comunque è stato bello vedere che nonostante questo, la squadriglia non si è persa d’animo ma anzi ci siamo impegnate ancora di più e speriamo di poter riprovare a organizzare con la croce rossa, e dopo quest’attività, essere già più preparate sia di sq che di reparto per poter anche assorbire meglio le procedure e gli insegnamenti che ci daranno.
- Com’è stato il rapporto tra di voi? Avete collaborato tutti per realizzare l’impresa? si e siamo state molto unite e soprattutto ci siamo aiutate nelle difficoltà, siamo dispiaciute che per i temporali non siamo riuscite a fare attività con il reparto, ma non ci sconsoliamo dato che la potremmo fare alla prima riunione, anche facendo il quadernino ci siamo divertite a farlo e soprattutto siamo contente di poterlo lasciare al reparto anche come ricordo di questa bellissima esperienza.
Uno sguardo ai membri della squadriglia:
- si, una squadrigliera dopo la scoperta della specialità di sq si è decisa di conquistare la specialità di pompiere e l’ha conquistata con successo 🙂
Uno sguardo verso l’esterno:
- La vostra impresa è stata utile a qualcuno? si, in primis a noi durante il campo, perchè se ci facevamo male/ ci bruciavamo o ci pungevano gli insetti riuscivamo a curarci l’un l’altra senza andare dai capi reparto ogni volta, e poi è stata utile al reparto, che quando si facevano male li potevamo aiutare e curare noi senza problema o difficoltà.
FIESTAAAA
abbiamo fatto la fiesta unica e cioè come per internazionale, mangiando la pizza in uscita di sq e facendo una mini serata disco.